Stai per comprare un nuovo smartphone e vorresti prendere questi modelli in particolare? Attento al dettaglio che non è sulla confezione.
C’è sempre un po’ di entusiasmo quando si sta per acquistare un nuovo telefono. Magari quello che hai non è più performante e quindi è ora di cambiare. Magari quello che hai per le mani soprattutto è diventato estremamente lento e quindi è snervante.
Ma devi prestare attenzione anche a quello che stai per acquistare, perché ti potresti trovare comunque in una situazione per cui nonostante il telefono è del tutto nuovo non si comporta come se fosse nuovo.
E il motivo è nascosto in uno di quei dettagli che di certo non finiscono sulle confezioni ma che si ritrovano andando a guardare all’interno del device. La sorpresa potrebbe non piacere a moltissimi.
Questo modello di nuovo smartphone potrebbe deluderti
Siamo in quel periodo dell’anno in cui i produttori di smartphone escono con i loro modelli che ci accompagneranno a cavallo della fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo. Tra i nuovi modelli ci sono quelli presentati da Google con la serie Pixel 10.

Secondo però quello che hanno scoperto i colleghi di Android Authority, proprio all’interno dei Google Pixel di decima generazione una delle novità più attese, l’introduzione massiccia dell’intelligenza artificiale, rischia di trasformare buona parte di tutta la line-up in oggetti estremamente più lenti di quello che ci si aspetterebbe.
Stranamente, infatti, rispetto a quanto fatto con la serie Pixel 9, è cambiato il modo in cui i device 100% Android gestiscono la memoria da dedicare proprio ai servizi di intelligenza artificiale. Tutti i modelli hanno infatti adesso 3 GB circa di RAM che non possono essere liberati in alcun modo perché sono dedicati esclusivamente ai servizi di IA.
Una differenza sostanziale rispetto per esempio a quello che succedeva con il modello base Pixel 9 che, dotato di appena 12 GB di RAM, non aveva nessuna parte della memoria allocata forzatamente ai servizi di intelligenza artificiale.
Come qualunque altro software, l’intelligenza artificiale occupava lo spazio che serviva nel momento in cui serviva. La differenza si notava con il modello Pro in cui dei 16 GB di memoria 3 erano dedicati all’intelligenza artificiale in modo tale da poter dare una sensazione di maggiore velocità.
Adesso invece tutti i modelli si comportano come il modello 9 Pro. È chiaro che non c’è un problema enorme soprattutto per quegli utenti che utilizzano lo smartphone per le attività che sono ormai diventate basilari: mandare qualche messaggio su WhatsApp, controllare i social, fare qualche ricerca e magari guardare uno o due video su YouTube.
Diverso il discorso per chi invece con lo smartphone è abituato al multitasking. E quello che rende il tutto più fastidioso è il fatto che questi tre GB di memoria siano occupati anche se si decide di non usare mai i servizi di intelligenza artificiale. Una risorsa che, vista in questi termini, appare sprecata.
