Perché in estate ci sono tanti blackout e come evitare che succeda a casa tua

Un ragazzo a letto con il telefono e, in evidenza, una candela che illumina un contatore
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Non è difficile intuire il motivo per cui d’estate aumentano i blackout. E sarebbe anche piuttosto semplice evitarli.

In certe zone d’Italia i blackout estivi sono una costante. Ma il problema riguarda tutto il mondo. Anche i Paesi più ricchi d’Europa, quando fa caldo, devono affrontare simili disagi. Anzi, la ricchezza e l’aggiornamento tecnologico sono spesso variabili fondamentali da considerare nello studio del fenomeno dell’improvvisa interruzione della corrente.

In estate, quando le temperature salgono vertiginosamente, sale pure la domanda di energia elettrica. Il caldo è pericoloso per tre ragioni. E il singolo consumatore non è il principale responsabile, come soggetto attivo o causa efficiente, dei blackout.

Ci sono anche altri problemi che trascendono l’impegno individuale e la corretta gestione dei consumi. Ma andiamo per gradi, cercando di capire quali sono le criticità e come interpretare e giudicare la loro relativa importanza nella questione.

Quando fa caldo, i condizionatori si accendono in milioni di case. Gli uffici sparano aria fredda senza tregua, stessa cosa i negozi. E quando così tanti edifici, tutti insieme e all’improvviso, chiedono alla rete elettrica uno sforzo così grande, arriva il picco che mette in crisi il sistema.

C’è anche una criticità strutturale da considerare. Le infrastrutture elettriche sono spesso datate e non ben manutenute. Inoltre, non sono progettate per gestire simili picchi. Inoltre il caldo potrebbe danneggiare trasformatori, cabine e cavi, intensificando la frequenza dei guasti.

Come evitare che il blackout coinvolga la propria casa d’estate

C’è poi una terza ragione da considerare. Il cemento e l’asfalto delle città trattengono il calore, amplificando il rischio di guasti e, allo stesso tempo, la necessità di sfruttare dispositivi per il raffreddamento dell’aria. Per via dell’asfalto, le città si comportano come gigantesche stufe che si attivano anche dopo il tramonto.

Una strada buia, foto in bianco e nero
Come evitare che il blackout coinvolga la propria casa d’estate – player.it

Dopo aver immagazzinato tutto il calore del sole, lo rilasciano nottetempo. E questo calore accumulato stressa le infrastrutture elettriche. Inoltre, le superfici calde aumentano il consumo di energia per raffreddare gli ambienti.

Se il blackout riguarda la rete, c’è poco da fare: bisogna aspettare. Se invece il blackout si verifica in casa propria, bisogna intervenire subito staccando gli elettrodomestici più energivori: aria condizionata, lavatrici, eccetera… La prevenzione, che comincia sempre da gesti apparentemente accessori, può fare la differenza. Con una gestione più intelligente e civile del condizionatore, i blackout sarebbero meno frequenti.

Se tutti cominciassero a usare il condizionatore solo nelle stanze occupate, impostando la temperatura non sotto i 26°C, chiudendo le porte e finestre per non disperdere il fresco, le interruzioni della corrente potrebbero anche sparire del tutto.

Ci sono anche altri comportamenti virtuosi da seguire. Per esempio, spegnere le luci e i dispositivi inutili, evitare di lasciare elettrodomestici in stand-by e, soprattutto, non usare forni, asciugacapelli e ferri da stiro nelle ore più calde.