One Piece: Pirate Warriors 3 – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Il genere musou è da sempre uno dei più discussi in ambito videoludico che difficilmente riesce a far conciliare gli utenti che lo amano e quelli che lo odiano. Lentamente questa categoria di titoli sta aumentando la propria popolarità in occidente e in particolar modo il numero di giochi che giungono anche sulle console di ultima generazione, PlayStation 4 in particolar modo, è in crescita. L’ultimo prodotto in tal senso è One Piece: Pirate Warriors 3, che giunge su tutte le console targate PlayStation, oltre alla versione PC.

Ciurma! All’arrembaggio!

Contrariamente a quanto potrebbe lasciar presumere il titolo, One Piece: Pirate Warriors 3 non è un vero e proprio sequel di una serie, ma un prodotto unico per molti aspetti, al punto tale che anche i neofiti del manga, che non si sono mai approcciati alle creazioni di Eiichiro Oda, potranno senza troppi problemi prendere tra le mani questo gioco, sviluppato e firmato Omega Force. Forse proprio per il suo approdo su PlayStation 4, One Piece: Pirate Warriors 3 può essere considerato un vero punto di partenza, una sorta di nuovo step da cui intraprendere le giuste vie per il futuro della serie: l’inizio dell’avventura porterà infatti i giocatori proprio agli albori della serie, con la consegna del cappello di paglia a Rufy da parte di Shanks il Rosso. Da qui gli utenti inizieranno a ripercorrere, in una campagna principale la cui durata si attesta attorno alle 15 ore di gioco, pressapoco l’intera vicenda del manga, soprassedendo, cause di forza maggiore, ad alcuni eventi di importanza minore. Lungo questo viaggio per mare, sarà possibile sbloccare più di una sessantina di personaggi, di cui oltre una quarantina saranno giocabili e dotati di particolari abilità.

Solo questo dato forse basterebbe a mostrare la vastità di One Piece: Pirate Warriors 3 e la miriade di contenuti a disposizione degli utenti ma il lavoro di Omega Force si è spinto ancora in là. Grazie alle prestazioni di PlayStation 4 infatti, sullo schermo sarà possibile vedere una quantità sbalorditiva di personaggi senza subire alcun calo di frame evidente, che riesce così a restare costante sui 60fps e con una risoluzione grafica di 1080p.
Dal punto di vista contenutistico, oltre alla campagna principale, denominata Diario della Leggenda, è presente la modalità Diario Libero, che consente di affrontare i capitoli già completati con uno dei personaggi sbloccati in precedenza. Per i grandi fan della serie, a questo si aggiunge anche la modalità Diario dei Sogni che, distaccata dall’avventura principale, offrirà molte ore di gioco aggiuntive: in questo caso infatti i giocatori potranno scegliere liberamente un personaggio e affrontare una serie di sfide progressive dove man mano si dovrà sconfiggere avversari sempre più forti. Grazie anche al Diario dei Sogni, si potranno sbloccare ulteriori personaggi o ottenere kit, costumi e skill da utilizzare con i protagonisti già inseriti nel roster.

Botte da orbi a destra e a manca

Dal punto di vista del gameplay One Piece: Pirate Warriors 3 non di discosta molto da quanto visto con i precedenti capitoli della serie. Una novità preponderante si ritrova però nel tasto R2 che permette di attivare l’abilità denominata Kizuna Rush. Questa consentirà di attivare una sorta di super mossa nella quale parteciperanno anche gli alleati selezionati dai giocatori. Grazie a questo espediente sarà possibile sterminare centinaia di avversari con un semplice colpo dando un certo senso di epicità all’utente.
Per quanto riguarda il doppiaggio, gli amanti dell’anime apprezzeranno senza ombra dubbio il doppiaggio originale in giapponese con i sottotitoli in italiano mentre il sono si caratterizza dalle musiche che fanno da sfondo anche alla serie TV.
Se da un lato la potenza di PlayStation 4 riesce a supportare un altro livello di frame rate e un gran numero di personaggi sullo schermo, dall’altro il livello qualitativo di One Piace: Pirate Warriors 3 lascia un po’ a desiderare, dando l’impressione di essere rimasti ancorati a qualche generazione di console addietro negli anni. La presenza di una modalità multiplayer riesce ad arricchire, almeno parzialmente, il gameplay e varietà del gioco firmato Omega Force, che altrimenti resta troppo ancorato alle caratteristiche, per certi aspetti troppo monotone, del genere Musou.

Commenti finali

Gli amanti dell’universo One Piece sapranno senza dubbio apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori di One Piece Pirate Warriors 3 mentre i neofiti potranno comunque approcciarsi al titolo nonostante non abbiano mai giocato i precedenti capitoli. One Piece: Pirate Warriors 3 non offre molte novità dal punto di vista del gameplay mentre i contenuti saranno in grado di offrire decine di ore di gioco senza sosta.