Resident Evil 7: End of Zoe – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Con l’arrivo della Gold Edition di Resident Evil 7 è arrivato il tempo di riprendere in mano, a circa un anno dalla sua uscita, l’acclamato horror di casa Capcom, capace di ridare nuovo lustro e una nuova rinascita alla serie.
End of Zoe, o la fine di Zoe in italiano se preferite, è il nuovo DLC che proseguirà le avventure della campagna principale, riprendendo proprio dove si erano fermate le vicende. In questa recensione non andremo ad addentrarci nei contenuti, per quanto concerne la trama e la storia, per non fornire alcuno spoiler anche ai giocatori che non hanno ancora preso in mano Resident Evil 7 ( da recuperare al più presto).


L’inizio della fine

I giocatori vestiranno i panni di Joe Baker, fratello di Jack, che cercherà di salvare la nipote, alla disperata ricerca di un antidoto. Il contenuto aggiuntivo presenta una vera e propria novità rispetto a quanto i fan di Resident Evil possono essere abituati. A disposizione degli utenti ci saranno infatti due armi micidiali e infallibili: i pugni del buon e caro Joe. Burbero, forse appartenente a un mondo diverso, periferico e, per certi aspetti, antico.
I micomorfi diventeranno in questo DLC dei punchball contro cui sferrare i possenti attacchi del protagonista. Lasciando da parte la componente pugilistica, dettaglio che comunque non va per niente sottovalutato, non mancano elementi già visti all’interno di Resident Evil 7, come il crafting per armi di fortuna e decisamente temporanee oppure soluzione mediche anche se gran parte del lavoro, in questo senso, sarà svolto dal fisico resistente di Joe. Attenzione però: questo non significa che potrete gettarvi a kamikaze facendovi largo a forza di ganci e montanti senza tenere in considerazione un barlume di strategia, prudenza e tattica.
La componente stealth (stiamo parlando pur sempre di Resident Evil) non può che essere una soluzione favorevole e da prendere in considerazione sempre e comunque, anche per evitare di ritrovarsi sommersi da una folla di micomorfi contro i quali nemmeno Muhammad Ali può fare molto.
Non manca infine la possibilità di esplorazione, che si ricollega alla componente di draft già citata in precedenza, dando una sorta di piccola libertà seppur concentrata in un DLC che non supera le due ore di durata. Questo forse può essere il vero grande difetto di End of Zoe, oltre a discostarsi un po’, come visto in precedenza, da quella che è la natura di Resident Evil (la differenza in questo caso la fanno però i gusti personali): 15 euro per un paio di ore di gioco restano una spesa un tantino eccessivo. Diverso il discorso invece se si acquista la Gold Edition che, in una sola soluzione, vi mette nelle mani tutto quello che vi serve per vivere a fondo Resident Evil 7.
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Commenti finali

End of Zoe è un buon DLC che, nonostante la sua (eccessiva?) breve durata, riesce a dare qualcosa di nuovo, e non solo in termini di trama, ai giocatori di Resident Evil 7. Calandosi nei panni di Joe Baker, il contenuto aggiuntivo riesce a regalare un paio di ore di gradevole divertimento anche se, acquistando il DLC singolarmente, vi potrà restare la sensazione di aver speso un po’ troppo per quanto giocato.