LEGO Batman 3: Gotham e Oltre – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

È passato ormai qualche anno dall’esordio dei mattoncini LEGO nel mondo videoludico e il successo ottenuto dai ragazzi di Travellers Tales è andato forse al di là delle più rosee aspettative. Una delle saghe di maggior fortuna è senza dubbio quella legata agli eroi della DC Comics e a Batman in particolare; questa serie è ormai giunta al terzo capitolo e con LEGO Batman 3: Gotham e Oltre si avrà la possibilità di entrare in contatto con più di cento personaggi tratti dall’universo DC.

Nuovi nemici e un mare di amici

Il cattivo di turno questa volta sarà Brainiac, villain interessato in maniera spasmodica alla miniaturizzazione dei mondi. Per salvare non solo la Terra, ma l’intero universo, da questa incombente minaccia, Batman dovrà valersi dell’aiuto di alcuni colleghi della Justice League: i personaggi giocabili saranno in totale centocinquanta, un numero, che per la sua vastità, può addirittura apparire eccessivo. Il gameplay del gioco non si discosta molto da quello offerto dai capitoli passati della serie: guidando un gruppo di personaggi, il cui numero varierà, almeno inizialmente, dalla tipologia di missione e dallo svolgimento della storia, sarà necessario raggiungere la fine del livello superando gli ostacoli per poi affrontare il boss di turno.

Lungo il percorso saranno presenti insidie, scagnozzi e segreti da sbloccare, alcuni dei quali saranno ottenibili solo dopo aver terminato il gioco. Una grande novità rispetto al passato la si può notare per quanto riguarda i costumi dell’uomo pipistrello: prima infatti era necessario raggiungere una precisa postazione per far indossare a Bruce Wayne il costume adatto per ogni determinata situazione mentre questa volta sarà possibile cambiare il completo di Batman in qualsiasi momento grazie a un’interfaccia creata appositamente. Al di là di questa particolare caratteristica il gioco non riesce a rinnovare una serie e un gameplay che si affida ancora, e forse troppo, a quelle qualità che hanno comunque garantito il successo dei precenti titoli firmati Travellers Tales.

Mattoncino su mattoncino

Come ogni titolo LEGO che si rispetti, anche in LEGO Batman 3: Gotham e Oltre sarà possibile distruggere gran parte dell’ambiente circostante, assemblare mattoncini per realizzare costruzioni di ogni tipo o letteralmente frantumare una quantità immane di nemici. In tutto questo non manca una delle caratteristiche peculiari di tutti i lavori firmati Travellers Tales, cioè quel pizzico di ironia e comicità capaci di strappare più di una volta un sorriso. Come ogni volta, i fan più hardcore del cavaliere oscuro, potranno trovare stridente questa feature ma, se inseriti pienamente nel contesto LEGO, sapranno senza dubbio accettarla e godere così dell’ottima esperienza di gioco offerta. Un’altra importante novità, rispetto ai capitoli passati, è l’intera localizzazione in italiano del gioco, con un doppiaggio che vedi ricoprire in gran parte gli stessi protagonisti che bambini e non hanno potuto apprezzare nella serie animata di Batman.

Happy birthday Bat!

Come forse noto ai più, in questi mesi si è celebrato il 75esimo anniversario di Batman e naturalmente Travellers Tales non poteva mancare l’occasione di celebrare il Cavaliere Oscuro a dovere. Tra l’enorme vastità di personaggi, già citata in precedenza, compare anche una figura che non potrà che rendere felici i fan del tenebroso supereroe e omaggiarlo così per questo speciale compleanno. Sarà possibile incontrare infatti Adam West, l’attore che ha rivestito Batman nella celebre serie tv americana degli anni ’60, e fare così un tuffo a ritroso nel passato tra un pizzico di nostalgia per un prodotto che, nel bene o nel male, ha comunque segnato la storia del Cavaliere Oscuro nel mondo dei media.

Conclusioni

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre è un capitolo che farà sicuramente felici i fan della serie videoludica dei famosi mattoncini. Il titolo riesce a offrire un incredibile roster di personaggi giocabili senza mancare della consueta ironia e comicità, ma allo stesso tempo non introduce significative novità dal punto di vista del gameplay e della struttura generale della serie, lasciando l’intero franchise ancorato a meccaniche che ormai potrebbero stancare i giocatori di vecchia data.