Warhammer 40.000 Inquisitor Martyr – Hands On

Anteprima a cura di Rosario Speciale

In uno speciale evento tenutosi a Milano, Bigben Interactive ci ha presentato le sue ultime uscite e fatto provare i titoli più ambiziosi, tra i quali Warhammer 40.000 Inquisitor Martyr dei ragazzi di Neocore Games. Sebbene si tratti di un gioco già disponibile in fase di Accesso Anticipato su Steam avere a disposizione una versione più recente e poter scambiare due parole con il Producer Manager Thomas Carpentier ci ha permesso di capire meglio quanto sia ambizioso questo titolo. Vi basti pensare che, per darci un’idea di ciò che avevano in mente i programmatori quando si sono seduti a decidere le caratteristiche principali di questo hack’n’ slash, l’idea è stata quella di creare un Diablo III nel mondo di Warhammer 40.000 e con le finisher dell’ultimo Doom. Insomma un mix esplosivo di strategia e cattiveria che nella nostra sessione abbiamo potuto ammirare in più occasioni.

Il cecchino che non ti aspetti

Il titolo propone come da copione le tre classi basi di ogni gioco del genere, qui identificate con i nomi di Crusader, Psyker e Assassin ma avendo dalla sua armi da fuoco e basandosi più su sparatorie di ogni genere capirete come il gameplay non sia proprio quello tipico del classico di Blizzard. Abbiamo scelto di utilizzare un’assassina per la nostra partita di prova, ovviamente dotata di un fucile da cecchino che la distingue sia per lo stile di gioco che potenza di fuoco (decisametne diverso quindi da quanto visto finora in titoli del genere). Sarà che il sistema di gioco è l’interfaccia sono molto simili a quelle viste nella serie The Incredibile Adventures of Van Helsing, sempre dello studio ungherese, ma pad alla mano ci siamo trovati immediatamente a nostro agio e abbiamo cosi potuto immergerci immediatamente nell’azione. Le caratteristiche principali che abbiamo potuto ammirare sono la possibilità di utilizzare i mezzi avversari, come le torrette difensive, per avere la meglio di orde di nemici, mentre la possibilità di colpire un determinato arto degli avversari riesce a dare un livello strategico al titolo che non ci aspettavamo. Se riparandoci dietro un qualunque muro o casse il rischio che queste sotto i colpi del nemico facciano una brutta fine è elevato, ecco che poter mirare a una gamba per rallentarli o anche ferire a un braccio un bestione che tiene una mitragliatrice per fargliela cadere ci toglierà dai guai. Come accennato poi dal buon Thomas i colpi di grazia in stile Doom ci daranno quella sensazione di cattiveria che si può provare solo smembrando o facendo in mille pezzi un avversario che ci ha fatto imprecare e non poco. E descriverli come “cattivi” vi assicuriamo che è riduttivo. Se per ovvie ragioni non ci siamo inoltrati in quella che è la modalità storia, bisogna precisare che non è necessario essere dei patiti del brand per apprezzare il gioco e che le varie descrizioni che troveremo possono svelano retroscena interessanti ai meno patiti del mondo di Warhammer. Il titolo ha comunque dalla sua un open world persistente, completamente esplorabile e con una miriade di missioni, ciò che però lo renderà unico e sicuramente interessante sulla carta è il supporto che Neocore gli darà. Sono previste infatti una moltitudine di missioni aggiuntive, anche settimanali come avviene ormai in molti giochi ma non di questo genere, senza contare che future nuove classi sono già in sviluppo e si terrà conto dell’opinione dei giocatori che ci stanno giocando in Accesso Anticipato su Steam per creare un multiplayer online degno della serie. Nonostante un genere ormai visto in tutte le salse e che a tratti non sembrava più avere molto da dire, bisogna ammettere come Warhammer 40.000 Inquisitor Martyr ci abbia invece sorpresi per essere riuscito a farsi valere con delle idee semplici ma realizzate a dovere. Certo, come è normale che sia per una build ancora non definitiva qualche problema lo abbiamo riscontrato, specialmente con un’IA un po’ troppo morbida, ma gli sviluppatori assicurano che tutto sarà risolto entro l’uscita del titolo, prevista per i primi mesi del 2018. Concludiamo con il ricordarvi che il titolo uscirà contemporaneamente anche su Xbox One e PlayStation 4 e che se le versioni potenziate delle due console avranno un gameplay fisso a 60fps quelle lisce saranno bloccate a 30fps, per il resto non ci saranno differenze sostanziali e nonostante la differenza di frame rate il produttore assicura che il divertimento sarà identico.

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Commento Finale

Dobbiamo ammettere che Warhammer 40.000 Inquisitor Martyr ci ha impressionato positivamente, dandoci la sensazione di essere un titolo fresco e con un’azione frenetica e violenta che non pensavamo potesse sposarsi cosi bene con un hack’n’slash. Certo le promesse di un supporto di lunga durata e con una varietà di missioni e nuove modalità in arrivo dopo l’uscita fanno ben sperare anche per il lungo periodo, noi per adesso vi consigliamo di tenerlo d’occhio soprattutto se amate il genere. Anche se Diablo resta il re di questo genere l’ambientazione e il mondo di Warhammer non hanno nulla da invidiargli, quindi se Neocore non si perderà in questi ultimi mesi di sviluppo potrebbero davvero fare un grande salto di qualità nonostante la serie su Van Helsing fosse più che buona.