Anche per gli utenti italiani arrivano gli aumenti di prezzo dell’abbonamento a Spotify. E allora? E allora tutti su questa piattaforma.
Come ormai sembra essere abitudine anche per Spotify, sono in arrivo aumenti che la piattaforma ha annunciato saranno diffusi su tutti i mercati. Tra questi, ovviamente, anche il mercato europeo di cui fa parte l’Italia.
Tutti gli utenti interessati da questi cambiamenti sono stati informati o saranno informati nei prossimi giorni con un messaggio via email. Se quindi nella casella della posta troverai anche tu questo messaggio da parte di Spotify, perché sei un utente Premium, preparati a dover sborsare più soldi di quanti già tu non ne paghi. Oppure potresti decidere di abbandonare del tutto questa piattaforma e passare a un’altra.
Cosa puoi usare al posto di Spotify?
Per ascoltare musica senza avere il problema della pubblicità ci sono poche alternative, e la maggior parte di queste hanno un prezzo. Quello che puoi fare è cercare di trovare i prezzi più abbordabili.

Per tanto tempo Spotify è stata la piattaforma di riferimento per gli amanti della musica, soprattutto per quelli che ascoltano gli artisti più famosi. Ma è chiaro che, come qualunque cosa si trovi su Internet, anche gli abbonamenti a Spotify stanno aumentando di prezzo.
Per esempio, la versione Premium, che è quella senza pubblicità, costa ora in pratica 12 euro al mese. L’alternativa è la versione Student, che invece ne costa circa 6.
Ma è davvero l’unico modo per ascoltare un po’ di musica senza avere continuamente pubblicità a disturbare l’ascolto? In realtà, per fortuna, esistono diverse piattaforme che offrono più o meno quello che offre anche Spotify.
Una delle piattaforme alternative che puoi provare è per esempio SoundCloud. La differenza più grande con la piattaforma verde è che SoundCloud ospita molto spesso artisti nuovi ed emergenti. C’è una versione gratuita, tra le altre cose, con qualche spot pubblicitario ma senza l’invasione della musica prodotta con l’intelligenza artificiale (almeno questa era la situazione l’ultima volta che abbiamo ascoltato qualcosa da SoundCloud).
Se poi vuoi abbandonare le app di terze parti del tutto, quello che puoi fare è utilizzare con il tuo smartphone un browser che non sia quello di Google o nessuno di quelli più blasonati e scaricare invece Brave, che consente di guardare qualunque cosa ci sia su YouTube, senza passare per l’app, senza blocchi pubblicitari.
Come per tante cose, quindi, non sei nei fatti obbligato a pagare Spotify e ti basta una rapida ricerca per trovare invece valide alternative che magari ti danno esattamente la musica che vorresti e non quella che un algoritmo pensa dovresti ascoltare. Anche SoundCloud ha una versione Pro chiamata Go+ se vuoi sostenere gli artisti.
