Apple ha perso contro l’Europa e hanno vinto i consumatori | Giochi, libertà di browser e molto altro

apple ha perso contro l'europa

Ci ricorderemo della fine di Gennaio come il periodo in cui, all’interno dell’universo Apple, hanno iniziato a far capolino anche le applicazioni dedicate allo streaming videoludico; grazie all’Unione Europea, infatti, Geforce Now, Game Pass Ultimate e altri ancora potranno far capolino sullo store degli iPhone.

Fino al 2023 se volevate giocare in streaming attraverso i vari xCloud, Geforce Now, Stadia etc su dispositvi iOS non c’era la possibilità di utilizzare applicazioni proprietarie. Le stringenti leggi interne di Apple proibivano la proliferazione di questo genere di strumenti all’interno del suo marketplace, uno dei più importanti al mondo quando parliamo di app per telefoni cellulari.

Fino al 2023 per potersi divertire con questi servizi regolarmente pagati e anche pubblicizzati dalle stesse aziende (che sottolineano l’importanza del play anywhere), era necessario utilizzare browser come Chrome e Safari per interfacciarsi con le web app dei servizi di streaming; ora da Gennaio 2024, grazie agli sforzi dell’Unione Europea e a tutta una serie di gentili spinte legali suggerite dalle cause che l’azienda di Cupertino ha vinto o perso nel corso degli ultimi anni le cose saranno leggermente diverse.

xCloud e GeForce Now arrivano su iOS

ios xcloud

In precedenza Apple, per permettere a un azienda di pubblciizzare un suo strumento  per il game streaming, costringeva quest’ultima alla creazione di un applicazione catalogo che elencasse tutti i videogiochi disponibili su tale piattaforma; ogni videogioco doveva poi essere anche disponibile come applicazione individuale scaricabile dall’app store. Il catalogo, in sostanza, serviva soltanto per indirizzare il giocatore verso il gioco che voleva

Attraverso l’aggiornamento della policy di utilizzo del suo app store, Apple quindi permette la creazione di un’unica applicazione con un catalogo di giochi liveramente accessibile; a questo la compagnia ha aggiunto la necessità di rendere ogni esperienza disponibile all’interno del catalogo aderente alle linee guida per la revisione dell’app store, con tanto di classificazione PEGI/equivalente pari all’età più alta tra i contenuti disponibili (che tradotto significa: i vari game pass/geforce now/etc saranno automaticamente 18+).

Tra le altre novità dell’app store troviamo la possibilità, per gli sviluppatori, di fornire maggiori opportunità di scoperta per i giochi in streaming, le mini app, i mini giochi, i chatbot e i plugin interni alle loro applicazioni; questi potranno incorporare il sistema di acquisti in app di Apple (NDR: vecchi furboni) così da fornire agli utenti contenuti e servizi digitali a pagamento per la prima volta, come (ad esempio) nel caso di una abbonamento per un chatbot individuale.

Tutto questo, quindi, si aggiunge alla serie di cambiamenti che Apple ha apportato al suo store al seguito della grande indagine antitrust portata avanti dalla commissione Europea.

Non solo streaming di videogiochi tra le novità di Apple

ios app store cambiamenti

Con l’aggiornamento a iOS 17.4, Apple sta apportando modifiche radicali a iOS per far si che possa rendersi conforme nei confronti del Digital Markets Act dell’Unione Europea. La compagnia di cupertino, infatti, si è trovata fortemente invogliata ad aprire il mercato dei browser engine, offrendo quindi agli utenti maggiore possibilità di scelta su quali app e servizi utilizzare come predefiniti sui propri dispositivi.

Gli utenti residenti in Unione Europea che aggiornano il proprio sistema operativo a iOS 17.4, aprendo Safari, si troveranno di fronte a una schermata iniziale tutta nuova; questa consentirà loro di scegliere un nuovo browser predefinito tra quelli installati sullo smartphone. Apple quindi non si limiterà più a fornire i browser standard che in passato erano già disponibili su iOS, bensì un più completo elenco di browser tra i più popolari sul sistema operativo di cui è proprietaria; tra le varie opzioni troviamo nomi arcinoti come Firefox, Chrome o Edge ma anche prodotti interessanti come Brave, Opera o Vivaldi. 

Le applicazioni per il browser potranno anche utilizzare degli engine diversi da WebKit e, insieme a loro, tali motori saranno impiegabili anche per tutte quelle esperienze di navigazione internet alle applicazioni che sfruttano questo genere di strumenti digitali. Attualmente, Apple richiede che tutti i browser su iOS utilizzino il motore WebKit, comprese opzioni popolari come Chrome e Firefox; nel corso dei prossimi mesi Chrome (ad esempio) potrà utilizzare Blink, ad esempio.

Altra novità importante è la possibilità per gli utenti iOS di poter scegliere un marketplace di applicazioni predefinito diverso dall’App Store, aprendo quindi la strada a tutta una vasta gamma di marketplace alternativi; a questo si aggiunge anche la possibilità di modificare l’applicazione per effettuare i pagamenti tramite NFC.

Ricordiamo che tutta questa serie di novità sono disponibili unicamente per gli utenti iPhone e iPad dell’Unione Europea e saranno tali con l’arrivo di iOS 17.4; quest’ultimo arriverà durante il corso di Febbraio per tutti gli utenti; gli impazienti potranno scaricarne la versione beta per sviluppatori.