Mario + Rabbids: Kingdom Battle – Provato

All’evento post E3 di Nintendo che si è tenuto a Milano non poteva che farla da padrone Mario+Rabbids: Kingdom Battle, il nuovo titolo di Ubisoft sviluppato dal suo team italiano e con Davide Soliani come creative director. Ti software house italiane ce ne sono un po’, di giochi di qualità ne abbiamo provati tanti ma avere la consapevolezza che uno spin-off di Mario è stato ideato e viene sviluppato completamente nel nostro paese ci rende estremamente orgogliosi. Miyamoto è una leggenda e il solo fatto che abbia approvato l’idea di Davide dovrebbe farne capire la bontà, ma ovviamente non basta e serve essere obiettivi quando si tratta di giudicare un titolo nonostante i sentimenti e le conoscenze. Ecco, Mario e i coniglietti della società francese si sono uniti in maniera impeccabile in questa nuova IP, dopo l’E3 abbiamo avuto modo di giocarlo per più tempo e con più calma per innamorarcene maggiormente e capirne meglio il funzionamento.

Colorato e puffoso non significa per bambini

Mario+Rabbids è un titolo nel quale i due universi dei protagonisti si uniscono, andando a fondersi per creare un Regno dei Funghi contaminato dalla pazzia dei coniglietti che tanto ci hanno divertito in passato. L’ambientazione è colorata, divertente e i livelli pieni di tocchi di classe e richiami a entrambi i franchise, ponendo l’attenzione sul classico umorismo irriverente delle mascotte della società francese. Non bisogna però farsi trarre in inganno, come purtroppo avviene troppo spesso, perché oltre la grafica colorata e molto in stile Nintendo ci troviamo di fronte a uno strategico che riesce a mixare la complessità di prodotti come Xcom con l’immediatezza e semplicità dei controlli tipica dei prodotti fatti a Kyoto. Insomma pad alla mano iniziamo a capire che siamo di fronte a un gioco che difficilmente fallirà, perché come per altre produzioni passate e riuscita a farsi amare e le file per giocarci erano lunghe anche allo Showcase milanese.

Ma come si gioca?

Di cosa si tratta? Noi prenderemo il controllo di tre personaggi e con essi attraverseremo i vari livelli fino alle fasi di combattimento e persino delle boss fight.
Il titolo è uno strategico a turni nel quale potremo muovere entro un determinato spazio i nostri personaggi, posizionandoli in modo che si possano riparare dietro qualche oggetto o elemento del fondale o in una posizione favorevole per abbattere i nemici a suon di colpi di cannone in stile Megaman.
 Potremmo anche aumentare l’area nella quale muovere uno dei nostri eroi se lo faremo saltare sulla casella di un alleato, che verrà sfruttato come trampolino per eseguire una “catapulta infernale” che i fratelli Derrik si possono solo scansare. Ovviamente il giocatore dovrà ponderare ogni azione, ricordandosi che dopo toccherà ai nemici contrattaccare, in un gameplay molto movimentato e frenetico che riesce a divertire e catturare anche chi non ha mai amato il genere e i suoi serissimi rappresentanti. Per fare un esempio dovremo sempre calcolare l’altezza delle barriere dove andremo a coprirci, oppure se i nemici possono attaccarci da più posizioni contemporaneamente. Molto divertenti anche le fasi con i boss o con il classico Categnaccio, dove dovremo fare attenzione anche alle pareti che sono in grado di distruggere aumentando la sensazione che la strategia migliore sia attaccare in questo caso. Ovviamente il sistema di gioco non si ferma qui, ogni personaggi ha delle abilità speciali, le armi si evolvono e modificano, oltre ad un classico albero delle abilità pieno di skill da sbloccare. Le fasi di combattimento però non saranno le uniche presenti, perché nel mondo di gioco ci muoveremo controllando il piccolo robottino Beep-O e dovremo anche risolvere qualche puzzle ambientale, oltre a divertirci con le scenette e le situazioni ridicole che vedremo.

Commento

Il gioco è davvero fantastico e ci siamo divertiti moltissimo, con l’attesa per il 29 agosto, data in cui arriverà nei negozi, che ha superato di gran lunga quella di prodotti come Splatoon 2. Non si può poi dire nulla sul lato tecnico, visto che il team di Milano ha sfruttato l’ottimo e scalabile motore grafico Snowdrop Engine (lo stesso che muove The Division) che porta su Switch un livello visivo notevole e superiore per livello artistico e numero di poligoni molte produzioni tipicamente classificate tripla A. Vi consigliamo caldamente di tenere d’occhio il gioco, di non spaventarvi se il genere non è dei vostri preferiti e pensare unicamente che con una semplice demo ci siamo divertiti e appassionati come poche altre volte di fronte a una nuova IP. Il verdetto finale avverrà tra un mese, quando pubblicheremo la nostra recensione, ma per il momento vorremmo andare a trovare il team di sviluppo e farci svelare altri succosi segreti presenti nei mondi che non abbiamo ancora visto.