Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2 | Recensione (PS5)

I pilastri di Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2 riuniti insieme
Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2

Il mondo dei manga e degli anime ha sempre avuto i propri capisaldi, delle opere tanto celebri e amate da risultare quasi inarrivabili. Saghe come quelle di Dragon Ball o dei cosiddetti big three, ossia Bleach, One Piece e Naruto, sono infatti delle sorta di mostri sacri, al punto tale che solo pensare che una nuova serie possa essere paragonata ad esse è equiparabile al peccare di hybris.

Tanti sono i franchise che nel corso del tempo hanno provato ad avvicinarsi al loro successo, ma se ce n’è uno che ci è andato veramente vicino, questo è sicuramente Demon Slayer- Kimetsu no yaiba. L’opera di Koyoharu Gotōge ha infatti fatto segnare numeri incredibili, raccogliendo intorno a sé milioni di fan adoranti. Il primo film della trilogia finale sulla saga del Castello dell’infinito, appena sbarcato nei cinema giapponesi e previsto in Italia per settembre, sta ad esempio infrangendo ogni record nel paese del Sol Levante.

Quello di Demon Slayer è però un franchise transmediale e non possono ovviamente mancare, oltre a manga, anime e gadget vari, pure dei videogiochi dedicati al lavoro di Koyoharu Gotōge. Ed è proprio di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles 2, secondo capitolo della serie che ripropone sulle nostre console le vicende del manga, che vogliamo oggi parlarvi.

Kyojuro Rengoku si appresta a sferrare un attacco
Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2

Nuovi pericoli e vecchi amici

Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2 riprende in mano la storia da dove si era conclusa nel primo capitolo, ossia dopo le vicende del treno Mugen. Questo secondo videogioco va in particolare a toccare tre differenti saghe, ossia il Quartiere dei Piaceri, il Villaggio dei Forgiatori e l’Addestramento dei Pilastri. Un titolo che, proprio come l’anime, va quindi a seguire tutto il materiale mancante prima della saga finale, ossia quella dedicata al famigerato Castello dell’Infinito.

Per raccontare questa storia CyberConnect2 riprende in mano il modus operandi già visto nel primo capitolo e che ricorda da molto vicino quello proposto sempre dalla stessa software house oramai diversi anni fa per Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm. La nostra avventura all’interno del titolo, almeno per quanto riguarda la sua modalità principe, si suddivide quindi tra fasi esplorative e combattimenti, con tale intervallarsi di sezioni di gioco che ci accompagnerà fino ai titoli di coda.

Il punto di forza dell’intera esperienza sono sicuramente i combattimenti, che ritornano in questo secondo capitolo ancora più spettacolari che in precedenza. Non aspettatevi certo la profondità di un’opera di Arc System Works, ma il risultato finale è di tutto rispetto e in grado di rendere onore al materiale originale. Rispetto al passato vi è poi molta più varietà, con gli scontri che diventano spesso e volentieri adrenalinici e pirotecnici, restituendo un colpo d’occhio davvero notevole.

Zenitsu suona uno strumento in un minigioco di Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2
Nuovi pericoli e vecchi amici (player.it)

Le sezioni più esplorative rimangono invece ancora il tallone d’Achille dell’esperienza, anche se è indubbio come qualche passo in avanti sia stato fatto. Qualche piccola quest secondaria e dei brevi minigiochi non sono però sufficienti a rendere veramente interessanti queste fasi, che si riducono molto spesso a raggiungere un punto B partendo da un punto A. Se avete giocato al primo The Hinokami Chronicles vi farà in ogni caso piacere come la cura riposta sia maggiore, anche se appunto ancora non totalmente soddisfacente. La speranza è quindi quella di vedere un miglioramento ancora più netto per l’inevitabile terzo e conclusivo episodio di The Hinokami Chronicles.

Tanti contenuti

L’offerta videoludica di Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2 non si conclude però alla mera modalità campagna ed è anzi decisamente più ampia. Non mancano ad esempio gli scontri, sia offline che online, che questa volta, complice anche il maggior materiale a disposizione, propongono un roster di combattenti tra cui scegliere decisamente maggiore. Anche le arene in cui scontrarsi sono un buon numero e sono disponibili sia in modalità diurna che notturna. Molto interessante la scelta di vietare la scelta di demoni durante il giorno; una chicca che richiama le fondamenta del manga di Koyoharu Gotōge.

Ad arricchire il tutto sono poi le modalità Percorsi di addestramento e Cammino di un ammazzademoni. La prima ci permetterà di affrontare una serie di sfide con difficoltà crescente nei panni di uno dei pilastri del gioco, mentre la seconda di rivivere in modalità light quelli che sono i principali avvenimenti raccontati dal primo capitolo della saga, permettendo così a tutti di farsi un’infarinatura su quanto accaduto in precedenza.

Tanjiro Kamado in fase di combattimento
Tanti contenuti (player.it)

A completare il tutto sono infine una grande quantità di collezionabili, che spingono spesso e volentieri sul fanservice, regalandoci art alternative e tanti altri contenuti che faranno impazzire gli amanti dell’opera.

Come l’anime

Sul piano tecnico, CyberConnect2 è riuscita a dar vita a un titolo capace di rendere onore al celebre anime. Scene di intermezzo e combattimenti sono infatti stati realizzati con grande cura, riuscendo a restituire diversi momenti davvero memorabili e che sembrano essere essere stati presi dalla trasposizione animata dell’opera. Gli attacchi speciali sono in particolare una vera e propria goduria e rilasciano una scarica di adrenalina non indifferente. Meno riuscite, così come a livello ludico, le sezioni più esplorative, con gli ambienti che risultano invece spogli e poco interagibili.

Giudizio finale

Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2 non è ancora un titolo perfetto, ma è un grande passo avanti rispetto al primo episodio e, soprattutto, un gioco che riesce a rendere onore alla grande opera nipponica. I combattimenti sono divertenti da affrontare e stupendi da vedere, con l’offerta sul piano contenutistico che è sicuramente convincente. Manca ancora qualcosa sul piano dell’esplorazione, ma per il resto è difficile non ritenersi soddisfatti da quanto imbastito per l’occasione da CyberConnect2. La speranza è quella di vedere con il terzo capitolo ulteriori miglioramenti, che consacrino anche a livello videoludico il lavoro di Koyoharu Gotōge.