Pandora’s Tower – Recensione

Recensione di Naima

In un momento come questo dove sono davvero poche le nuove IP sviluppate in Giappone e dove pare esserci una “crisi creativa” che non riesce a offrire titoli dal comparto narrativo originale, il Nintendo Wii è riuscito ad attirare in poco più di sei mesi tre giochi di ruolo di stampo giapponese ben realizzati e con un gameplay ben strutturato. E così, dopo Xenoblade Chronicles e The Last Story, debutta sulla console Nintendo anche Pandora’s Tower. Ganbarion sarà riuscito a soddisfare le attese dei giocatori? Ecco la nostra recensione!

Un amore maledetto

La trama di Pandora’s Tower racconta di Helena e di Aeron, due innamorati che potrebbero vivere felici fino alla fine dei loro giorni, ma non tutto va come vorrebbero. Una maledizione infatti potrebbe distruggere tutto quello che hanno finora costruito: la bella ragazza contrae una malattia che la renderà un orribile mostro nel giro di poche ore, ma il suo amato riesce a trovare una strega che sa benissimo cosa sta succedendo alla sua donna e gli indicherà la strada per salvarla. La missione di Aeron sarà pertanto quella di scalare tredici torri e sterminare tutti i demoni per estrarre loro pezzi di carne che andranno a rallentare l’infezione, mentre per annullare la maledizione bisognerà sconfiggere il guardiano di ogni torre, una delle fasi forse più interessanti di ogni livello. In ogni momento potremo comunque tenere d’occhio lo stato di salute di Helena grazie a una barra: controlliamola, perché se sarà vuota ci ritroveremo di fronte a un bel game over e dovremo ricominciare. Ad ogni torre scalata e ripulita dai demoni, scopriremo sempre più dettagli sui protagonisti e vedremo una storia che alla fine risulta essere più complessa e completa da quella che immaginavamo fosse all’inizio della partita.

Quanta tensione

Tensione è comunque la parola chiave che caratterizza il gioco: Aeron dovrà stare attento per sventare la minaccia e per evitare che la sua amata si trasformi in una brutta bestia, e ciò ci impone di restare vigili per tutta la durata dell’avventura, cosa che potrebbe essere frustrante per i giocatori più impazienti ma che si adatta perfettamente alla trama del gioco e ci aiuta a rafforzare il legale con il protagonista.
Pandora’s Tower è un gioco di ruolo con forti elementi di azione e avventura, divertente e abbastanza longevo, con momenti tipici da platform, tocchi di hack and slash e varie fasi di esplorazione. La più grande sfida per il giocatore è quella di trovare il modo più adeguato per proseguire: la trama sarà uno stimolante, ma comunque il tempo trascorrerà in modo piuttosto piacevole.

L’Osservatorio e le tredici torri

L’azione si divide in due location, ovvero l’Osservatorio e le tredici torri. Il primo è un luogo tranquillo, dove ci sentiremo al sicuro, dove potremo comprare oggetti, fare regali alla nostra amata, fare conversazione e via dicendo, mentre il secondo è quel luogo dove trascorreremo la stragrande maggioranza del tempo per salvare Helena. Attraversando corridoi intricati e varie sale, raccogliendo vari tipi di oggetti e documenti che ci aiuteranno a saperne di più sulla maledizione che si è abbattuta sulla ragazza, il nostro obiettivo sarà quello di rompere le diverse catene per aprire una porta che ci darà accesso alla sala in cui si trova il guardiano, ovvero il boss finale di ogni torre. Dovremo impostare una strategia per abbatterlo: ogni boss avrà un punto debole che dovremo colpire per indebolirlo ed eliminarlo, ma spesso ci si ritroverà di fronte a più di una sorpresa. Una volta sconfitto, prenderemo un pezzo della sua carne e torneremo all’Osservatorio per darlo a Helena e assicurarle così una trasformazione in bestia meno lenta. Nel frattempo, potremo qui anche lasciare gli oggetti raccolti – la capacità dell’inventario è piuttosto limitata e quindi il nostro “zaino” si riempie rapidamente, ecco perché dovremo svuotarlo – e creare una nuova arma da portarci, come artigli, una falce e via dicendo, ognuna con le proprie caratteristiche forti e punti deboli. Proprio l’Osservatorio sarà dunque quella location dove si noterà maggiormente lo spirito RPG di Pandora’s Tower.

Il gameplay

Pandora’s Tower può essere giocato con il WiiMote e il Nunchunk oppure con il Classic Pro Controller, ma consigliamo sicuramente la prima opzione, dato che il sistema classico del Nintendo Wii è il più preciso e veloce in questo caso. Ci soffermiamo su uno degli elementi più importanti: l’uso della catena, tramite cui potremo colpire i nemici, raccogliere oggetti lontani, attivare meccanismi, trappole e via dicendo per immobilizzare i nemici, creare una serie di danni e strappare la carne per Helena. I vari usi della catena ci vengono mostrati a poco a poco che si prosegue nell’avventura e dopo un po’ impareremo ad usarla al meglio in ogni occasione. Lo zoom che viene mostrato azionando la catena – basta puntare il Wiimote sullo schermo – permette di essere precisi e colpire diverse parti del nemico, e quindi potremo non solo attaccarlo ma anche rubargli l’arma, lo scudo e così via. Siamo di fronte a un gioco non troppo semplice in alcuni frangenti: Pandora’s Tower sa un po’ di old school e probabilmente lo si apprezzerà per il suo approccio non lineare. Alla luce di tanto dinamismo, non si spiega la scelta dei programmatori di realizzare il gioco con inquadrature fisse: le telecamere a volte non propongono la migliore visuale possibile e provocheranno qualche fastidio, comunque nulla che possa rendere il titolo ingiocabile.

Il tipico design giapponese

Ganbarion ha realizzato un gioco dotato di un buon comparto grafico, sfruttando un motore grafico tridimensionale che sfrutta abbastanza la potenza di calcolo del Nintendo Wii. Chiaramente la console ha molti limiti tecnici, ma questa non è una novità… quindi lo sviluppatore ha preferito concentrarsi su un bel design, di stampo nipponico, che offre una bellezza visiva sicuramente non indifferente. Ad esempio, gli scenari delle torri si distinguono più per il loro stile che per le texture: sono originali, richiamano un po’ il ricordo della serie The Legend of Zelda, soprattutto per gli angoli che dobbiamo esplorare per accedere alla sala del guardiano di turno. Le location comunque riusciranno a catturare la nostra attenzione, e la medesima cosa vale per il comparto sonoro, che accompagna in modo adeguato il prosieguo dell’avventura offrendoci musiche perfette per l’occasione. Il doppiaggio è in lingua inglese, mentre soffermandoci sulla longevità, possiamo dire che sono necessarie una ventina di ore per completare l’avventura e salvare la nostra amata da un destino crudele.

Conclusioni

Pandora’s Tower è un RPG/Action che ha un tocco di Zelda e qualcosa preso da Castlevania: diverte, è ben strutturato e ha una trama inizialmente piuttosto semplice e scontata ma che offrirà parecchi spunti d’interesse nel corso dell’avventura. Buono il livello di sfida proposto, così come il comparto tecnico sebbene soffra chiaramente l’ormai superato hardware del Nintendo Wii. Se vi piacciono i giochi di ruolo di stampo nipponico, il titolo di Ganbarion è sicuramente consigliato e potrebbe offrirvi una ventina di ore di sicuro divertimento. Consigliato.