Mario Sports Superstars – Recensione

In un periodo dove l’attenzione mediatica è tutta rivolta verso Nintendo Switch in molti credevano che Mario Sports Superstars fosse un semplice riempitivo per 3DS. Spesso le società rilasciano giochi che servono per coprire momenti un po’ vuoti e per la portatile a doppio schermo non è certo un gran periodo, la malizia nel pensare che la grande N abbia fatto un po’ di collage con classici titolo sportivi con Mario e i suoi amici era lecita. Gioco alla mano abbiamo invece potuto constatare come in molti si sbagliavano, sebbene non si tratti di uno di quei prodotti indimenticabili l’idea di base e la struttura dei giochi inseriti in questa raccolta funziona molto bene, con le carte amiibo che potrebbero rivelarsi un’aggiunta interessante non solo per i collezionisti.

Cinque è davvero il numero perfetto?

Le cinque discipline selezionate dai programmatori di Nintendo sono tutte varie e vanno ad abbracciare una larga fetta di pubblico, visto che bene o male un paio saranno graditi a tutti mentre quelli che non piacciono possono essere evitati. Una delle caratteristiche che colpisce maggiormente di Mario Sports Superstars è infatti la profondità che ha nel single player ogni competizione, che se nella struttura si mostrano bene uguali simili riescono nella loro unicità a dare il meglio per proporre un titolo arcade divertente e accattivante. Qualunque scelta effettueremo inizialmente un tutorial ben strutturato e preciso ci darà le informazioni di base su come giocare, ed essendo impossibile evitarlo si noterà da subito come il solito stile della casa di Kyoto con un approccio user friendly la faccia da padrone ovunque. Giocando da soli potremo optare per il campionato, con ben tre di diverso livello di difficoltà oppure per competizioni libere nelle quali impostare le opzioni di ogni partita e le regole base. A seconda dello sport invece avremo una terza modalità, che quasi sempre è rivolta a migliorare le tecniche di base del giocatore che potrà cosi scavare maggiormente nel sistema di controllo. Se da un lato ritroviamo titolo come il golf e il baseball molto simili agli originali da cui prendono spunto, le cose cambiano per gli atri giochi scelti, mostrandosi come delle vere evoluzioni di quei prodotti con l’aggiunta dell’equitazione che, a discapito di qualche perplessità iniziale, mostra di essere un prodotto di tutto rispetto. A differenza di Mario Strikers per Gamecube la versione calcistica presente in questa raccolta ci porterà a un titolo più tecnico e dinamico, che ci permetterà di selezionare due personaggi principali, un portiere e il resto del team per formare una squadra competitiva. Avremo anche la possibilità di cambiare schema di gioco, formazione e persino la posizione dei giocatori per sfruttarne meglio le abilità di base. Il divertimento è assicurato, con i colpi speciali che non fanno altro che aumentare la frenesia dei vari match e dare quel tocco di effetti speciali che non guastano. Le vere pecche sono da attribuirsi alla mancanza di cartellini, che farà in modo che le scivolate siano all’ordine del giorno, e l’attivazione dei super tiri un po’ casuale e che non riesce a dare una grande strategia alle partite. Nella modalità allenamento potremo invece fare pratica con i calci da fermo e rendere più pericolosi i nostri interventi da fuori area, riuscendo a capire meglio le tecniche di tiro evitando i portieri saracinesca che a livello di difficoltà più elevato sembrano imbattibili. Il golf è identico a quello che abbiamo visto come titolo unico, tralasciando la mancanza di alcune opzioni di gioco ci troviamo di fronte al medesimo titolo con l’aggiunta di nuovi personaggi e modalità di allenamento dove impratichirsi con i tiri manuali. Bisogna sottolineare come ci troviamo davvero di fronte ad una versione completa di quel titolo e non una sorta di demo o ridimensionamento, proprio perché tra le oltre nove buche a disposizione e tutti i tipi di colpi e mazze disponibili le partite non saranno mai di una durata molto breve. Purtroppo tra tutte le note positive qualche perplessità ce l’ha data il baseball, un titolo che a prima vista sembra molto tecnico vista la possibilità di selezionare una squadra con diverse abilità, con una rosa ti tipologie di tiro con vari effetti oltre le classiche palle lente o veloci ma che nella battuta non ci ha convinto. Intanto non possiamo muovere il giocatore di battuta ma solo la zona dove prevediamo arriverà la palla, dopo aver indovinato la traiettoria poi potremo colpire o con forza, o con precisione o semplicemente smorzare la pallina. Ecco, nell’ultimo caso anche a livello facile il battitore sarà quasi al 99% out, mentre troppo spesso la CPU riuscirà a prendere al volo le nostre ribattute. Il problema principale è senza dubbio nell’utilizzo dei comandi manuali per la difesa, che renderanno le giocate molto più lente e meno scorrevoli dandoci più handicap di quanto non succeda automatizzando il tutto, il che dovrebbe essere l’opposto per ovvie ragioni.

mario sports superstars recensione

Il top del divertimento è qui

Non potevamo che menzionare a parte i due sport che più ci hanno divertito e sui quali abbiamo passato molte ore, il tennis e l’equitazione. La classica disciplina dove il vecchio Sampras ci faceva sognare, siamo troppo vecchi per tifare Federer, si pone come la più riuscita secondo noi per immediatezza e divertimento, Se il golf è sicuramente curatissimo e molto complesso con la racchetta tra le mani ci ritroveremo subito a giocare un arcade di prima categoria, che ci permetterà di scegliere sia se giocare con il classico stile semi realistico oppure con quello di Nintendo con la presenza di colpi speciali e con effetti molto particolari. In questo titolo abbiamo gradito anche la presenza della possibilità di usare il touch screen inferiore per effettuare qualche scorciatoia per le ribattute più spettacolari. Ottima anche la modalità attraverso la quale cercare di effettuare un hiscore facendo attraversare la pallina in anelli d’oro, in questo modo si riesce a migliorare la precisione e capire come colpire per mandare dove vogliamo la piccola sfera gialla. Passando all’equitazione non possiamo dire che qualche dubbio ce lo lasciava inizialmente, alla fine invece si tratta proprio di un ibrido ben riuscito e da approfondire secondo noi, visto che mixa sapientemente elementi da Tamagochi a corse con i cavalli. Potremo partire direttamente con vari tornei, scegliendo sia il cavaliere che il cavallo da utilizzare, divisi per categoria e sesso. Bisognerà però tenere in considerazione due aspetti non indifferenti nella nostra scelta, ovvero l’umore dell’animale e la sintonia che esso ha con noi, due caratteristiche che incideranno sulle sue abilità standard andando a migliorarle o peggiorarle. Sarà quasi fondamentale, per avere qualche possibilità di vittoria a livello di difficoltà maggiore, passare molte ore nella sezione stalla del titolo. In questa modalità di gioco dovremo prenderci cura del nostro amico, facendogli le coccole, pulendolo a dovere e anche facendo alcune passeggiate nel recinto per aumentare la confidenza e la sintonia tra noi. In tutti i titoli è possibile anche giocare in multiplayer, sia in locale se tutti hanno una propria cartuccia, sia online in competizioni che possono andare da due giocatori per il baseball a un massimo di sei per l’equitazione, aumentando il divertimento in ogni caso e potendo sempre scegliere varie opzioni per le partite. L’unico problema che abbiamo notato nella modalità in locale è che se l’host non ci “sgancia” dalla sua partita noi non potremo scegliere di uscire se non chiudendo la console, mentre una semplice opzione nel menù sarebbe stata più comoda.

Le carte del pay to win

Una delle introduzioni che sembrava più interessante in Mario Sports Superstars sono le carte amiibo e le carte collezionabili del gioco, che servono a sbloccare vari bonus per ogni tipo di mini gioco presente. Giocando in ogni disciplina accumuleremo monete di gioco, queste saranno utilizzabili sia per personalizzare i personaggi o il nostro puledro, sia per comprare figurine da collezionare che sbloccheranno nuove abilità per ogni personaggio, colori o racchette che siano. Indubbiamente una caratteristica che consente di avere certi bonus in più rispetto al normale e che aumentano le probabilità di vittoria, cosa molto gradita contro la CPU ma che forse i nostri amici gradiranno molto meno negli scontri con essi. Se grazie a queste carte è possibile comunque potenziare ogni personaggio, sono le carte amiibo che vengono vendute separatamente dal gioco che ci daranno la perfezione assoluta in ogni sport. In altre parole solo la carta amiibo di Mario calciatore, per fare un esempio, ci permetterà di usare il baffuto idraulico nella sua miglior veste di futuro Maradona, ponendo da un lato l’attenzione sulla collezione e unicità di queste carte un po’ come accadeva in Animal Crossing, ma dall’altra un enorme vantaggio per chi le possiede rispetto a chi invece deve usare i personaggi standard che ci darà il gioco, o anche quelli potenziati. Questa scelta di Nintendo di dare un grande vantaggio agli acquirenti delle carte amiibo non è proprio il massimo secondo noi, perché si tratta in tutto e per tutto di un modo di avere dei vantaggi nel gioco notevoli, che senza non si avrebbero. Concludiamo con accennare a una realizzazione tecnica più che buona, con il solito livello di stile molto alto delle produzioni first party accompagnate da un audio e musiche perfette per il tipo di gioco, con il parlato in italiano che nonostante tutto è sempre molto gradito.

Una sorpresa inattesa questa cinquina

Non è sicuramente il miglior periodo per uscire con un titolo per 3DS e neppure con una raccolta inedita, ma Nintendo a dispetto delle aspettative ci ha messo molta qualità in questo Mario Sports Superstars. Un titolo che ci pone di fronte a cinque discipline complete, ben studiate e che garantiscono ore di divertimento sia da soli che online, con una grande attenzione alla qualità generale e un gameplay cosi profondo da poter scindere i cinque giochi in singole esperienze. Resta qualche dubbio sull’utilizzo delle carte amiibo che in alcuni casi vanno a rendere meno equilibrata la competizione tra giocatori, ma per il resto sono una gradita aggiunta che a livelli di difficoltà maggiori riusciranno a dare molte soddisfazioni. Un titolo che riesce a fare il suo dovere e che non dovrebbe mancare nella collezione di ogni amante dei giochi sportivi arcade, che con il tocco di Nintendo hanno sempre una magia in più.