Gli iPhone sono appena diventati ancora più sicuri e intelligenti con questa funzione

Una ragazza con un iPhone tra le mani
Gli iPhone sono appena diventati ancora più sicuri e intelligenti con questa funzione - player.it

Gli iPhone sono spesso considerati “super sicuri” e “super funzionali”. La Apple si impegna infatti in costanti update di sicurezza.

Smarchiamoci subito dall’annosa polemica: non è possibile affermare che gli iPhone siano meglio di tutti gli altri smartphone in commercio… Tutto dipende da cosa il determinato utente cerca in un dispositivo.

Non è comunque un mistero che gli iPhone riescano a garantire grande sicurezza agli utenti. E che tutti i prodotti Apple godano di una straordinaria ottimizzazione hardware-software. Il segreto è che ogni hardware è progettato per far funzionato quel determinato software. Di conseguenza, gli iPhone riescono sempre a offrire prestazioni caratterizzate da fluidità e stabilità.

La sicurezza degli iPhone, fino a ieri, è stata garantita da Apple dal controllo costante e preciso di hardware, software e App Store e dagli update regolari. Gli utenti sanno di poter ricevere aggiornamenti di sicurezza sempre funzionali, per anni.

Inoltre, sull’iPhone ogni app è isolata. Di conseguenza, anche se un’applicazione viene compromessa, non potrà in alcun modo accedere ai dati delle altre. La protezione avanzata oggi verte su alcuni cardini fondamentali: la modalità isolamento, la crittografia end-to-end, il face ID, il touch ID e il controllo privacy.

Apple ha deciso di fare ancora meglio. E, di recente, ha introdotto nuove funzioni come il controllo di sicurezza e la trasparenza nel tracciamento delle app. E con iOS 26 (la diciannovesima versione del sistema operativo iOS, sviluppato da Apple), Safari applicherà di default la protezione avanzata dalle impronte digitali a tutte le sessioni di navigazione. Una funzione utilissima per impedire ai siti web di accedere a informazioni identificative del dispositivo e dell’utente.

Il fingerprinting è una tecnica usata da molti siti web e inserzionisti per identificare in modo univoco il dispositivo dell’utente, anche senza cookie. L’app o il sito possono raccogliere tante informazioni sensibili: dati che, combinati, possono creare una sorta di impronta digitale per tracciare un utente online, anche se questi ha disattivato i cookie.

Gli iPhone ora sono immuni al fingerprinting

Ci sono infatti app e malware che, infatti, riescono a capire le dimensioni dello schermo, la sua risoluzione e a raccogliere informazioni sul core della CPU e sul browser, come i plug-in installati. E in base a questi dati identificare subito un utente.

Un vecchio iPhone e, in evidenza, un'anteprima di iOs 26
Gli iPhone ora sono immuni al fingerprinting – player.it

Con i nuovi iPhone, però, arriverà una protezione di default che permetterà una versione semplificata della configurazione di sistema, in modo che più dispositivi appaiano identici ai tracker, rendendo più difficile subire il fingerprinting.

Una protezione attiva di default, che quindi non andrà impostata. Poi tutti gli altri c’è la protezione dal tracciamento dei link, che continua ad applicarsi automaticamente solo in modalità di navigazione privata o quando i link vengono aperti da mail e messaggi. Si tratta di una funzionalità che rimuove tutti i fastidiosi parametri di tracciamento come utm_source, gclid e fbclid dagli URL, rendendo appunto più difficile il web fingerprinting.