Un po’ di Natale in questi videogiochi? Contenuti natalizi da giocare sotto l’albero

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Il mio rapporto col Natale è abbastanza ambivalente, oscillando tra il malessere depressivo che mi causano tutte le feste consumistiche e la magia tipica del periodo della Navidad. Ad ogni modo, ogni scusa è buona per scrivere un articolo sui videogiochi [è così che vivo questa mia pazza pazza vita] e ho quindi pensato di mettere in fila alcuni contenuti a tema oh oh oh merry Christmas che le aziende e gli sviluppatori hanno inserito nei loro titoli. Perché cosa c’è di meglio di una tisana calda bevuta di fronte al calore delle luci di un albero addobbato? Un videogioco, ovviamente.

Natale nucleare

Diciamocelo: una delle prime cose che vengono in mente quando si pensa al Natale sono le sparatorie, dico bene? O almeno è questo che succedeva negli uffici di WizardWorks, che nel 1997 decise di pubblicare Duke: Nuclear Winter, espansione natalizia di Duke Nukem 3D.

Un’opera che è difficile non annoverare nell’olimpo dei capolavori delle feste comandate. Santa Claus è stato rapito e plagiato da degli alieni precedentemente sconfitti da Duke, il cui intervento è quindi richiesto al Polo Nord. Dai pupazzi di neve killer alle spogliarelliste col cappellino di Babbo Natale, dalle musiche ai dettagli ambientali, tutto sprizza spirito natalizio con la stessa serenità di una fissione nucleare di atomi di cinepanettone bombardati da neutroni di John Woo. Stella sulla punta dell’albero: la copertina, che pare un disco trash metal di cover natalizie.

Un momento di sogni

NiGHTS, perla del Saturn ad opera del Sonic Team, era già di suo caratterizzato da un’atmosfera magica, ma una particolare edizione premeva l’acceleratore a tutta birra verso la Lapponia.

Nel 1996 infatti SEGA distribuì Christmas NiGHTS into Dreams, demo a tema natalizio che metteva Claris ed Elliot alla ricerca della stella di Natale dell’albero di Tween Seeds.

Fin dalla opening scene a disegni l’atmosfera è incantevole, col nostro alter ego a sfrecciare tra cime innevate, alberi addobbati e festoni. Colonna sonora degna delle miglior playlist YouTube del periodo, con versioni remixate di brani come Jingle Bell e Joy To The World in un’invincibile stile dance 32-bit.

Tutt’ora disponibile come livello sbloccabile nelle odierne edizioni del gioco, uscì anche con la console in un bundle che, ai tempi, credo mi avrebbe condotto alla follia se mai l’avessi ricevuto.

Alone in the Christmas

Apprezzo quando all’atmosfera natalizia viene aggiunta una spolveratina di brivido spooky. Non è del resto un vezzo tutto mio: esiste tutta una letteratura in lingua inglese sulla tradizione britannica di raccontarsi storie di fantasmi durante le notti del periodo di Natale.

E Jack In The Dark potrebbe proprio ricalcare questa tradizione. Spin-off della serie horror di Infogrames Alone In The Dark, racconta la storia di Grace Saunders, ragazzina di 8 anni che dopo essersi smarrita finisce all’interno di un misterioso negozio di giocattoli durante la notte di Halloween. Cosa c’entra la festa della natività? Beh, Babbo Natale è stato catturato è rinchiuso in una cella all’interno dell’esercizio commerciale, e salvandolo salveremo quindi il Natale. Questo è il genere di mash-up che mi fanno capire quanto ci siamo evoluti come specie umana.

La brevissima esperienza ludica – parliamo di qualche minuto di gioco – non è mai realmente inquietante, e in quanto ad atmosfera s’inserisce molto più nel contesto natalizio che in quello del 31 ottobre: Santa Claus, un negozio di giocattoli, balocchi che prendono vita. È quel tipo di sovrannaturale misterioso che contraddistingue anche la notte del 24 dicembre, quindi Jack In The Dark si gioca benissimo durante le ferie invernali.

Sic semper Santa Claus

E se a Natale fossero tutti più buoni tranne il portatore di doni trainato da renne?

Santa’s Shakedown/Santa’s Sweatshop, aggiornamento gratuito di The Escapists 2, ci mette prevedibilmente alle prese con un’evasione, ma questa volta non da una tipica prigione. In un retroscena crudelmente neoliberista del business model di Babbo Natale, il carcere è rappresentato dal suo laboratorio di giocattoli, dentro al quale i doni vengono fabbricati sulle spalle degli operai, oppressi da un ventennio (coff coff) di sfruttamento in fabbrica. Violenze, stress, bassa retribuzione, giunge così inevitabilmente il momento di ribellarsi, boicottando il mercato tossico dei regali di Natale con un genuino atto di luddismo, la privazione dell’essenza, la fuga. Elfi di tutti il mondo, unitevi!

Ci vediamo all’inferno, Babbo Natale

Concludiamo questa carrellata fatta di buoni propositi e generosità con un classico omicidio di Natale.

Pack gratuito ambientato durante le notti della mangiatoia, Hitman – Holiday Hoarders mette in scena una classica missione da Agente 47, ma tutta abbellita con vischi e luci, nella violenza di un Mamma ho perso l’aereo diretto da Martin Scorsese. Completare l’add-on consente di sbloccare la Santa 47 suit, così saprete come colpire – in diverse accezioni – i vostri cari durante le feste.