L’ESA, l’agenzia spaziale europea, ha condiviso l’immagine spettacolare di una stella che esplode: ecco cos’è.
Abbiamo a che fare con una scoperta che ci avvicina alla comprensione dei misteri dell’universo. I grandi telescopi delle agenzie spaziali internazionali studiano lo spazio remoto per misurare le distanze e studiare l’evoluzione delle galassie. Con ogni nuova scoperta riescono a migliorare i modelli cosmologici su cui si basa la nostra percezione dell’universo.
Il punto è che alcuni fenomeni sono complicati da individuare e poi studiare, per via delle turbolenze che disturbano l’osservazione. Ecco perché il telescopio Hubble della NASA si è concentrato ai margini dell’ammasso Hydra I, laddove si esauriscono le interferenze gravitazionali del centro della galassia.
Un punto ideale per compiere studi morfologici e osservare eventi complessi come le supernove in un ambiente diciamo più tranquillo. E così gli scienziati dell’ESA sono riusciti a notare una magnifica supernova di tipo Ia. Cioè l’esplosione di una nana bianca che ha accumulato troppo materiale da una stella compagna.
Tale supernova è estremamente luminosa. Secondo gli astronomi, riesce a brillare fino a 5 miliardi di volte più del nostro Sole. Ci troviamo Nella vasta costellazione dell’Idra, il serpente d’acqua, a 137 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. E qui i ricercatori dell’ESA hanno studiato il comportamento di NGC 3285B, l’abbagliante galassia a spirale da poco scoperta in dal telescopio spaziale Hubble.
Il bagliore immenso provocato dalla supernova di tipo Ia ai margini di Hydra I
L’affascinante costellazione cosmica orbita ai margini dell’enorme ammasso di Idra (anche noto come Abell 1060) che ospita al suo interno tantissime galassie ellittiche. Gli astronomi si sono concentrati su una brillante supernova di tipo Ia, definita come un’esplosione stellare cataclismatica. Ciò che ha catturato l’attenzione degli astronomi non è solo la bellezza della galassia. Per gli studiosi si è trattato di poter osservare un evento raro e spettacolare: il bagliore prodotto da una supernova di tipo Ia.

Per capire con cosa abbiamo a che fare bisogna pensare a una stella che, dopo una lunga vita, esplode in un istante, liberando un’energia tale da eclissare per qualche settimana l’intera galassia.
Lo studio delle supernove di tipo Ia è molto importante per gli scienziati. Queste particolari supernove sono infatti sono come candele standard: grazie alla loro luminosità prevedibile, permettono di misurare con grande precisione le distanze cosmiche.
Insomma, possono essere sfruttate come strumenti naturali per comprendere la geometria dell’universo. Un bel colpo per il telescopio spaziale Hubble, che da oltre trent’anni scruta l’universo allontanandosi sempre di più dai confini della Via Lattea.
Nella fattispecie, Hubble ha osservato un’esplosione in ultravioletto, luce visibile e infrarosso. Gradazioni che consentono agli astronomi di distinguere gli effetti della distanza da quelli della polvere cosmica, che può alterare il colore apparente della supernova.
