Copilot + ChatGPT: con questa combo nulla può fermarvi

copilot e chatgpt

L’assistente AI di Microsoft di potenzia grazie alle funzioni avanzate dell’algoritmo di OpenAI.

Forse non tutti sanno che la tecnologia alla base di Copilot, l’assistente AI di Microsoft introdotto nelle versioni più recenti di Windows 11, è basato sull’algoritmo sviluppato da OpenAI per ChatGPT. Ciò fa sì che, con il lavoro di aggiornamento dell’azienda su ChatGPT-4 Turbo, anche Copilot sta per godere di una avanzamento tecnologico significativo, che si traduce in tante nuove funzionalità. Vediamo alcune novità succulente che stanno per approdare sui PC Windows.

Copilot mette il Turbo

La nuova versione di ChatGPT potenzierà sensibilmente Copilot
La nuova versione di ChatGPT potenzierà sensibilmente Copilot

Qualche giorno fa Mikhail Parakhin, CEO of Advertising and Web Services di Microsoft, ha dato annuncio tramite social del fatto che il tier gratuito di Copilot stava per aggiornare il proprio algoritmo passando da quello su cui è basato ChatGPT-4 a quello di ChatGPT-4 Turbo. Non si tratta di una feat sperimentale o a tempo limitato, ma di upgrade definitivo e che non richiede alcun esborso da parte dell’utente, dato che appunto sarà integrato fin dal tier gratuito. Inoltre sarà disponibile sia per la Creative Mode che per la Precise Mode.

L’algoritmo di ChatGPT-4 Turbo apporta significative migliorie rispetto alla versione base. Oltre ad essere in grado di elaborare testi molti più lunghi per ogni singolo prompt e possiede nuove funzionalità relative al text-to-speech e text-to-image grazie all’integrazione di DALL-E 3, algoritmo di generazioni di immagini sviluppato anch’esso da OpenAI. I miglioramenti tecnologici hanno fatto sì che la nuova versione sia anche più efficiente dal punto di vista economico, ovvero costi meno di ChatGPT-4. E inoltre il suo dataset è più aggiornato: la base di conoscenze della precedente versione, infatti, arriva solo fino a settembre 2021, dunque non è in grado dii aiutarci con compiti che riguardino questioni relative all’attualità dell’ultimo biennio. Ora le cose stanno per cambiare, e in particolare ci sono 3 novità che faranno felici tutti gli utenti più assidui di Copilot.

Copilot, 3 novità in arrivo

Copilot diventa sempre più efficiente
Copilot diventa sempre più efficiente

La prima novità riguarda, appunto, l’aggiornamento del dataset: ora ChatGPT-4 Turbo ha una base di conoscenze aggiornata ad aprile 2023, dunque quasi due anni di dati in più rispetto alla versione precedente. Ciò fa sì che Copilot sia sensibilmente più “sul pezzo” rispetto a prima quando si tratta di questioni inerenti l’attualità. In secondo luogo, la nuova versione del modello sviluppato da OpenAI aumenta in modo esponenziale la sua finestra di contesto (context window), ovvero il range testuale attorno al token obiettivo che l’LLM può processare nel momento in cui genera l’informazione. Detto in parole povere, la quantità di testo a corredo dell’informazione principale che il nuovo modello è in grado di elaborare aumenta enormemente rispetto alla versione precedente.

Una finestra di contesto più larga permette una velocità di elaborazione maggiore, l’accettazione di input più grandi e di conseguenza una capacità di costruzione semantica più definita, risposte analitiche più dettagliate e un maggior controllo dell’interdipendenza tra i contenuti dei periodi, che assicura una maggior coerenza interna nelle risposte e la sicurezza di non deviare dal contenuto principale della richiesta, pur essendo in grado di arricchire la risposta con premesse, argomentazioni a sostegno, spiegazioni ed esempi. Per tradurre tutto questo in parole povere: il nuovo modello ha una capacità effettiva di processare fino a 300 pagine di testo per singolo prompt!

Infine, il nuovo modello è “meno pigro” del precedente. Non è una battuta, la stessa OpenAI aveva riconosciuto che il suo algoritmo dava occasionalmente l’impressione di manifestare una certa “pigrizia”, fornendo cioè risposte poco esaustive o molto parziali ad alcuni prompt degli utenti. Non sono state fornite spiegazioni ufficiali sulle cause di questo problema, anche se una parte dell’utenza sospetta che si tratti di una questione di banda disponibile per gestire le richieste di tutti gli utenti. In ogni caso, lo scorso dicembre la società aveva riconosciuto pubblicamente il problema, spiegando che aveva individuato il modo di correggerlo e che la successiva iterazione del modello lo avrebbe risolto:

Questo nuovo modello è in grado di completare compiti come la generazione di codice in modo più approfondito della generazione precedente ed è stato concepito per ridurre i casi di “pigrizia” che avvengono quando il modello non porta a termine l’intera richiesta” New embedding models and API updates – 25 gennaio 2024

Insomma, altolà alla pigrizia: il nuovo Copilot si preannuncia più vispo che mai e ancor più in grado di rendersi utile per qualsiasi richiesta degli utenti, diventando sempre più il nostro assistente AI di tutti i giorni.