Simon the Sorcerer Origins: bello come un film d’animazione | Provato alla Gamescom 2023

Simon the sorcerer origins provato gamescom

Se c’è un genere che ha fortemente caratterizzato i gusti videoludici del nostro paese (oltre che i miei) quel genere è l’Avventura Grafica: Monkey Island, The Dig, Full Throttle, Indiana Jones and the Fate of Atlantis, Thimbleweed Park sono solo alcune delle avventure che ci sono rimaste nel cuore. Lo sa bene Fabrizio Rizzo, lead game designer e narrative designer di Leonardo Interactive con cui abbiamo avuto la possibilità di parlare alla Gamescom 2023 e che ci ha presentato il nuovo capitolo di una delle avventure grafiche più divertenti di sempre: Simon the Sorcerer.

Simon the Sorcerer Origins, è questo il titolo scelto per questa nuova incarnazione del maghetto più famoso dei punta e clicca che stavolta invece di aggiungere un nuovo capitolo alla storia (che ne conta già 5) aggiunge un prequel. Si torna indietro quindi, prima degli eventi accaduti nel primo episodio del ’93. Si torna nella stessa casa, tornano alcuni degli stessi personaggi e torna anche lo stesso cattivo, lo stregone malvagio Sordid, ma è il resto a cambiare e ad offrirci qualcosa di totalmente differente.

Non fraintendetemi, il titolo rimane comunque un’avventura grafica, ma gli sviluppatori hanno lavorato per offrire tanto di più. La storia, ad esempio, è all’altezza dei tempi che corrono e i personaggi non sono semplici macchiette per fare umorismo. Fabrizio ci ha detto di quanto lo studio abbia lavorato per “limare gli anni 90” e le battute pesanti che anche troppo spesso uscivano a Simon. Il personaggio è lo stesso, ma viene approfondito in maniera differente, i legami con gli altri personaggi si fanno importanti e persino Sordid ora ha un background più solido e profondo e sarà, in qualche modo che non ci è stato svelato, molto legato a Simon.

Simon the Sorcerer prova Gamescom

Prima di parlarvi della sezione provata alla Gamescom c’è una cosa su cui devo soffermarmi e che mi ha colpito molto del gioco: la grafica. Simon the Sorcerer Origins ha una grafica all’altezza di un film di animazione e sarebbe davvero bello vedere una serie animata realizzata con lo stesso stile. Fabrizio ci ha detto che il lato artistico è stata una delle sfide più complesse per lo studio perché il gioco è interamente disegnato a mano con oltre 100 animazioni a livello di corpo dei personaggi. Per non parlare poi degli scenari, che sono circa 50 tutti diversi e che contengono diversi elementi animati.

L’animazione è stata invece realizzata tramite un engine su unity customizzata e lo stesso vale per il sistema di luci. Un lavoro davvero immenso che si nota in ogni frame e che è dannatamente bello da giocare e vedere.

La nostra prova è iniziata durante il trasferimento di Simon nella casa del primo episodio. Seduto sul sedile posteriore Simon accende il walkman e, insieme a lui, mi sono ritrovato ad avere nelle orecchie la voce di Rick Astley che sulle note di “Never Gonna Give You Up” mi trasportava nelle atmosfere del titolo. Arrivati a casa, mentre la mamma di Simon era intenta a disfare scatoloni, io dovevo trovare un modo per accedere alla camera del piano superiore. E qui ho dovuto dare fondo al mio ingegno per trovare la chiave della stanza. Non starò qui a spoilerarvi l’enigma, vi dico solo che era ben congeniato e che per risolverlo c’erano di mezzo un frigorifero, un nano giocattolo e una calamita.

Simon the Sorcerer prova Gamescom

Fabrizio, da grande appassionato di avventure grafiche, ci ha detto che in questa nuova incarnazione di Simon si è cercato di realizzare enigmi che sono una perfetta crasi tra quelli delle AG moderne e quelli delle AG degli anni 90. Avremo quindi enigmi più guidati, enigmi che ci spingeranno a pensare rapidamente e out of the box ed enigmi con meccaniche uniche legate alla magia. Gli sviluppatori hanno cercato di inserire qualcosina anche sul fronte della rigiocabilità con trofei e obiettivi, visto che il gioco uscirà anche su PS5 e Xbox oltre che su Switch e PC, legati a particolari situazioni, risposte ed oggetti collezionabili che possono essere raccolti durante l’avventura. Per quanto riguarda la durata del titolo invece, dovrebbe attestarsi sulle 10 ore che dipendono poi dall’abilità del giocatore di risolvere gli enigmi.

Prima che i miei colleghi mi trascinassero via dalla postazione di Simon, Fabrizio ha fatto in tempo a dirmi anche che nel gioco, come da tradizione, non mancheranno diversi easter eggs e che attualmente non c’erano le musiche perchè gli stavano dando gli ultimi ritocchi. Queste infatti sono state realizzate da un celebre compositore videoludico che è stato entusiasta di poter lavorare su Simon the Sorcerer ma di cui non mi è stato rivelato il nome.

Simon the Sorcerer Origins è stato quindi una bellissima sorpresa da provare alla Gamescom e anche se non ha ancora una data di uscita precisa dovremmo vederlo per i primi mesi del 2024.

Se volete saperne di più sul nostro viaggio alla Gamescom il nostro recap completo della fiera con gli altri titoli di Leonardo Interactive.