ChatGPT procede senza apparente soluzione di continuità nel suo progresso e presto potrebbe parlare con il tuo cane meglio di te. Andiamo a vedere nel dettaglio di che si tratta e che cosa sta succedendo.
Come è noto, i due rapporti più forti con fattori esterni che il genere umano conosce, a prescindere dai rapporti umani, sono sicuramente quelli con gli animali, soprattutto quelli domestici, e con la tecnologia. Si tratta di due elementi che sempre di più stanno diventando centrali nelle nostre vite. Per motivi ovviamente diametralmente opposti. Per quanto riguarda i primi, infatti, a meno che non li si utilizzi per motivi lavorativi, vanno a darci amore nelle nostre giornate senza chiedere nulla in cambio. Soprattutto i cani, in tal senso.

Per quanto riguarda la tecnologia, invece, ha come scopo quello di rendere la nostra vita più semplice. In tal senso la frontiera che vediamo davanti a noi è quello rappresentato dall’Intelligenza Artificiale ed ora sta per arrivare un qualcosa di propriamente rivoluzionario. ChatGPT, infatti, potrebbe seriamente riuscire a parlare meglio di noi esseri umani con gli animali. Andiamo a vedere nel dettaglio di che si tratta e quali sono le reali potenzialità di questa svolta significativa.
ChatGPT potrà parlare con gli animali: le ultime notizie
L’intelligenza artificiale sta andando avanti con un progresso impressionante ed il ritmo sembra essere incessante ed inarrestabile. Recentemente sono stati pubblicati degli studi su Science davvero che lasciano tutti di stucco. In tal senso, per fare un esempio, c’è il sistema Intellipig che è stato sviluppato dagli scienziati della University of the West of England Bristol e dello Scotland’s Rural College e che esamina le foto dei volti dei maiali, andando ad avvisare gli allevatori se ci sono dei segni di dolore, di malattia o di stress emotivo.

Un team di studiosi di Haifa, invece, è al lavoro per andare a studiare le reazioni dei cani per capire i segnali che si possono cogliere sul loro volto e che lasciano trasparire quello che è il loro stato emotivo. In tal senso, il processo in questione sembra essere addirittura più facile per i nostri amici a quattro zampe, dal momento che condividono con gli uomini ben il 38% dei movimenti facciali. Insomma, un giorno l’intelligenza artificiale, di cui ChatGPT rappresenta il marchio più noto, capirà gli animali meglio di noi.
Si tratta di una tecnologia non ancora definita e perfezionata, ma si ha la netta sensazione che sia questo ormai l’obiettivo che si sono dati i poli scientifici composti dai ricercatori. Non ci resta altro da fare che aspettare e valutare gli sviluppi che ci saranno.
