Disney Infinity 3.0 – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Sin dall’annuncio dell’acquisizione di LucasFilm (con i relativi diritti di Star Wars) da parte di Disney, avvenuta all’incirca tre anni fa, i fan di Disney Infinity hanno atteso questo momento: l’approdo dei personaggi di Guerre Stellari nella famosa serie videoludica della casa di Topolino. Il genere dei videogiochi toys-to-life, se di genere si può parlare, ha conquistato sempre più successo sin dalla comparsa sul mercato delle statuette Skylanders con altre società che hanno seguito questa scia come Nintendo e LEGO e naturalmente Disney.

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Evoluzione di terzo livello

L’arrivo di Disney Infinity 3.0 è stato circondato da un alone di estrema curiosità, per capire se la serie sarebbe riuscita finalmente a effettuare quello step decisivo verso la maturità, allontanandosi da quell’alone e dalla nomea (forse ingiustificati) di essere un videogioco creato solo per bambini o per un pubblico di più giovani. Il gioco, ripartendo da quanto già mostrato in passato, è in grado di offrire una mole di contenuti spropositata, impossibili da gestire da un unico studio sviluppatore ed è per questo motivo che Disney si è affidata a ben 8 team di collaboratori tra i quali figurano Ninja Theory (per il sistema di combattimento) e Sumo Digital (per le sessioni di guida).

Come già noto e già accennato in sede di presentazione, dopo gli eroi Avengers e Marvel, i classici Disney e alcuni dei personaggi tratti dai Pixar (tra cui le stupende statuette dedicate al nuovo film Inside Out), con Disney Infinity 3.0 è giunto finalmente il momenti di Star Wars e dei suoi beniamini mentre non manca la caratteristica modalità Scatola dei Giochi e i nuovi starter pack, con quello disponibile al lancio intitolato “Crepuscolo della Repubblica” con le statuette di Anakin Skywalker e di Ashoka Tano, ma procediamo con ordine.

Spazio alla creatività

La Scatola dei Giochi di Disney Infinity 3.0 offre diverse novità rispetto a quanto visto con il titolo precedessore, permettendo ai giocatori di dare ampio spazio alla propria creatività e alla propria fantasia. Il numero di aiutanti è aumentato e come sempre sarà possibile costruire strade, edifici, roccaforti o, perché no, anche dei livelli nascosti all’interno di queste creazioni, il tutto prendendo ispirazione dai vastissimi mondi Disney. Nonostante un’interfaccia rimasta fin troppo ancora al passato, con poche innovazioni che non ne hanno semplificato l’utilizzo, la mole di contenuti offerti dalla Scatola dei Giochi è decisamente immensa, a tal punto che i più inesperti con il mondo degli editor o il pubblico di età più giovane faranno fatica a sfruttare tutti i mezzi messi a loro disposizione. Allo stesso tempo però, per chi non abbia il desiderio di tuffarsi a capofitto nell’editor della Scatola dei Giochi, c’è sempre la possibilità di accedere ai molteplici contenuti online creati dagli altri giocatoli con risultati a tratti realmente sorprendenti, capaci di raggiungere livelli sbalorditivi e di primissima qualità. Ancora una volta però ci ritroviamo di fronte all’impossibilità di cross-over tra i diversi mondi Disney: questa componente limita in modo considerevole la libertà a disposizione degli utenti anche se, come già ampiamente sottolineato, questa resta decisamente ai massimi livelli per la serie.

Nel mondo di Star Wars

Lo starter pack di Disney Infinity 3.0 consente di catapultarsi a piè pari nel mondo di Star Wars (scelta non casuale da parte di Disney considerato il prossimo arrivo del settimo capitolo della saga cinematografica) con lo scenario Crepuscolo della Repubblica. In questa occasione è possibile incontrare il combat system pensato per il gioco e realizzato da Ninja Theory. Accanto a un livello adatto ai giocatori più piccoli, gli sviluppatori hanno migliorato il sistema di combattimento stratificandolo maggiormente rispetto al passato accomunando una buona varietà di mosse a combo di diverso genere, il tutto contornato da un albero delle abilità discretamente profondo.

Una delle maggiori novità offerte da Disney Infinity 3.0 riguarda inolte la vastità e la realizzazione degli ambienti di gioco: grazie a questo staret pack sarà possibile infati avere accesso a ben quattro pianeti completamente esplorabili (Coruscant, Geonosis, Naboo e Tatooine), tutti raggiungibili attraverso viaggi spaziali. La longevità del Crepuscolo della Repubblica si attesa sulle 5 ore, il tutto condito anche da missioni secondarie presenti, tra l’altro, proprio durante lo spostamento da un pianeta all’altro.

La perfezione è ancora lontana

I passi in avanti realizzati da Disney Infinity 3.0 sono considerevoli e notabili a vista d’occhio anche se la perfezione resta ancora lontana per il terzo capitolo della serie realizzata da Avalanche Software. Dover sviluppare il gioco anche per le console di passata generazione ha inevitabile posto un freno al livello grafico e generale del software che così non può sfruttare a pieno la potenza messa a disposizione da PlayStation 4 e Xbox One. Oltre a questo non mancano alcune fastidiose imperfezioni tecniche anche se si è ben lontani dalle lacune affrontate con il primo Disney Infinity.

Il dover gestire una mole di contenuti così vasta e in costante aumento con l’arrivo di nuovi Play Set non deve aver facilitato il lavoro in alcun modo e, tenendo in considerazione questo motivo, non vi è dubbio che Disney Infinity 3.0 sia il miglior capitolo della serie, fin ora.

Commenti finali

Disney Infinity 3.0 è il giusto passo in avanti di cui questa serie aveva bisogno. Ancora lontano dalla perfezione, il titolo riesce a offrire una mole considerevole di contenuti riuscendo ad abbracciare tutte le fasce di pubblico, dai giocatori di età più piccola fino agli utenti più navigati ma ancora legati al mondo Disney e alle sue infinite possibilità. L’arrivo tanto atteso dei personaggi di Star Wars è da considerarsi come la ciliegina sulla torta, punto di partenza però per il proseguo della serie.