Anche gli influencer rischiano il lavoro | Quelli virtuali vengono ricoperti di soldi

influencer perderanno il lavoro

Gli influencer virtuali stanno insidiando seriamente il lavoro di quelli in carne e ossa: vengono ricoperti di soldi e sponsorizzazioni.

La figura dell’influencer non è mai stata vista di buon occhio dalla maggior parte delle persone e anche chi lo non lo dice esplicitamente, ha comunque a volte pensieri negativi su di loro.
I motivi possono essere molteplici, ma chiaramente le novità non sempre vengono accolte di buon grado, soprattutto se queste riguardano il mondo virtuale e digitale sul quale non c’è ancora un’apertura mentale totale.

A dirla tutta c’è anche un pizzico di invidia verso un tipo di lavoro considerato da molti come “guadagno facile”, un giudizio affrettato che viene rivolto verso le ormai tantissime persone che lavorano grazie a internet e che, secondo il pensiero di molti, non si sporcano le mani a sufficienza.
Negli ultimi tempi però sembra che la situazione si sia ribaltata e sono molti influencer a gridare allo scandalo perché hanno timore di perdere il loro lavoro.

Un rischio che col passare del tempo sta diventando sempre più concreto: anche gli influencer, a quanto pare, sono minacciati fortemente dalle intelligenze artificiali.
I creator e gli influencer virtuali, infatti, stanno prendendo sempre più piede e a quanto pare vengono anche pagati di più rispetto agli influencer in carne e ossa.
Non solo soldi dai fan, ma anche tante sponsorizzazioni.

Intelligenza artificiale e lavoro: è arrivato il momento di parlarne

Ormai da tempo si sta assistendo alla diffusione sempre più veloce delle intelligenze artificiali e il 2024 potrebbe essere davvero l’anno della consacrazione di questa tecnologia.
C’è però ancora quel pensiero generale di negatività nei confronti dell’IA che riguarda proprio la paura di dover vedere il proprio lavoro scomparire per sempre o sostituito da qualcosa di interamente digitale.

Una denuncia già lanciata da tempo da artisti, scrittori, disegnatori, narratori, autori, doppiatori e tante altre persone che lavorano nel mondo dell’arte che hanno sempre di più il timore di poter vedere i loro lavori manuali poter essere sostituiti da qualcosa di virtuale.
Le IA sicuramente aiutano il progresso e potrebbero diventare uno strumento essenziale in tantissime situazioni, ma chiaramente non devono essere sfruttate per violare il diritto d’autore.

intelligenza artificiale

Per questo motivo si sta spingendo verso l’approvazione di normative nei confronti delle IA e di chi le crea e le addestra, considerando che ultimamente è stato anche scoperto che alcune IA sono state addestrate con foto di minori.
A quanto pare anche gli influencer sono a rischio e in un futuro prossimo ci potrebbe essere una crescita sempre più seria degli influencer virtuali.

Influencer infuriati: quelli virtuali creati con IA guadagnano molto di più

Negli ultimi tempi si sta diffondendo sempre di più la tendenza di creare un personaggio fittizio creato dall’intelligenza artificiale facendolo comportare come una persona reale.
Questi influencer virtuali hanno profili sui social, pubblicano foto e storie dei momenti della loro vita quotidiana, fanno sondaggi, rispondono alle richieste dei fan e fanno tutto ciò che farebbe un influencer vero e proprio.

Sono seguiti da centinaia di migliaia di seguaci su tutte le piattaforme e a quanto pare sono utilizzati anche per fare delle sponsorizzazioni.
Aitana Lopez, una celebre influencer virtuale seguita da oltre 200.000 persone, sarebbe stata pagata oltre 1000 dollari a post da famosi marchi di moda (e non solo) per la sponsorizzazione di alcuni prodotti.

La famosa influncer virtuale Aitana Lopez

Secondo alcune analisi di mercato le sponsorizzazioni fatte da influencer virtuali sono oltre 10 volte più efficienti rispetto a post pubblicitari creati da persone vere.
Un dato davvero significativo che ci fa capire come mai molti marchi si stanno affidando alle IA per fare questo tipo di lavoro.
I motivi possono essere molteplici, ma secondo il pensiero di molti è perché gli influencer reali sono spesso considerati falsi.