Reddit è una delle piattaforme più usate al mondo ora ed è un bene che chi la gestisce pensi anche a dare qualche regola.
Reddit accoglie quotidianamente migliaia di utenti e vengono pubblicati migliaia di messaggi di ogni tipo. Si aprono conversazioni su qualunque argomento e non ci sono, tranne i minimi sindacali, controlli su ciò che si può fare o dire. E soprattutto non ci sono limiti riguardo a chi può creare un account.
Ma molte delle regole a cui Reddit e i suoi utenti finora non erano sottoposti stanno improvvisamente cambiando. Ci sono novità in arrivo: novità che potrebbero essere utili oppure problematiche. Dipende chiaramente dai punti di vista.
Vediamo allora come si sta aggiornando la piattaforma e che cosa cambia proprio per gli utenti. Probabilmente dovremmo abituarci rapidamente tutti quanti.
Ora Reddit cambia, cosa succede?
In queste ultime ore si sta parlando moltissimo di una serie di novità che riguardano il popolo australiano. Il governo del Paese oceanico ha infatti deciso di introdurre una serie di limiti estremamente precisi e restrittivi su come i ragazzi di età inferiore ai 16 anni possono interfacciarsi con il mondo.

Nonostante le rimostranze, ovvie e preventivate, di molti attori direttamente coinvolti, è stata approvata una nuova legge che vieta assolutamente a tutti coloro i quali abbiano meno di 16 anni di avere account social.
Non tutte le piattaforme su cui in effetti i ragazzi si ritrovano sono state colpite da questo ban. Ma tra quelle che sono state colpite c’è Reddit. All’inizio la piattaforma ha tentato di salvarsi dall’applicazione di queste nuove norme restrittive dichiarando di non essere un social, ma il governo australiano non ci è cascato.
Motivo per cui ora ci sono quattro nuove regole che verranno implementate per i giovani australiani. Parlarne è importante perché se in qualche modo dovesse risultare che il modello australiano funziona è chiaro che anche altri organi altrove potrebbero decidere di implementare regole simili.
Per esempio: il bando alla creazione di nuovi account per chi non ha ancora 16 anni; la rimozione di tutti gli account di chi si trova al di sotto di questa soglia; la dichiarazione del proprio anno di nascita nel momento in cui si crea un nuovo profilo; e l’esame di tutti gli account presenti per determinare, attraverso un modello predittivo, qual è il range di età in modo da pizzicare quelli che tentano di nascondersi.
Da parte loro, gli adolescenti australiani chiaramente non si sono fatti trovare impreparati e stanno già diventando popolari nuove piattaforme alternative che non sono parte del ban. E in più ci sono quelli che, pieni di risorse, stanno utilizzando le VPN per collegarsi da Paesi che non siano l’Australia.
Il rischio è quello che i ragazzi finiscano su piattaforme che sono nuove, con pochi mezzi e poco controllate. C’è però da dire che è da diverso tempo che ai gestori delle piattaforme viene chiesto effettivamente di fare qualcosa per proteggere gli utenti più giovani.
Utenti che, facendo un pensiero un po’ maligno, sono ciò che tiene in piedi buona parte dei social. Cosa potevamo aspettarci da chi guadagna dalle interazioni senza controllo? Il divieto totale forse è eccessivo e risulterà inutile, ma di certo quanto meno servirà ad aprire la discussione.
