Super Mario Maker – Recensione

Recensione di Gianluca “DottorKillex”Arena

Dall’alto del suo status di icona imperitura, al pari di Madonna per la musica pop e della Coca Cola per quanto concerne le bibite gassate, Mario compie trent’anni e, in concomitanza con la pubblicazione giapponese della sua prima avventura dedicata (avvenuta il 13 settembre del 1985), ecco giungere sul mercato un titolo che è, nel contempo, un omaggio ad un personaggio amatissimo e anche al suo pubblico, cui vengono forniti tutti gli strumenti per creare un’avventura di Mario personalizzata.
Signore e signori, lasciate che vi presenti Super Mario Maker.

Self service

In tre decenni di onoratissima carriera, il baffuto idraulico simbolo della grande N non aveva mai deliziato il suo pubblico con un editor di livelli degno di tale nome, probabilmente perché il vero segreto del suo straripante successo risiede proprio nella puntualità e nella genialità del level design che ne caratterizza i titoli.
Stavolta, invece, Nintendo ha voluto sparigliare le carte, e ha messo in mano al giocatore tutti (o quasi…) gli strumenti necessari per creare lo stage dei propri sogni, dando libero sfogo alla creatività e alla sperimentazione.
Il menu principale si divide in tre tronconi: l’editor, che è poi il piatto forte dell’offerta ludica di Super Mario Maker, offre al giocatore un’interfaccia semplice ed intuitiva per creare i propri livelli personalizzati, appoggiandosi ad una barra di selezione degli oggetti posta nella parte superiore della schermata e allo schermo tattile del GamePad di WiiU, con una selezione pressoché completa di tutto l’armamentario classico della serie, tra funghi, blocchi con il punto interrogativo, tubi e tanto altro ancora.
Rispetto alle prime ore di gioco, quando un tutorial prenderà per mano il neofita, le possibilità si arricchiranno progressivamente, con il graduale rivelarsi di ulteriori elementi per la costruzione dei livelli (dalle piovre ai cannoni, giusto per citarne un paio), così da offrire sempre nuovi strumenti per la fantasia dei più dotati.
E sono proprio questi ultimi quelli che trarranno il meglio dal software, visto che l’offerta di livelli “preconfezionati” è alquanto scarna, seppure a tema con lo spirito generale, decisamente sperimentalista: la sezione “La Sfida dei 10 Mario” propone una selezione di dieci “bocconi” di stage, della durata ridotta rispetto a quelli classici della serie, da completare con una decina di vite a disposizione (che diventano cento in un secondo momento…).
La selezione è randomica, e comprende livelli creati ex novo da Nintendo ma, per la maggior parte, contenuti creati dagli altri utenti: una volta completati, gli stage si aggiungono al Memobot, ovvero l’assistente robotico che tiene traccia delle nostre creazioni e le salva nella memoria interna della console.

Livelli dal mondo

La terza e ultima modalità è chiamata “Livelli dal mondo”, e apre al giocatore un ampio ventaglio di possibilità: una volta creato e provato in prima persona il proprio livello, è possibile dargli un nome e caricarlo in rete, in maniera che sia fruibile da tutti gli altri utenti online, che siano amici o sconosciuti.
Nonostante la copia review fornitaci da Nintendo comprendesse le sole creazioni di colleghi della stampa specializzata, visto che il gioco arriverà nei negozi solamente il prossimo 11 settembre, abbiamo potuto accedere a centinaia di livelli diversi, dalla durata media inferiore a quelli dei capitoli regolari ma non meno ricchi di sorprese e situazioni al limite.
Ogni livello fa parte della selezione di un dato utente, di cui viene riportata anche la nazionalità e il nickname, così da poterlo aggiungere ai propri preferiti in caso si trovino particolarmente gradevoli le sue creazioni; è possibile inoltre votare e commentare ogni stage a cui si è scelto di giocare, con tanto di classifiche di preferenza a stabilire quali livelli sono i più meritevoli della vostra attenzione.
Complice la grande vitalità della community, che, come detto, non rappresenta che uno spicchio di quella che, verosimilmente, si scatenerà al lancio del gioco, l’esperienza è sempre fresca e attraente, nonostante l’assenza di livelli “d’autore”: gli stage quasi impossibili sembrano essere i preferiti dei colleghi della stampa specializzata, visto che la maggioranza delle creazioni con cui ci siamo confrontati proponeva un livello di difficoltà decisamente più sostenuto della media dei titoli dedicati a Super Mario.
La possibilità di scegliere tra quattro diversi set di creazione (il Super Mario originario, Super Mario Bros. 3, Super Mario World e New Super Mario Bros. U) e il gran numero di strumenti a disposizione dell’utenza assicurano situazioni sempre differenti, con livelli focalizzati sul platforming puro, dove calibrare i salti al millimetro è fondamentale, ed altri dove, invece, il numero e il posizionamento dei nemici rappresentano gli ostacoli maggiori.
Lo scambio di commenti, consigli e dritte rappresenta un’altra parte fondamentale del divertimento legato a Super Mario Maker, fattore che lo rende uno dei titoli più social disponibili per WiiU: se la vostra lista amici è particolarmente nutrita, vi divertirete a mettere alla prova con i vostri stage i compagni di gioco, e a testare voi stessi le vostre abilità dinanzi ad un livello creato da un ragazzo francese o americano, che magari vi farà ricredere sulle vostre abilità in termini di giochi a piattaforme…

Trent’anni e non sentirli

Il versante tecnico e quello artistico vanno a braccetto, e trasportano una serie trentennale alle soglie del 2016 senza alcun inciampo, riproponendo con grande fedeltà i diversi temi grafici tra cui è possibile scegliere (il nostro preferito rimane quello di Super Mario World, per la cronaca).
Nemmeno all’interno degli stage più concitati abbiamo riscontrato rallentamenti di sorta o imprecisioni nella risposta ai comandi, e, come da tradizione per la serie, le fasi platform si rivelano un piacere, senza che mai si possa imputare un salto nel vuoto o una morte improvvisa a mancanze del software.
Spiritosa l’implementazione degli amiibo, con una compatibilità del 100% con tutte le statuine finora immesse sul mercato: basterà avvicinare ognuna di queste al lettore NFC del GamePad per sbloccare la skin corrispondente, che consentirà di cimentarsi con i livelli nei panni dell’eroe sbloccato.
Giocare un livello a tema Mario Bros. nei panni di Marth di Fire Emblem o di Ganondorf non ha prezzo, soprattutto se siete appassionati delle saghe di riferimento, e, nonostante i bonus non si riflettano sull’aspetto dei personaggi sbloccati tramite amiibo (i funghi, ad esempio, non ne aumenteranno le dimensioni), la musichetta di fine livello a tema per ognuna delle statuine rappresenta un tocco di classe che disegnerà sorrisi ebeti sui volti dei fan più irriducibili della grande N.

Commento finale

Super Mario Maker rappresenta, nel contempo, una lettera d’amore all’idraulico più famoso del mondo (e ai suoi fan) e uno dei migliori giochi degli ultimi anni basati sui contenuti generati dagli utenti.
Nonostante avremmo gradito qualche livello classico precaricato, davvero non possiamo lamentarci del supporto della community e della peculiarità dei livelli, frutto della fantasia e della creatività dei giocatori.
Ideale per i giocatori di vecchia data tanto quanto per le nuove leve, e particolarmente indicato per quanti vivano la propria esperienza di gioco in maniera molto sociale, l’ultimo prodotto Nintendo, se adeguatamente supportato dalla casa madre, potrà godere di un ciclo vitale estremamente lungo, per la gioia di grandi e piccini.