Teslagrad – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Il genere platform è sicuramente uno dei più diffusi e in grado di offrire moltissimi titoli con cui potersi cimentare. Tra questi non può mancare Teslagrad, prodotto sviluppato dal team Rain, recentemente approdato anche su PlayStation 4. Il gioco catapulterà gli utenti in una città sovietica immaginaria di fine ottocento, ai primi contatti con l’elettricità, e li farà vestire i panni di un giovane e piccolo eroe.

Quando le parole non servono

Teslagrad è un titolo all’apparenza semplice ma che in questa sua semplicità (puramente di facciata) nasconde la propria vera ricchezza. Il gioco si presenta come un platform vecchio stile dove i comandi di gioco, almeno inizialmente, sono sostanzialmente due: uno per spostarsi lateralmente e uno per saltare. Con il proseguire dell’avventura si potranno conquistare diversi potenziamenti, come stivali, guanti o un cappuccio speciale, che permetteranno al protagonista di imparare nuove capacità, come spostarsi di scatto per brevi distanze o attivare particolari poteri che permetteranno all’eroe di interagire con l’ambiente circostante: questi faranno affidamento sulla carica positiva o negativa, dalla quale sarà possibile essere attratti o respinti per poter supurare ostacoli di ogni tipo.

La struttura di Teslagrad non è complessa e il giocatore si trova impegnato nel superare diverse stanze, poste l’una in successione all’altra. All’intero di queste stanze si trovano diversi enigmi e puzzle che dovranno essere superati per poter accedere a quella successiva; con l’avanzare nel corso della storia gli enigmi si faranno sempre più complessi e richiederanno diversi minuti e soprattutto diversi tentativi per poter essere risolti. Una caratteristica del titolo dei ragazzi di Rain è infatti il numero delle morti (o sconfitte) a cui si andrà incontro: tenere il conteggio di queste sarà praticamente impossibile e alla lunga ci potranno essere molti elementi che potranno far salire lo sconforto nel giocatore, dopo diversi tentativi andati a vuoto, ma senza mai avere la tentazione di abbandonare per sempre il gioco.

Pergamene, pezzi di vita

Nascoste nel mondo di Teslagrad ci saranno delle pergamene che se raccolte nella giusta quantità, poco più della metà, garantiranno accesso alla boss fight finale mentre riuscendo a collezionarle tutte si potrà andare incontro a una conclusione differente. La bravura degli sviluppatori la si può notare sotto diversi aspetti: da un lato il comparto grafico risulta senza dubbio gradevole e ben fatto, con gli sfondi realizzati in stile cartoon, mentre dall’altro Teslagrad risulta, a sorpresa, un titolo con un’alta rigiocabilità, nonostante alcuni enigmi possano portare, come già accennato nelle precedenti righe, allo sfinimento o non siano realizzati e bilanciati alla perfezione, con qualche lacuna fisica che rende ancor più difficile la risoluzione.

I ragazzi di Rain hanno cercato di non trascurare alcun dettaglio, dando risalto e importanza anche alla colonna sonora del gioco, capace di coinvolgere ancor di più gli utenti nell’atmosfera ottocentesca e a tratti cupa e futuristica di Teslagrad.

Conclusioni

Teslagrad è sicuramente un buon platform, con una grafica in stile cartoon e con una serie di enigmi e puzzle capaci di coinvolgere il giocatore. Il titolo sviluppato dallo studio Rain è caratterizzato da una bassa longevità ma al contempo anche di una buona rigiocabilità, grazie ai diversi segreti nascosti e da scovare nel magico e ottocentesco mondo di Teslagrad.