Valeria Poropat
La rete è rimasta sconvolta da Nano Banana Pro. I motivi ci sono tutti ma non sono quelli che i fan di questi servizi online vorrebbero.
Google ha di recente diffuso la versione ancora più potente del suo strano modello di intelligenza artificiale generativa denominato Nano Banana Pro. Una nuova follia che sta prendendo piede a un ritmo vertiginoso.
Ciò che questo nuovo modello potenziato è in grado di fare, a quanto pare, infatti, da una parte, per quelli che sono entusiasti nell’abbracciare le novità dell’intelligenza artificiale, è meraviglioso.
Per tutti quelli che invece ritengono che le intelligenze artificiali generative siano un abominio che dovrebbe scomparire dalla faccia della terra in questo istante, è invece quanto di più vicino alla fine del mondo.
Verrebbe da dire che si tratta semplicemente di uno strumento e che poi spetta agli esseri umani utilizzarlo. La realtà è che con il genere di strumenti che chiamiamo intelligenza artificiale generativa c’è molto dietro le quinte su cui occorre riflettere prima di entusiasmarsi. Nel caso di Nano Banana Pro c’è molto anche su cui riflettere nel momento in cui lo si utilizza.
Nano Banana Pro potrebbe essere la fine di tutto: ecco il motivo
Se, come quasi tutti sul pianeta, vi siete trovati almeno una volta a domandarvi perché ci sono tante voci contrastanti riguardo le intelligenze artificiali generative e il modo in cui sfruttano la creatività umana per profitto, è facile che abbiate provato a scrivere qualche prompt in uno di quei servizi gratuiti che ormai si trovano a decine.
Nel corso degli ultimi mesi e soprattutto delle ultime settimane quei modelli, in particolare quelli che si occupano di produrre immagini, stanno però migliorando. Il che è ovviamente un pericolo ancora maggiore per i creativi che si occupano di immagini e video. Tante società stanno tagliando proprio i servizi legati alla creatività in favore dell’utilizzo di questi strumenti che sembrano abbastanza bravi da poter essere validi sostituti.
Ma oltre al potenziale impatto sul mondo del lavoro, che rimane tuttora non calcolabile, c’è un altro problema. Un problema che Nano Banana Pro rischia di amplificare. Il nuovo modello di Gemini per produrre le immagini è infatti estremamente abile in quello che gli viene chiesto di fare.
La riproduzione di immagini, comprese quelle che dovrebbero essere state protette da copyright ma a quanto pare non lo sono state, è al limite della fantascienza. Il che significa che c’è uno strumento, gratis in alcune forme, che potrebbe per esempio essere utilizzato per campagne d’odio ancora più dirompenti rispetto a quelle che abbiamo per esempio visto finora.
Nano Banana Pro potrebbe tranquillamente essere utilizzato per costruire immagini finte di disastri, scontri, o al contrario creare l’illusione di realtà in cui tutto va bene per addormentare le coscienze. Non si tratta quindi solo di aver dato a chi vuole risparmiare i soldi di un grafico la possibilità di farlo, si tratta di aver messo in mano a chiunque, potenzialmente, il pulsante di un intero arsenale nucleare.