Grab è il futuro dei taxi: macchine che si autopilotano e IA in ogni operazione

Un taxi a guida autonoma e il marchio dell'azienda Grab
Grab è il futuro dei taxi: macchine che si autopilotano e IA in ogni operazione - player.it

I robotaxi non sono una prerogativa della Tesla di Elon Musk. Grab sembra già in grado di garantire un servizio d’eccellenza.

Grab è una potentissima azienda tecnologica del Sud-Est Asiatico. Inizialmente si occupava solo di mobilità urbana, gestendo una rete di taxi. Poi si è evoluta in una piattaforma multi-servizio. La super-app permette infatti di chiedere finanziamenti e dilazioni di pagamento, organizzare viaggi e spostamenti, in taxi o con car sharing e anche consegne a domicilio di cibo e pacchi e pagamenti digitali.

C’è chi la fraintende come un corrispettivo malesiano di Uber. Tale prospettiva è però limitante: Grab ha infatti messo su un ecosistema assai più ampio e vario. L’azienda, fondata nel 2014 da due studenti malesiani, Anthony Tan e Tan Ling, vale oggi decine di miliardi di dollari e riesce a spaventare anche la Tesla.

Da qualche anno la società sta lavorando sullo sviluppo di veicoli autonomi che si guidano da soli grazie all’AI. Taxi senza conducente, controllati al 100% da sistemi di guida autonoma. Si tratta di veicoli che usano sensori LIDAR, radar sofisticatissimi e telecamere per monitorare l’ambiente.

L’orientamento sarà garantito dal GPS, dalle mappe 3D sempre aggiornate e da potenti algoritmi che riescono a prendere decisioni in tempo reale. L’AI integrata dai robotaxi della Grab dovrebbe essere in grado di frenare, sterzare ed evitare ogni tipo di ostacolo, riconoscendo i pedoni, rispettando i semafori e i segnali stradali.

Il successo di Grab, secondo l’azienda, sta proprio nella capacità di apprendere dai propri errori e migliorare continuamente le proprie prestazioni. Il veicolo che presto sarà lanciato dovrebbe infatti essere anche in grado di comunicare con gli altri veicoli smart e con tutte le infrastrutture dotate di AI, tramite cloud.

Cosa sa fare il robotaxi di Grab

Secondo l’azienda, il robotaxi targato Grab è dieci volte più sicuro di un taxi a conduzione umana. I dati sperimentali rivelano infatti che la guida autonoma basata sull’AI possa ridurre incredibilmente gli incidenti. Da un punto di vista strategico, il robotaxi potrebbe poi garantire un servizio no-stop a prezzi più bassi.

L'interno di un taxi a guida autonoma progettato da Tesla
Cosa sa fare il robotaxi di Grab (Foto: Tesla) – player.it

Dato che l’azienda non dovrà più pagare gli stipendi per gli autisti, le tariffe diventeranno sensibilmente più basse. Inoltre, la flotta di taxi senza conducente sarà all’insegna della sostenibilità. Tutti i nuovi robotaxi saranno elettrici o a idrogeno. Non è tutto… La nuova generazione dei veicoli dovrebbe riuscire a garantire ancora più affidabilità in ogni tipo di condizione (evitando i problemi che hanno colpito l’autopilot di Tesla).

Ormai non si torna più indietro: l’azienda sta investendo milioni per la creazione di flotte autonome e sistemi AI sempre più sofisticati. Anche se Grab non ha ancora dei robotaxi in circolazione, ha già avviato una partnership strategica con WeRide, una delle aziende leader nella guida autonoma, per lanciare veicoli e navette autonome di Livello 4 a Singapore, in Malesia, in Indonesia, in Vietnam e in Thailandia.

L’utente potrà delegare tutto al taxi senza conducente. L’obiettivo è quello di rendere la mobilità urbana sempre più sicura, veloce, conveniente ed efficiente. E con una sola app gli utenti potranno gestire i loro trasporti, vari pagamenti, le consegne e svariati servizi finanziari e assicurativi.