Assassin’s Creed: The Ezio Collection – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

«E che nome gli daremo amore mio?» – «Ezio, Ezio Auditore da Firenze

Qui inizia la storia di uno dei personaggi più amati dei videogiochi, un personaggio che con il tempo è diventato l’emblema stesso della serie di cui è protagonista. Stiamo parlando di Ezio Auditore, volto principale di Assassin’s Creed II, forse il capitolo più amato di sempre dai fan della serie targata Ubisoft.
Sono passati ormai 7 anni dal debutto di questo titolo, all’epoca su PlayStation 3 e Xbox 360, e Ubisoft ha deciso di riportarvi nell’Italia rinascimentale per rivivere la vita e le avventure del più grande Assassino di sempre: Ezio Auditore.


Un nome, una garanzia

Assassin’s Creed è una serie che ha segnato, nel bene e nel male, volente o nolente, l’industria videoludica. Se con i primi capitoli Ubisoft è stata in grado di attrarre un numero sterminato di fan con una serie di elogi positivi, con gli ultimi titoli la verve della saga è calata, incontrando più critiche che elogi, soprattutto da quegli utenti nostalgici dei primi AC: i motivi che hanno portato a questo momento di flessione sono molteplici, dalla mancanza di una valida trama per la componente “contemporanea” all’essenza di innovazioni per quanto riguarda il gameplay. Proprio per questo motivo, e per cercare di ridare nuova linfa alla serie, la software house ha deciso di interrompere la storica saga per il 2016, con un anno sabbatico, dando così l’opportunità agli sviluppatori di realizzare un titolo di primo livello.
In attesa quindi del nuovo capitolo, Ubisoft ha rispolverato quelli che sono probabilmente i migliori giochi della serie, quelli con protagonista il già citato Ezio Auditore. Dal 17 novembre, Assassin’s Creed: The Ezio Collection approda infatti su PlayStation 4 e Xbox One (niente PC dunque, ndr) con una collection che vi permetterà di accedere, in un’unica soluzione, ad Assassin’s Creed II, Brotherhood e Revelations. In aggiunta a questo sono disponibili tutti i contenuti aggiuntivi pubblicati per i titoli e i filmati completi di Assassin’s Creed Lineage e Assassin’s Creed Embers, per avere un’immersione totale nel mondo di AC. Firenze, Roma e Costantinopoli tornano a splendere sulle vostre console di ultima generazione.

Antichi splendori

Come spesso accade in questi casi, con l’arrivo di edizioni rimasterizzata in alta definizione, è per certi tratti superfluo ricordare e ripassare per intero l’intera trama della storia di Ezio e della confraternita degli Assassini, che con ogni probabilità sarà nota alla maggior parte di voi. Giusto per offrire un brevissimo ripasso, il vero protagonista delle vicende, è Desmond Miles, uomo dei giorni nostri che potrà rivivere i ricordi di un proprio antenato grazie a uno strumento chiamato Animus e che quindi si ritroverà coinvolto e catapultato nella secolare lotta tra Templari e Assassini. La storia, come già citato in precedenza, vi porterà a Firenze, nella Toscana rinascimentale, a Roma e in quel di Costantinopoli, per ripercorrere, passo passo, la vita di Ezio Auditore e non solo.

L’impatto con questa collection, a onor del vero, è stato difficile e per certi versi traumatico. Abituati alla grafica dei più recenti giochi, Assassin’s Creed II (il primo in ordine cronologico), in questa sua edizione, alla prima impressione, nonostante una risoluzione in 1080p e i 30 frame al secondo, sembra mostrare tutti i suoi anni, in un batter d’occhio, ed evidenziare il peso del tempo trascorso mentre la tecnologia delle console migliorava con una discreta velocità. L’avviare Assassin’s Creed: The Ezio Collection è l’equivalente di infrangere un muro, composto da ricordi che forse proiettavano nella mente immagini più belle della realtà. I modelli poligonali dei personaggi e il doppiaggio non sempre sincronizzato sono gli esempi più evidenti in questo senso ma il rivedere svettare il campanile di Giotto in una Firenze illuminata solo dalla luna e dalle stelle, con una nuova lucentezza, farà passare tutto il resto in secondo piano.
Il tempo e le ore di gioco, sconfinate considerando la presenza dei tre giochi con i relativi contenuti aggiuntivi, sapranno però riconquistarvi come già hanno fatto anni e anni addietro: i tre titoli voleranno via, come un sorso di acqua fresca durante l’estate. Il risultato, nel complesso, è piacevole e il gameplay è decisamente fluido, soprattuto quando si affrontano le celebri scalate lungo i tetti e le cupole dell’Italia rinascimentale. I difetti invece, come per esempio il sistema di combattimento, già evidenziati anni addietro quando debuttarono le avventure di Ezio, naturalmente permangono ma il risultato finale è di primo livello, grazie anche al fatto che siamo di fronte a quelli che possiamo definire come i migliori Assassin’s Creed di sempre.

 

Commenti finali

Che ci abbiate già giocato o che sia la vostra prima volta con Ezio Auditore non fa alcuna differenza. Assassin’s Creed: The Ezio Collection è un titolo, una collection, che ci sentiamo di consigliarvi grazie anche a un prezzo inferiore rispetto al costo pieno dei nuovi giochi. La grafica, ora in 1080p e 30fps, dà nuovo lustro alle avventure di Ezio che, come già fatto molti anni fa, sapranno tenervi incollati allo schermo per ore e ore.