Soul Calibur V – Video recensione

Dopo una pausa di oltre tre anni, il leggendario Soul Calibur torna sul mercato con colpevole ritardo rispetto alla concorrenza che si è picchiata in lungo e in largo nel 2011. Dal suo annuncio, Soul Calibur V, beat-em up all’arma bianca, ha promesso tanto ai fan della serie che si aspettano di avere tra le mani il miglior Soul Calibur di tutti i tempi. In questi giorni abbiamo avuto modo di giocare il nuovo titolo di Project Soul e dopo esserci chiariti le idee su quali promesse sono state mantenute e quali no, vi presentiamo la nostra videorecensione di Soul Calibur V.


Video Recensione di Soul Calibur V disponibile sulla nostra GamesVideoTV

ALLA RICERCA DELLA SORELLA SCOMPARSA

La modalità storia realizzata da Project Soul in collaborazione con CyberConnect2 si dipana in venti differenti capitoli e inizia diciassette anni dopo la conclusione di Soul Calibur IV, con al centro ancora le due spade leggendarie, quella del male Soul Edge e quella del bene Soul Calibur. La trama, narrata attraverso poche cutscene e molti disegni statici con voce fuoricampo, vede come protagonista Patroklos e la sua ricerca della sorella in Europa dove troverà orde di Malfestati – uomini corrotti dal potere della spada Soul Edge – che faranno di tutto per bloccare l’avanzata del ragazzo.

Breve – la si completa in un pomeriggio di gioco – lenta e senza particolari colpi di scena da mozzare il fiato, la trama per quanto complessa resta uno dei punti deboli di questo titolo così come in Soul Calibur IV. Dell’intera offerta messa in campo dal titolo, è la parte più debole e aperta alle critiche.

EN GARDE!

Ma Soul Calibur V non è solo storia, insieme a questa modalità i ragazzi di Project Soul hanno inserito la classica modalità Arcade in cui dovremo affrontare sei combattimenti l’uno dopo l’altro, gli scontri rapidi, l’arena di allenamento – utile soprattutto ai neofiti – e la modalità Anime Leggendarie la cui caratteristica è l’alto livello di difficoltà – ostico pure per i fan che già sanno come muoversi.

Ventotto i personaggi che compongono complessivamente il roster del gioco, ampliabili anche grazie ad un profondo editor dei personaggi che ci consente non solo di modificare texture, colori e abilità dei combattenti esistenti, ma anche di crearne di nuovi a cui applicare successivamente le abilità di un personaggio noto. Considerevole l’assenza di alcuni personaggi storici del brand – cosa che stona quando si notano poi due versioni dello stesso personaggio, due in particolare che sbloccheremo solo dopo aver concluso la modalità storia. Tra gli ingressi eccellenti segnaliamo la presenza di Ezio Auditore che indossa i panni di guest star, come furono Darth Vader e Yoda in Soul Calibur IV.

Ma la novità più importante di Soul Calibur V risiede nel sistema di gioco. Seppur la gestione dei comandi sia identica al passato, il combattimento risulta ora più rapido e fluido grazie soprattutto all’introduzione di due nuovi colpi denominati Lama Audace e Lama Critica. Entrambi i colpi sono connessi ad un nuovo contatore posizionato di fianco alla vita del personaggio e che si riempie portando a segno i propri colpi.

Il colpo Lama Audace è fondamentalmente una combo allungata che potremo assestare spendendo una tacca del nuovo contatore dopo che avremo portato a segno una combo – ultimata la combo tutto ciò che dovremo fare è premere i tre tasti di attacco contemporaneamente per vedere i personaggi assestare il potente attacco extra, ottimo soprattutto per recuperare il vantaggio perso dopo una serie di colpi subiti. Diverso è invece il colpo denominato Lama Critica, che una volta assestato consuma l’intera barra e che si comporta esattamente come le mosse speciali che tanto di moda vanno nei picchiaduro. Questo colpo, effettuabile premendo i tre tasti di attacco dopo doppio movimento dal basso verso destra in avanti, realizzerà un breve attacco che se mandato a segno attiverà la Lama Critica, un colpo imparabile mostrato con una grandiosa cutscene.

Rivisto anche il sistema di parate gestito dal Guard Impact. Se in passato era sufficiente premere il pulsante della parata e quello di direzione, ora invece dovremo allontanarci dal nemico e contemporaneamente premere i tre tasti di attacco. Se la differenza tra parata e Guard Impact in passato era quasi nullo, ora non è più così dato che il tempo di reazione del nemico ad un corretto uso del Guard Impact è maggiore e ci consente dunque di attaccare ed ottenere un buon vantaggio rispetto alla parata di base. Migliorata infine anche la schivata laterale che si esegue con un doppio movimento laterale, schivata che se utilizzata al meglio risulterà in molti casi la chiave principale per portare il combattimento a nostro favore.

Complessivamente tra novità e miglioramenti, il combattimento in Soul Calibur V è nettamente migliorato rispetto al passato innalzando il ritmo di gioco, senza però per questo favore il button mash rispetto alla conoscenza delle combo.

DIVERTIMENTO ON THE NET

Buono il comparto online che offre ai giocatori la possibilità di personalizzare il proprio profilo giocatore attraverso degli sbloccabili ottenuti con l’esperienza online. E’ presente poi una modalità replay ed una spettatore con gli scontri che si suddividono in tre tipologie. La prima tipologia è il match personalizzato che ci consentirà di creare partite contro i nostri nemici, la seconda tipologia è invece il match classificato in cui andremo a scontrarci con la community online. Terza tipologia, quella che spicca sopra le altre è Global Colosseo, una lobby aperta a cinquanta giocatori in cui ogni player è contraddistinto da una carta che ci fornirà dati statistici.

Al centro del Colosseo sono presenti due aree. Nella prima potremo inserire la nostra carta per affrontare un combattimento rapido contro un player a caso del Colosseo, mentre la seconda area sarà aperta periodicamente per tornei classificati in cui il sistema abbinerà i combattenti a seconda del loro livello di esperienza. Aggiunto inoltre da parte dei ragazzi di Project Soul un sistema alla Autolog di Need for Speed denominato Soul Link. Attraverso questa sezione del menu multiplayer potremo tenere sotto controllo le attività dei nostri amici e dei nemici più abili per poi sfidarli e batterli in modo da migliorare le nostre statistiche.

Buono il netcode anche se il test ovviamente non prende in considerazione la quantità di utenza che si riverserà online all’uscita. Le premesse tuttavia sono buone e la speranza ovviamente è che, seppur leggermente presente, il lag non la faccia da padrone.

UN GRANDE PASSO IN AVANTI, MA MANCA QUALCOSA!

Promosso il comparto tecnico che supera la sufficienza, ma non si laurea con lode. Rispetto al passato il look dei personaggi risulta meno costruito e dunque più veritiero e di impatto.

Ottima la quantità e la qualità dei dettagli, tanto nei personaggi quanto nelle arene, qualità che spicca soprattutto durante i filmati e che scende leggermente nei combattimenti, ma senza mai deludere. Buona l’Intelligenza Artificiale che offre sfide impegnative tanto ai neofiti quanto ai fan che tutto sanno di questa serie. Poco apprezzata invece la poca interattività con le arene.
Buono il comparto audio con una più che discreta colonna sonora affiancata però da un doppiaggio, esclusivamente in inglese, altalenate con alcuni personaggi meglio caratterizzati di altri.

CONCLUSIONE

Con Soul Calibur V Project Soul ha fatto un doppio passo, ha accontentato i fans legati alla tradizione del marchio, ma allo stesso tempo ha innovato e in parte semplificato il suo titolo per permettere ai neofiti di avvicinarsi con meno timore. Diversi sono i difetti tecnici oltra all’assenza di alcuni personaggi storici e alla modalità storia che è solo l’ombra di quanto visto in passato.

Nonostante questo, grazie a nuove modalità di gioco e un nuovo modo di combattere, Soul Calibur V chiude con il passato e si rilancia in piena corsa al titolo di miglior picchiaduro degli ultimi anni.

VOTO: 8.8 SU 10