Il CEO di Microsoft non riesce a credere che ci siano nel mondo milioni di persone che non hanno nessun interesse per la sua IA. Noi ci crediamo eccome.
Per quanti siano entusiasti fan delle Intelligenze Artificiali, basta fare un giro sui social per rendersi conto di quanti invece sono contrari all’implementazione forzata, totale e soprattutto non opzionale dei sistemi di Intelligenza Artificiale per esempio dentro i sistemi operativi che devono servire a mandare avanti i device di tutti i giorni.
Di recente, per esempio, sui social che una volta era Twitter, un messaggio da parte del presidente di Windows che condivideva con il mondo la meraviglia del fatto che Windows sta diventando un agentic OS si è trasformato in una piattaforma per tutti quelli che sono apertamente contrari a questa nuova politica.
E sempre attraverso i social il CEO di Microsoft AI, Mustafa Suleyman, ha voluto riaprire in un certo senso la discussione chiamando in causa quelli che lui definisce “cinici” che non sono a quanto pare in alcun modo impressionati dal fatto che “possiamo avere una conversazione fluida con una IA super smart che può produrre qualunque immagine o video.”
Per fortuna anche stavolta a rispondere sono arrivati migliaia di messaggi. Chissà se leggendoli Suleyman capirà che cos’è che ci lascia poco impressionati.
Perché non vi piace la nostra Intelligenza Artificiale?
Di certo se sei il presidente del settore Intelligenza Artificiale è chiaro che devi essere un entusiasta evangelizzatore riguardo le potenzialità dello strumento che stai forzatamente infilando dentro il sistema operativo.

Ma come fa notare più di qualcuno il problema più grande non è il fatto che dentro Windows ora si stiano aggiungendo funzioni di Intelligenza Artificiale. Il problema più grosso è che da una parte nessuno le ha chieste e dall’altra non si può sfuggire a questo aggiornamento.
È miope, questo riassumendo tutta la valanga di commenti sotto il post sul social che una volta era Twitter del CEO, pensare che come società Microsoft possa arrogarsi il diritto di trasformare l’esperienza degli utenti senza che ci sia modo di fare un OPT OUT.
C’è chi ricorda per esempio che c’era stato promesso che l’Intelligenza Artificiale avrebbe curato il cancro e invece tutto quello che ci troviamo ad avere sono dei pallottolieri che plagiano la creatività di altri esseri umani e tolgono il lavoro.
Per non parlare del fatto che producono dei risultati raccapriccianti. Quindi il problema non è che c’è Intelligenza Artificiale dentro Windows ma che non si può sfuggire, non si può spegnere e non ci sono sistemi per tenerla a bada.
Jeez there so many cynics! It cracks me up when I hear people call AI underwhelming. I grew up playing Snake on a Nokia phone! The fact that people are unimpressed that we can have a fluent conversation with a super smart AI that can generate any image/video is mindblowing to me.
— Mustafa Suleyman (@mustafasuleyman) November 19, 2025
Da ultimo, è su questo siamo d’accordo anche noi, prima di pensare ad aggiungere funzionalità a un sistema operativo che continua a fare acqua. Ciò che sembra quindi sfuggire persino al CEO di Microsoft AI è proprio il fatto che se lo avesse chiesto agli utenti nessuno avrebbe risposto di volere un sistema operativo agentic ma semplicemente un sistema operativo funzionante.
