Little Nightmares 3 ci ha ricordato che l’orrore tutto sommato si vive meglio se si è in 2!

Un treno con a bordo i due protagonisti di Little Nightmares 3
Little Nightmares 3 | Provato

Qualche giorno fa, grazie al gentile invito di Bandai Namco, ci siamo recati fino a Milano per provare in anteprima con mano uno dei titoli più intriganti di questo autunno. Stiamo ovviamente parlando dell’ultimo episodio di Little Nightmares, con la peculiare saga a tinte horror del publisher giapponese che è oramai arrivata al terzo capitolo. Dopo quasi 5 anni dal secondo gioco e a ben 8 dal capostipite della serie, Little Nightmares 3 arriverà infatti sulle nostre console e i nostri PC il prossimo 10 ottobre.

A differenza dei primi due episodi, curati dalla saggia mano di Tarsier Studios, è questa volta Supermassive Games, a cui dobbiamo opere come Until Dawn e The Quarry oltre che il futuro Directive 8020, ad aver preso in consegna la saga, promettendo di portarla a un livello successivo. Proprio per capire se ci sia riuscita e comprendere se tale passaggio di mano è stato indolore ci siamo quindi gettati a capofitto all’interno di un ricco hands-on dalla durata di poco meno di due ore.

Due eroi, tanti pericoli

Il nostro primo incontro con Little Nightmares 3 si è svolto all’interno del livello Carnevale, ossia in una sezione di gioco che come dichiarato da Bandai Namco stessa è un po’ la summa di quello che il titolo vuole offrire. Il clima pesante, grottesco e inquietante che ha reso celebre la saga ha infatti permeato ogni fase del nostro provato, regalandoci un’esperienza assolutamente in linea con quello che ci aspettavamo da un Little Nightmares. Insomma, se il passaggio a Supermassive vi aveva in parte intimorito sembrerebbe proprio che non ci sia da preoccuparsi, dato che non pare essere andata persa un’oncia del carattere della saga durante il passaggio di consegne.

Un cambiamento che abbiamo invece avuto modo di provare in quel di Milano è sicuramente quello relativo al fatto che sarà possibile giocare Little Nightmares 3 in cooperativa. L’intera nostra sessione la abbiamo infatti vissuta in compagnia di un collega di un’altra testata, con il quale abbiamo condiviso la tensione del gioco.

Una figura oscura si cela dietro una tenda di un circo mentre i protagonisti di Little Nightmares 3 tirano una leva
Due eroi, tanti pericoli

I due protagonisti del gioco, Low e Alone, si sposano in particolare decisamente bene con questa nuova natura della saga, dato che sono tra di loro perfettamente complementari. Low è infatti dotato di arco e frecce, che possono ad esempio essere usate per attivare pulsanti da lontano, mentre Alone di una chiave inglese con la quale abbattere muri particolarmente fragili. Per il resto si comportano e si utilizzano allo stesso modo, non dando motivo ai giocatori di trovarsi in qualche situazione di disparità.

La svolta cooperativa si sente poi in realtà anche in tutti gli altri aspetti del titolo e non consiste solo nel permettere a due persone di vivere insieme Little Nightmares 3. I vari enigmi del gioco, o almeno quelli che abbiamo avuto modo di provare, sono infatti stati creati per essere affrontati in due, smezzandosi i compiti e scambiandosi indizi.

Anche l’esplorazione sembra aver guadagnato molto da tale passaggio, dato che alcune zone chiedono ai due protagonisti di separarsi e aprirsi a vicenda la via per passare oltre. Meccaniche già viste altrove, certo, ma che abbiamo trovato ben implementate e capaci di far fare un passo in avanti alla saga di Bandai Namco.

Low e Alone, infine, possono poi anche difendersi, colpendo gli avversari da lontano con l’arco nel caso di Low o fracassando sul loro cranio la pesante chiave inglese per quanto riguarda Alone. Tali meccaniche di combattimento sono però fortunatamente dedicate solo ad alcune sezioni di gioco e non sarà pertanto possibile affrontare a viso aperto tutti gli orrori di Little Nightmares 3. Scappare, nascondersi e passare inosservati, insomma, è ancora fondamentale tanto quanto nei capitoli precedenti.

I due protagonisti di Little Nightmares 3 osservano un cadavere esposto su un palo
Due eroi, tanti pericoli

Tutta una serie di novità, insomma, pensate per arricchire la formula alla base della saga senza snaturarla, permettendole così di ammodernarsi e risultare più accattivante senza al contempo perdere quell’anima che l’ha resa tanto apprezzata. Sbilanciarsi troppo ora è forse presto, ma da quanto abbiamo avuto modo di vedere l’obiettivo sembra essere stato raggiunto.

Gli incubi non dormono mai

Come dicevamo in apertura di anteprima, anche l’atmosfera sembra essere sulla giusta onda e restituire quelle emozioni a cui ci hanno abituato i primi due Little Nightmares. Carnevale è in particolare una cornucopia di situazioni grottesche, inquietudine e personaggi spaventosi. Un calderone dal quale è difficile togliere lo sguardo, ma del quale si vuole al contempo sapere qualcosa di più.

Esplorare in due le stanze e i corridoi del gioco ci ha inoltre permesso di vedere le cose sotto una luce inedita, notando cose che magari prima ci saremmo persi e scoprendo dettagli nascosti. Il livello di dettaglio degli ambienti e delle animazioni dei vari abomini che la abitano è poi encomiabile, riuscendo a dare un quid in più al tutto.

I due eroi di Little Nightmares 3 spingono una cassa con dietro un mostro
Gli incubi non dormono mai

Queste nostre prime orette in compagnia di Little Nightmares 3 ci hanno quindi lasciato solo buone impressioni? Alla fine dei conti sì, anche se permane ancora qualche difetto storico della saga. La prospettiva, infatti, inganna ancora spesso e volentieri, portandoci più e più volte a sbattere involontariamente sui muri o a lanciarci in qualche dirupo invece che prendere la passerella qualche centimetro a fianco.

Anche nei vari combattimenti, in cui basta venire toccati per essere sconfitti, più di una volta abbiamo colpito con la chiave inglese il terreno invece che qualche avversario, costringendoci a ripartire dall’inizio dello scontro.

Un rapporto infelice, quello tra Little Nightmares e la prospettiva, insomma che sembrerebbe proprio tornare anche in questo terzo capitolo ma che non riesce fortunatamente a rovinare tutto il resto. Insomma, mettetevi via che ogni tanto vi troverete a dover rifare qualche sezione di gioco non per colpa vostra e preparatevi a godere comunque degli orrori del titolo.

Questo nostro primo incontro con Little Nightmares 3 ci ha mostrato la grande qualità del lavoro di Supermassive Games, fugando in un paio d’ore molti dei nostri dubbi. L’atmosfera grottesca e inquietante sembra essere infatti quella che ci aspettavamo, con le varie novità che donano invece tante nuovi chiavi di letture alla saga. Per il verdetto finale bisognerà ovviamente aspettare ancora un po’, ma ora ci sentiamo sicuramente più tranquilli per la buona riuscita della futura opera di Bandai Namco.