Recensione: Trials Rising

Recensione: Trials Rising
Dopo averlo visto sui maxischermi della Milan Games Week finalmente parliamo in modo più approfondito di Trials Rising pubblicato da Ubisoft.

Dopo averlo visto sui maxischermi della Milan Games Week finalmente parliamo in modo più approfondito di Trials Rising, nuovo titolo della serie Trials pubblicato da Ubisoft.

Gli ingredienti di Trials Rising sono pochi ma efficaci: Moto, ostacoli e tanto divertimento. Il gioco si presenta come un racing game in 2.5D che ci permetterà di gareggiare in sella alla nostra moto su tracciati pieni di ostacoli e salti mozzafiato unendo meccaniche platform a quelle dei balance game come Happy Wheels.

Benvenuti nel mondo di Trials

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La mappa iniziale con una grande citazione.

Come è consuetudine in questa tipologia di giochi cominceremo la nostra carriera dal basso correndo su tracciati semplici nelle campagne americane dove potremo familiarizzare con i comandi. Già dopo i primi momenti di gioco sbloccheremo i contratti che ci permetteranno di compiere diverse missioni per il nostro sponsor ed accedere alle diverse leghe in giro per il mondo e ottenere fantastici premi.

Oltre ai contratti si svilupperà in parallelo l’University of Trials, un vero e proprio corso per aspiranti piloti che grazie ad una serie di tutorial ci illustrerà le diverse meccaniche mano mano che progrediremo con la nostra carriera. Durante le nostre gare ci troveremo non solo a battere i tipici “ghost” dei tempi migliori ma anche sfidare alcuni piloti in frenetici testa a testa all’interno di palazzetti dello sport.

Quando sarete stanchi della moto potrete cimentarvi in una serie di minigiochi che prevederanno il lancio del pilota simili a quelli visti su Flatout 2 per PS2. Sfruttando l’effetto ragdoll del modello 3D dovremo pilotare il nostro protagonista per poter fare canestro o arrivare più lontano possibile sfruttando gli esplosivi sparsi lungo la strada.

A bombazza!

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In diretta dal Centro Direzionale di Napoli.

A differenza di molti giochi di questo genere, che si basano principalmente nel mantenere un equilibrio del veicolo spostando il peso avanti e indietro, Trials Rising offre una vera e propria esperienza di simulazione offrendoci già dopo poche ore di gioco una serie di tecnicismi degni di Vittorio Brumotti passando da semplici salti da motocross a saltelli su una sola ruota per passare da un blocco a un altro sospesi su un fiume in piena. Insomma Trials Rising presenta una curva di difficoltà e di apprendimento sempre maggiore imparando piano piano a non sgasare continuamente ma a dover dosare acceleratore, freno e peso per portare a casa il tempo migliore senza rimetterci gli incisivi.

Come detto prima durante la nostra campagna ci troveremo a girare il mondo e ad affrontare tracciati in location sempre più pazze e suggestive: deserti, cantieri, templi, isole e perfino l’interno di un aereo che sorvola la Russia, insomma si tiene fede allo spirito della disciplina che vede un potenziale tracciato ovunque ci sia un ostacolo.

Largo spazio alla community

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Sto volando Jack!

Oltre all’ampia campagna single player, Trials Rising presenta anche un vistoso comparto dedicato al multiplayer sia locale che online e svariati elementi che pongono le basi per la creazione di una vera e propria community di appassionati.

Partendo dalla campagna potremo affrontare la maggior parte delle sfide insieme ad un amico pilotando una moto tandem che metterà alla prova la nostra coordinazione nel multiplayer locale. Sempre parlando di multiplayer locale, questa modalità è segnata ancora con un “coming soon” e al momento non sappiamo ancora come possa differenziarsi dalla già presente modalità party che mette in competizione diversi giocatori in locale in testa a testa nei suddetti palazzetti. Una particolarità della party mode è sicuramente quella di poter scegliere un pegno che il giocatore o i giocatori perdenti dovranno pagare alla fine delle sfide, così giusto per dare un po’ di pepe alla serata.

Il multiplayer online, invece consiste nell’affrontare simultaneamente lo stesso percorso vedendo i nostri avversari come ghost con una classifica aggiornata in tempo reale mentre si decide chi avrà totalizzato il miglior tempo.

A dare varietà al contenuto online sono presenti delle lootbox, ottenibili salendo di livello, all’interno della quale potremo trovare diversi oggetti per personalizzare il nostro pilota e la nostra moto. Aspetto molto interessante è che la maggior parte delle microtransazioni possono essere effettuate con i soldi di gioco ottenuti completando le missioni o vendendo oggetti duplicati. Se i tantissimi tracciati di Trials Rising non dovrebbero soddisfare la vostra fame di sfida l’editor delle mappe vi permetterà di creare il percorso dei vostri sogni e di condividerlo con la community.

In conclusione:

Trials Rising, senza prendersi troppo sul serio, risulta un titolo divertentissimo che mischia perfettamente semplicità e tecnica portando il giocatore per mano nel padroneggiare le diverse skills necessarie al compimento dei circuiti. La modalità in tandem è forse una delle cose più divertenti mai provate su questi giochi ma anche nei testa a testa si potrà ridere degli strafalcioni dei nostri amici. Se da un lato, però, c’è grosso studio ed una grossa attenzione per la fisica di gioco (elemento chiave del titolo) dall’altro la versione PS4 che abbiamo provato presenta alcuni deficit tecnici come freeze di anche un secondo che spezzano il ritmo della partita e caricamenti lenti per alcune texture sullo schermo. Il gioco resta comunque un ottimo acquisto per chi cerca un gioco spassoso senza troppi pensieri.