Meta sta introducendo la possibilità di bloccare il tracciamento e migrare i propri contenuti

il logo di meta

Nuove opportunità per chi vuole navigare in rete senza venir spiato: Meta ha finalmente offerto la possibilità a chi utilizza Instagram di bloccare l’acquisizione di dati dalle applicazioni e i siti web visitati dopo aver usato l’applicazione.

I dati sono l’oro liquido del nuovo millennio, questo è poco ma sicuro. A causa della gestione dei dati abbiamo visto governi cadere, cose succedere, scandali prendere forma e nuove tecnologie diventare così pervasive da minacciare tanto il mondo del lavoro quanto parte dello status quo alla quale ci siamo abituati.

La colpa o il merito, se volete evitare del tutto una visione un po’ tecnofobica, è in parte legata a compagnie come Meta. Prima attraverso Facebook e poi attraverso applicazioni come WhatsApp, Zuckerberg e soci hanno aiutato al mondo a capire il valore dei dati personali di ognuno di noi, spesso anche troppo guadagnati attraverso pratiche poco etiche o poco trasparenti nei confronti degli utenti finali.

Volete un esempio?
Sapevate che Instagram traccia il vostro comportamento anche dopo che smettete temporaneamente di utilizzare l’applicazione? Per cercare di orientare meglio il suo algoritmo che decide le pubblicità, l’applicazione tiene traccia di ciò che visitate in rete o che fate con le altre applicazioni.

Fortunatamente questo regno del terrore informativo sembra essere destinato, se non a uno stop completo, a una qualche tipo di rimodulazione. Meta ha infatti annunciato di aver introdotto nell’applicazione una nuova funzione per impedire questo tracciamento avanzato, seppur con troppi anni di ritardo.

Instagram, ti prego: smettila di tracciarmi

Instagram logo
C’era una volta un social network basato sulle foto…

Attraverso un post all’interno di newsroom, la piattaforma per le comunicazioni interne all’ecosistema Meta, la società ha fatto sapere di aver reso più semplice la gestione delle informazioni attraverso le sue applicazioni. La funzione in questione si chiama Activity Off-Meta Technologies e si può trovare all’interno dell’account center della piattaforma, web app recentemente diventata raggiungibile da qualsiasi delle piattaforme di Meta. 

In precedenza la funzione Activity Off Meta Technologies era compatibile soltanto con Facebook mentre adesso, con quest’ultimo aggiornamento, è possibile fare la stessa cosa all’interno del social network fotografico per eccellenza. Queste scelte ora sono tutte operabili dall’Account Center, rendendo di fatto possibile modificare i comportamenti di tracciamento per plurime applicazioni in un singolo colpo.

Di base Meta riceveva informazioni dai siti web di terze parti che utilizzano i suoi tool di tracciamento dati (come il Meta Pixel); questi tool sostanzialmente tracciavano il percorso fatto dagli utenti sul web permettendo a Meta di creare annunci pubblicitari targhettizzati in maniera più accurata tra quelli da mostrare sulle proprie piattaforme.

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meta instagram
Da sistema di ranking per i corpi femminili a corporation uscita da Cyberpunk 2077 il passo è breve

Gli aggiornamenti chiaramente non finiscono qui: sempre all’interno del sopracitato blogpost Meta ha anche annunciato altre funzioni per il suo account center. Tra queste troviamo la possibilità di trasferire foto e video da Instagram ad altri servizi in maniera più diretta, così da permettere l’esportazione delle proprie timeline altrove. All’interno del testo non è chiaro quali siano questi servizi, Meta cita soltanto eventuali servizi di terze parti per la stampa di album fotografici ma è legittimo pensare che sia una maniera più strutturata per trasferire i propri lavori sui social altrove.

Altra novità è la possibilità, per l’utente finale, di scaricare informazioni in contemporanea sia da Facebook che da Instagram, velocizzando un processo altrimenti stupidamente lento nelle sue precedenti iterazioni. In passato, infatti, era possibile scaricare le informazioni di un singolo social network alla volta.

Account Center è stato integrato all’interno della piattaforma Meta durante lo scorso gennaio; il suo scopo era quello di permettere la gestione delle impostazioni attraverso degli account separati dei vari social media (Instagram, Facebook e Messenger principalmente, WhatsApp funziona in maniera differente). Il fatto che la compagnia si stia impegnando per semplificare la gestione dei dati e, sopratutto, stia proponendo delle opzioni per impedire il tracciamento capillare effettuato fino a questo momento è senza dubbio un primo passo positivo per l’esperienza utente.

Recentemente Facebook è stata al centro di una serie di piccole rivoluzioni interne dal punto di vista dell’ADV, con un nuovo sistema di distribuzione realizzato appositamente per accontentare le richieste legislative mosse da vari enti tra cui l’unione europea. Quest’ultima, tra le altre cose, ha anche messo in piedi un nuovo set di regole e leggi che potrebbero portare Meta a puntare a un opt-out all’interno della regione.