L’intelligenza artificiale generativa è ormai uno strumento accessibile a chiunque e, sebbene ci siano ancora diverse controversie riguardo questa tecnologia, è innegabile che nel giro di pochi anni sia diventato un aiuto essenziale in tantissimi ambiti che riguardano l’informatica e non solo: nonostante il pensiero di essere giunti al massimo, l’IA si evolve ancora di più e l’ultimo esempio di quanto detto si chiama Nano Banana.
Non si tratta di un nome di fantasia bensì del nome in codice del modello Gemini 2.5 Flash Image progettato da Google per il suo sistema di intelligenza artificiale: come suggerisce il nome, quest’architettura è stata progettata per l’editing delle foto e chiaramente anche per la generazione di contenuti all’interno di immagini partendo da prompt.

Questo nuovo modello di intelligenza artificiale lanciato da Google all’interno del suo ecosistema Gemini può elaborare diversi meccanismi e, in particolare, è stato studiato per essere pienamente efficiente in base a tre processi: l’editing delle foto, la fusione di due o più immagini e il cosiddetto “multi-turn editing” ovvero una sequenza di modifiche una dietro l’altra coerenti fra loro partendo da una base.
Google lancia il modello IA definitivo per l’editing delle foto: batte anche Photoshop?
Al di là delle capacità descritte in precedenza, Nano Banana presenta una caratteristica che fino a questo momento non si era mai vista in nessun altro modello precedente: la coerenza; questa nuova architettura di Google, infatti, è stata progettata in modo da mantenere una certa coerenza tra la foto originale e la foto alterata riguardo le proporzioni dei corpi e i lineamenti dei visi.
La maggior parte dei modelli di IA generativa progettate per l’editing e la trasformazione delle immagini avevano infatti un grosso problema, ovvero quello di non riuscire a rispettare i lineamenti e le proporzioni dei soggetti umani e animali, con Nano Banana questo non accade più e la modifica finale sembra essere stata fatta con un reale programma di editing come Photoshop.
Le novità non sono terminate qui perché Google ha pensato anche all’altra faccia della medaglia, ovvero alle controversi e ai rischi che può comportare un modello del genere così preciso e così coerente nelle trasformazioni: per questo motivo tutte le generazioni effettuate da Nano Banana conterranno sia una filigrana visibile, sia una filigrana invisibile digitale di tipo digitale SynthID che non potrà essere rimossa in alcun modo e che saranno necessarie e importanti per segnalare che le immagini in questione sono generate da IA.
