World of Tanks – Provato

Articolo a cura di Claudio Consoli

Quando guidare pesanti carri armati e sparare cannonate ad amici e sconosciuti su PC non basta, ecco che  World of Tanks fa capolino su console, per dar modo anche agli utenti Xbox live di far esplodere amici e non a suon di colpi tonanti. Abbiamo avuto il piacere di provare la beta del celebre titolo di Wargames in versione console Xbox 360 per diversi giorni. Ci abbiamo ragionato su tra una sparatoria e l’altra, ed ecco cosa ne pensiamo.

Un nuovo mondo per i carri armati

World of Tanks, sviluppato per pc da Wargaming.net e affidato per la trasposizione console alle mani di Day 1 Studios, team autore di FEAR 3 acquisito per 20 milioni di dollari, è un MMO Free to Play che mette il giocatore alla guida di differenti modelli di carro armato, allo scopo di raggiungere obiettivi e distruggere mezzi nemici in PvP. L’incredibile successo ottenuto su PC, ha convinto relativamente presto i vertici di Wargaming a muoversi anche sul versante console, trovando in Microsoft un partner interessato. Diversamente da PlayStation 3, che può già vantare la presenza di alcuni titoli MMO free to play e non, citiamo DC Universe Online per quelli gratuiti e Final Fantasy XV: A Realm Reborn per quelli a pagamento, Xbox latita di prodotti Massive Multiplayer Online, e la scelta di abbracciare la causa sembra apparentemente una buona mossa visto il successo del prodotto su PC. 

Il passaggio su console prevede una fase di transizione che vede l’inserimento di nuovi mezzi e contenuti in corso d’opera. Se indicativamente il numero di mappe nella beta testata è allineato a quello dell’edizione PC, il numero di mezzi a disposizione previsti per il rilascio ufficiale è ben inferiore, con un rapporto che dovrebbe attestarsi su 60 a 300. Fatto salvo per l’aspetto contenutistico, dovuto alla solidità della base utente già acquisita su PC e ancora da ottenere lato console, giocabilità e modalità a disposizione restano identiche a quanto apprezzato, o meno, su computer. Un gameplay tendenzialmente lento, eredità del tipo di mezzi da governare, che necessita di una certa pazienza per spostamenti tattici da un punto A ad un punto B. Non è intenzione dell’articolo valutare pregi e difetti del prodotto: scopo più che altro è avviare una riflessione su cosa ci si possa aspettare dalla imminente versione console, e come questa possa convivere con quella già consolidata su computer.

Free to Play, ma non troppo.

World of Tanks presenta anche nel caso delle console la possibilità di effettuare micro transizioni. La rimozione abbastanza recente dei MS Points in favore di una valuta in Euro più esplicita semplifica, in questo senso, la fase d’acquisto, con prezzi che sembrano attestarsi sui canoni della versione PC. Resta invariata la formula del Free to Play: i giocatori potranno scaricare e giocare al titolo senza pagare un Euro, a meno che non decidano di acquistare contenuti. Ai giocatori che desiderassero passare ad un abbonamento fisso, e quindi alle funzioni Premium, sarà offerto un incremento in termini di punti esperienza e di disponibilità di carri armati, con alcuni modelli esclusivi.

Da notare che in merito ai costi di gioco c’è già da valutare una prima differenza tra console e PC: su Xbox 360, infatti, l’accesso al gioco è subordinato ad un account Live Gold attivo, diversamente il gioco offrirebbe solo un periodo limitato di prova. Se su PC è quindi possibile giocare in forma totalmente gratuita, su Xbox un costo -sebbene non dipenda direttamente dal gioco- di fatto è da mettere in conto, e se per chi possiede abitualmente un abbonamento Live Gold questo non andrebbe ad alterare alcun equilibrio, per l’esordiente online che decidesse di partire con il WoT su console, significherebbe a tutti gli effetti un investimento obbligatorio.

Fortunatamente è giunta dagli sviluppatori la promessa di DLC ed aggiornamenti gratuiti, elementi che dovrebbero quantomeno aiutare a mantenere il gioco aggiornato e fresco senza ulteriori esborsi, oltre che aiutare a ridurre il rischio d’effetto Pay-to-Win. Un bilanciamento che, peraltro, anche la scelta di far affrontare tra loro solo giocatori di livello similare dovrebbe aiutare a mantenere di qualità, nella speranza che non siano i carri esclusivi per Premium, alla fine della giostra, a dimostrarsi eccessivamente più prestanti di quelli guadagnati con impegno costante.

Tecnicamente

Il tempo passato a gironzolare per le mappe sulla versione PC, e quello offertoci dalla recente beta per Xbox360, ci ha dato modo ti poter valutare il comparto tecnico della trasposizione console, confrontandolo con il livello ottenibile su PC. Ricordando che si sta parlando, in ogni caso, di una versione beta ancora in fase di miglioramento, e che il confronto tra PC al passo con i tempi e console a fine generazione è normalmente a vantaggi dei primi, c’è da segnalare una qualità generale esteticamente piuttosto bassa. Per quanto la distruttibilità dell’ambientazione tipica della versione PC sia stata preservata, il dettaglio dei carri e soprattutto dell’ambientazione stessa paga il cambio di piattaforma. L’effettistica, poi, non vede picchi migliori, mostrandosi relativamente povera. Vero, il prodotto su PC non è tra i più indicati per gioire di grafiche rivoluzionarie, basando il proprio successo su altri fattori, su tutti giocabilità o immediatezza,  ed è proprio per questo che qualcosa in più su questa versione console può essere ancora fatto per avvicinarsi ai canoni di quella computer, parecchio distanti. Protagonista della conversione è, piuttosto, la buona trasposizione dei controlli, che passano agevolmente dalla combo mouse-tastiera PC al controller Xbox 360. Tutte le funzioni sono facilmente controllabili tramite gamepad, mentre meno positivo è il risultato del cambio piattaforma se si valutano i menu’, ancora spartani e non particolarmente fruibili tramite analogici e d-pad.

Commento finale

Quante possibilità ha di sfondare su console la conversione di un titolo PC con un comparto tecnico inferiore a quello della controparte, una base d’utenza ancora da costruire, un abbonamento free to play ma che tanto free non è giacché subisce i limiti della formula Live di Microsoft, e con un gameplay tipicamente apprezzato dal popolo PC ma non del tutto nelle corde di quello console?

A nostro parere, il non far parte di un gruppo vasto di MMO lato console Microsoft tra cui scegliere, certamente si traduce in buone possibilità per World of Tanks, ma l’effettivo successo del prodotto passa da un’equazione tra giocabilità e possibilità tecniche: qualora il tanto agognato cross-play tra Xbox One e PC diventasse realtà concreta, l’intera base d’utenza si fonderebbe indistintamente in un unico calderone, pronto a godere di un prodotto il cui gameplay non penalizzerebbe le differenti tipologie di input. Diversamente, con utenza divisa in comparti stagni, l’eventuale scelta di velocizzare le dinamiche del gameplay in generale più rapide, riteniamo potrebbe essere la chiave di volta per rendere il prodotto più interessante per raggiungere grandi numeri lato console, magari previo importante upgrade grafico rispetto a quanto visto sinora, ancor di più alle porte di una Next-Gen dalla quale un buona parte degli acquirenti si aspetta d’essere stupita anche (se non soprattutto) per impatto estetico, velocità e spettacolarizzazione, caratteristiche che la beta di WoT per ora non riesce a promettere, un po’ perché è il titolo a non prevederle, un po’ perché c’è ancora molto lavoro da fare. Staremo a vedere.