NieR: Automata – Recensione

NieR: Automata

NieR: Automata è un gioco action RPG open world sviluppato da Platinum Games e distribuito da Square Enix, disponibile per console PlayStation 4 e PC. Rilasciato il 17 marzo 2017  il titolo è il seguito di Nier, spin-off della serie Drakengard, e ha destato grande attenzione su di se per la particolarità del gameplay.

In NieR: Automata vestiremo i panni di 2B, androide dall’aspetto femminile impegnato nella battaglia contro le biomacchine. Gli alieni hanno invaso e preso il controllo del pianeta Terra grazie all’utilizzo di queste. Lo scopo di 2B e del suo supporto 9S è di liberare il pianeta da questi invasori e renderla nuovamente sicura per l’umanità, rifugiata sulla Luna. Come costantemente avviene nelle opere scritte da Yoko Taro, la stravagante storia è accompagnata da profonde riflessioni su temi già familiari all’autore come la discriminazione e l’impulso alla violenza. La frammentazione che caratterizza le opere di questo stravagante autore metterà però a dura prova chi vuole dare una risposta ad alcuni interrogativi.

Il gameplay è notevolmente migliorato in confronto a quello a malapena accettabile del prequel, (complice l’esperienza di Platinum Games, casa che ha sviluppato tra i tanti titoli Bayonetta) e si rivela molto responsivo e divertente. La varietà di moveset e combo permette di creare un’esperienza di gioco che fatica a stancare nonostante la difficoltà, a livello normale, non ponga alcuna sfida ad un giocatore esperto.

Oltre alla presenza del classico sistema di esperienza e livelli, esiste un sistema per personalizzare 2B. Grazie all’utilizzo di Chip è possibile variare le statistiche o le abilità dell’androide. Lo spazio per i Chip è limitato ed incrementabile tramite specifici NPC.
Alla morte però si perderanno i chip installati, che potranno essere recuperati tornando nel punto in cui si è caduti (meccanica simile a quella presente in Dark Souls).

Nota negativa per molte delle sidequest, in stile old school rpg, che costringono il giocatore a passeggiate (le quali si trasformano attese di caricamenti appena viene sbloccata la funzione di viaggio rapido) da un punto A ad un punto B. Queste forniscono comunque gradevoli approfondimenti sulla psicologia di alcuni personaggi e sul mondo di gioco.

La colonna sonora del titolo si rivela all’altezza di quella del predecedente titolo, acclamata dalla critica: sono state infatti vendute ben 28.000 copie della Original Soundtrack nella sola prima settimana dal rilascio!

Il punto debole di NieR: Automata è da ricercare nel comparto grafico, che non raggiunge la sufficienza per un gioco del 2017. L’open world risulta molto spoglio, alcune texture sono di qualità scadente ed è facile incappare in muri invisibili. Problemi di risoluzione sono inoltre frequentemente riportati dagli utenti del porting PC in modalità schermo intero. Sebbene il titolo si prefigga l’obbiettivo di mantenere 60 fps, sono presenti cali evidenti in alcune transizioni tra un’area e l’altra, anche giocando il titolo su un personal computer di fascia alta.

Nonostante i limiti grafici e le sidequest compromettano parzialmente l’immersività, è facile lasciarsi coinvolgere negli eventi che si susseguono in una escalation dal ritmo frenetico.
Altro punto a favore del titolo per la possibilità di intrattenersi anche non avendo giocato nessun altro titolo della saga. Si perdono solo alcune “chicche” e collegamenti ai vecchi titoli che comunque non danneggiano l’esperienza.

Consiglio caldamente l’acquisto a tutti gli appassionati delle opere di Taro, il titolo si qualifica tra l’altro come migliore “stepping stone” per chi si vuole avvicinare con curiosità alla saga per la prima volta ed è amante del genere.

Nier: Automata è disponibile su console Playstation 4 e su PC tramite Steam.