SBK Generations 2012 – Hands On!

Anteprima di Fabiano “Deimos” Zaino

Eccoci di ritorno con una anteprima tutta dedicata al nuovo titolo su due ruote della casa milanese, Milestone. SBK Generations segna un gradito ritorno alle meccaniche corsaiole del già acclamato SBK 2011 ma è con l’arrivo piuttosto imminente di Generations – previsto per l’11 Maggio – che le cose dovrebbero farsi ancora più calde per chi vive di pane e motomondiale. Preso in mano il codice gioco di Generations, ci siamo buttati a capofitto nelle corse sfrenate su due ruote e questo è il nostro resoconto di un gioco che si preannuncia abbastanza grandioso.

EVENTI DISPONIBILI

La preview del gioco in nostro possesso era abbastanza limitata e si risolveva solamente in una sorta di selezione di eventi su scenario che ricalca alla perfezione le meccaniche della carriera già viste nel precedente capitolo. Gli eventi si dividono nel solito record da battere in pista, la sfida del campione di turno oppure la guida di un determinato tracciato senza compiere grandi errori. Fin qui nulla di veramente nuovo sotto il sole benché in ogni gara ci si ritrovi a dover portare a termine una serie di obbiettivi primari o secondari come seguire la traiettoria ideale per tot di tempo oppure dare un certo distacco allo sfidante di turno. Il codice preview era fermo a sole otto prove di difficoltà crescente ma si spera che il gioco completo ne contempli molte di più da sbloccare man mano che si sale nella carriera.

Dal punto di vista del gameplay duro e puro, le novità proposte sono scarse visto che a livello di simulazione non sembra ci siano stati grossi passi avanti dal precedente gioco. Abbiamo poi la solita scelta fra simulazione semplice, media o completa che però non comporta per davvero una svolta nella difficoltà di guida delle moto. Sappiate però che nei menù di gioco, sarà possibile incrementare ulteriormente una serie di opzioni legate alle gare e alla difficoltà in pista con l’aggressività della CPU, l’usura delle gomme, il peso del pilota sulla moto, il consumo della benzina e per finire la salute del pilota stesso che nelle cadute più brusche potrebbe non tornare a correre. La natura di queste opzioni è davvero notevole e migliora non poco tutta l’esperienza del gameplay che se nella fase “facile” risulta assai permissiva, diventa molto ostica per chi vuole mettersi alla prova con una simulazione vera e propria: dove anche una sola mossa azzardata durante la corsa, risulterebbe fatale. Il divertimento di chi vuole il massimo dal SBK di turno, sembra essere enormemente ripagato anche dalla precedente incarnazione con una intelligenza artificiale che fra facile e media difficoltà si lascia moderare più che bene ma è in difficile che i giochi prenderanno un corso totalmente diverso: con una IA che difficilmente permetterà vincite facili. Gli avversari diventano dannatamente prudenti ad ogni curva, evitano gli urti e danno di gas nei rettilinei come dei dannati.


CURIOSITA’

Il nome di questa nuova edizione di SBK non  a caso è “ Generations” . Nel gioco infatti potrete correre selezionando i piloti storici del campionato Superbike, e di correre per 4 anni di fila nella succesione delle stagioni dal 2009 al 2012. Un aggiunta importante alla longevità del titolo, che presenta Roster molto più ampio e un appetibilità maggiore. Inoltre il titolo non uscirà a prezzo pieno ma sarà venduto a 39 euro il che tuttavia aumenta il rischio di ritrovarsi per le mani un gioco che per molti aspetti è solo un aggiornamento della versione precedente.

NULLA DI NUOVO SUL FRONTE ESTETICO

Qui purtroppo, come sempre, si arriva alla ricorrente magagna dei giochi Milestone che seppur molto ben calibrati sul fronte del gameplay, non riescono a dare il massimo su quello tecnico e Generations non si discosta di una virgola da questo fenomeno anzi, quello che si vede in pista è identico a quanto visto nel precedente capitolo. Se i modelli delle moto e dei piloti sono  discreti, peccano un filino troppo le texture e il render delle luci che risultano di bassa qualità. Anche le animazioni generali non sono troppo esaltanti con una fisica di collisione davvero orrenda. Purtroppo, a poco meno di un mese dalla release definitiva, dubitiamo fortemente che ci saranno delle modifiche sostanziali sul fronte tecnico. Fra l’altro, la questione fa imbestialire ancora di più visto che le pecche estetiche si riscontravano di molto anche nella precedente incarnazione con un SBK 2011 davvero eccellente sotto il profilo del gameplay ma passabile in quello grafico. SBK Generations si presenta dunque con la stessa forza carismatica del precedente capitolo ma con le gambe rotte per via di un impianto estetico che non riesce proprio a evolversi.

Detto questo, la beta di SBK Generations ci ha lasciato piacevolmente convinti sulla bontà di un gioco che si preannuncia abbastanza grandioso sul fronte del gameplay simulativo e meno sul versante tecnico ma non è detto che le magagne non siano state corrette o almeno migliorate ma questo lo sapremo fra qualche settimana in fase di recensione vera e propria.