UE si prepara a controllare le conversazioni online: tutto sul Chat Control

UE si prepara a controllare le conversazioni online: tutto sul Chat Control - player.it

Ecco come funzionerebbe il famigerato Chat Control e perché tante associazioni sono già sul piede di guerra contro l’UE.

Negli ultimi anni l’UE ha profuso enormi sforzi nella costituzione di un sistema giuridico ad hoc per la difesa della privacy. Si tratta del sofisticato e spaventoso il GDPR, la carta dei diritti fondamentali. In questo sistema, la protezione della privacy diventa il principio sacro da rispettare.

Il nemico da cui proteggersi? Ce ne sono parecchi, in verità… tutte minacce interne ed esterne connesse al terrorismo, ai crimini informatici e, soprattutto, all’abuso sui minori online. E qui entra in scena il Regolamento CSAM, ribattezzato dai suoi critici come il Chat Control.

L’UE vorrebbe che ogni messaggio, ogni foto o video, quindi ogni contenuto inviato tramite WhatsApp, Signal, Telegram o via email venga analizzato prima ancora di essere crittografato. Il processo, noto come client-side scanning, avverrebbe direttamente sul dispositivo dell’utente.

E non riguarderebbe solo utenti colpiti da un’accusa particolare o sospettati di un crimine. Tutti i cittadini europei sarebbero controllati. Una deriva da romanzo distopico, insomma.

Ovviamente, tale progetto ha già suscitato grandi inquietudini. Mentre, nel parlamento europeo, se ne discute, sono tante le voci preoccupate. Anche perché la maggioranza degli Stati membri sembra d’accordo con l’introduzione del Chat Control.

Arriva il Chat Control: l’UE spia ogni conversazione privata su internet

La crittografia end-to-end, che garantisce che solo mittente e destinatario possano leggere il messaggio, verrebbe dunque aggirata. Non si tratterebbe di una violazione, però: tecnicamente il contenuto verrebbe infatti analizzato prima di essere cifrato, cioè prima che il messaggio sia inviato o recapitato.

Un laptop con un messaggio crittografato
Arriva il Chat Control: l’UE spia ogni conversazione privata su internet – player.it

Tra i sostenitori del Chat Control ci sono ben diciannove Stati membri, tra cui Italia, Francia, Spagna e Danimarca. Il Governo italiano, per esempio, sostiene che la protezione dei minori e la lotta al terrorismo giustifichino il sacrificio della privacy. In pratica, si ritiene che la crittografia non debba più essere un ostacolo insormontabile.

Gli esempi da seguire sarebbero quelli di USA e Cina dove lo Stato già da tempo è in grado di trascendere i limiti della crittografia per raccogliere informazioni sensibili.

Fra gli oppositori ci sono l’Austria e i Paesi Bassi. La Germania è ancora indecisa. E in tutto ciò importanti organizzazioni come EDRi, Privacy International, Signal ed Electronic Frontier Foundation denunciano la possibile fine della crittografia end-to-end. Ma non solo. Il rischio concreto è quello di una creazione di un precedente per la sorveglianza di massa.

L’UE vorrebbe che il Chat Control sia applicato solo a contenuti pedopornografici. La proposta prevede la creazione di un centro europeo sugli abusi sessuali su minori, che raccoglierebbe tutte le segnalazioni e coordinerebbe le indagini. Ma non si può escludere che l’algoritmo segnali alle autorità contenuti innocui, come foto di bambini al mare, generando falsi positivi.