Saints Row 4: Gat Out of Hell – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Volition ha abituato per bene i palati dei giocatori di Saints Row con personaggi folli, armi fuori dal comune e con trame spesso prive di ogni logico. Il team ha pensato di prendere tutti questi ingredienti e di gettarli in un calderone dove la pazzia regna da padrona, l’inferno. È la festa di compleanno di Kinzie e quale modo migliore per festeggiare se non prendere tra le mani Oujia, una tavola magica apparentemente innocua? Questa si rivelerà tutt’altro che “innocente” e aprirà un portale che porta dritti dritti a Satana, bramoso di trovare uno sposo per la propria figlia.

Fuoco, fiamme e delirio

John e Kinzie saranno i protagonisti di Saints Row: Gat Out of Hell, espansione standalone di Saints Row IV, gioco sbarcato anche sulle console di nuova generazione. I due personaggi, gli utenti saranno liberi di scegliere quale impersonare (sarà possibile controllare entrambi in una partita in co-op), si getteranno negli inferi per cercare di salvare il presidente dei Saints. Il mondo che li aspetta è letteralmente un inferno, abitato da creature demoniache e da anime dannate, tra cui non mancano personaggi di assoluto rilievo, già noti alla serie oppure estrapolati da ogni sorta di contesto (Shakespeare su tutti).

Come i capitoli precedenti di Saints Row hanno già mostrato, anche in questo caso non mancheranno armi del tutto particolari, prime fra tutte le ali di Lucifero che permetteranno di muoversi in libertà e in verticale presso tutta l’ambientazione di gioco. Girovagare a zonzo per gli inferni sarà, di fatto, il compito principale del gioco: attraverso questa operazione infatti sarà possibile una serie di sfere che saranno fondamentali per potenziare le abilità e mettere così a ferro e fuoco il mondo circondato di lava e fiamme.

Una manciata di divertimento

Contenutisticamente parlando, Saints Row: Gat Out of Hell si rivela povero, lasciando una sorta di vuoto e di incompleto. Il titolo non è caratterizzato infatti da una vera e propria trama principale: per poter concludere il titolo bisognerà affrontare niente di meno che Satana in persona e per arrivare a questo fatidico scontro saranno sufficienti poche ore, decisamente troppo poche. In due-tre ore è infatti possibile concludere il gioco e per farlo non sarà indispensabile seguire una vera e propria trama principale. Per attirare Satana in questo fatidico duello si potrà infatti eseguire anche missioni secondarie: completando queste infatti il sovrano degli Inferi si agiterà fino a raggiungere il prodigo protagonista e affrontarlo una volta per tutte. Le missioni secondarie sono comunque varie e spaziano da semplici sessioni di volo fino alla conquista di avamposti; definirle secondarie si rivela però di fondo errato perché, come mostrato in precedenza, sono di fatto fondamentali per poter raggiungere quindi l’obiettivo finale tanto atteso.

Andata e ritorno dall’inferno

I fan accaniti di Saints Row sapranno senza dubbio apprezzare il lavoro svolto da Volition e i neofiti della serie non faranno troppa fatica a calarsi a pieno nel folle mondo infernale. Graficamente parlando, Gat Out of Hell rimane fedele ai canoni già visti in passato con la celebre serie, mostrandosi maggiormente fedele alle console di passata generazione, con importanti innovazioni ad ambiente demoniaco ma con texture e modelli ancorati al passato. Rendere il DLC standalone ha un senso da una parte, data l’ambientazione del tutto originale e una “storia” nuova di zecca, mentre dall’altra il prezzo appare eccessivo per quanto offerto dal punto di vista dei contenuti.

Commenti Finali

Saints Row: Gat Out of Hell è un DLC che farà piacere ai fan della serie, soprattutto se acquistato insieme all’edizione di Saints Row IV per PlayStation 4 e Xbox One. In versione standalone, il gioco offre troppo poco a livello di contenuti per il prezzo, con una trama decisamente breve e terminabile in una manciate di ore, con missioni secondarie che diventano “primarie” contro quanto ci si potrebbe aspettare inizialmente.