Le Avventure di Tintin Il Segreto dell’Unicorno: Recensione

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Dopo aver visto al cinema il nuovo film diretto dal grande Spielberg, mi sono buttato anima e corpo nel tie-in videoludico ufficiale. Adesso, andando controcorrente nel dire che i tie-in sono i soliti prodottini mal curati, posso affermare con tutta tranquillità che Le Avventure di Tintin: Il Segreto dell’Unicorno “giochino” elettronico mi ha parecchio divertito.
     
DOVE ERAVAMO RIMASTI?
II gioco delle avventure di Tintin, ricalca in maniera grossomodo fedele quanto visto al cinema che di per se non è una brutta cosa ma probabilmente qualcuno potrebbe anche lamentarsi di questo. Difatti, se siete stati a vederlo in sala, difficilmente un prodotto del genere potrebbe interessarvi ma non si sa mai, a me non sta annoiando per nulla. Se invece non avete visto la pellicola al cinema, la storia alla base del gioco si basa su un giovane reporter (Tintin) che si ritrova tra le grinfie del malvagio Ivan Ivanovitch Sakharine. Quest’ultimo, è convinto che abbia rubato un tesoro inestimabile legato al perfido pirata Red Rackham. Tintin, con l’aiuto del suo cane Milou, dell’arguto e irascibile Capitano Haddock e dei detective pasticcioni Thompson&Thomson, si ritroverà a viaggiare attraverso il mondo alla ricerca dell’Unicorno, una nave naufragata che forse nasconde la chiave di un’immensa fortuna e di un’antica maledizione.

GAMEPLAY GIOVANE!!!
Il gameplay del gioco si basa fondamentalmente sull’affrontare determinati stage in cui partire da un punto A per arrivare al punto B: per fare questo, verremo chiamati a risolvere qualche enigma, qualche combattimento o qualche pezzo in cui bisognerà muoversi in silenzio. Benché possa sembrare strano però, le cose da fare durante il gioco sono tutte ben amalgamate e sarà davvero difficile annoiarsi. Anzi, le sezioni di azione pure o le fasi di enigmi, sono talmente tanto ben congeniate che a voler ben vedere, risulta quasi più bello giocare che starsene seduti al cinema.

Fra le altre novità del gioco, segnalo due varianti alla storia principale. La prima è una sorta di extra alle scene del gioco / film che consisterà in sfide da affrontare in modalità facile, medio o difficile. Un esempio lampante può essere la scena in cui si viaggia su un aereo e dovremo cercare di buttare giù gli inseguitori grazie alla mitragliatrice del mezzo…se durante la visione della pellicola questa medesima scena risulta emozionante qui ci sarà una dinamicità ancora più marcata che ne sottolineerà ulteriormente la bellezza. Ancora, in un pezzo del film, si rivive un flashback a sfondo piratesco ma essendo un film, si può solo sognare con la fantasia – nel medesimo pezzo del videogioco, impugneremo una bella spada e cercheremo di menare fendenti da una parte all’altra. Fra l’altro, queste scene extra, potranno essere giocate anche tramite l’utilizzo di Kinect con una programmazione dei movimenti quasi perfetta, come pochi altri giochi tutt’ora hanno saputo fare.

Un secondo extra alla storia principale è poi la modalità chiamata “Tintin e Haddock” da giocare rigorosamente dopo la fine del gioco principale visto che ci porterà all’interno di alcune sezioni oniriche in cui i due protagonisti se la dovranno vedere in piattaforme divise fra combattimenti serrati e enigmi di ogni sorta. Anche qui, notevole la cura riposta dai programmatori per cercare di allungare la trama principale che non vive certo di una longevità lunghissima. D’altro canto, il prodotto non meriterebbe neanche mille ore per essere finito anzi, una longevità più lunga di quella richiesta avrebbe forse finito per rovinare la bella esperienza generale.

STILOSO
Le Avventure di Tintin: Il Segreto dell’Unicorno gode di un ottimo comparto grafico e sonoro che non si distacca quasi di una virgola da quello che si è visto al cinema, con personaggi e ambientazioni ricchi di particolari colorati e vivaci. Ancora di più, segnalo anche l’ottima gestione delle luci e delle animazioni, vero e proprio piatto forte di tutta la realizzazione tecnica…roba fra l’altro che anche alcuni titoli tripla A si sognano di avere: qui lo troviamo in maniera fluidissima. In ultimo, grande se non grandissimo il comparto audio con le musiche dirette da John Williams e un doppiaggio in italiano assolutamente perfetto.

DA AVERE
Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno è un gioco da avere se amate il personaggio creato dalla matita di Hergé ma non solo, compratelo se siete alla ricerca di un action platform confezionato benissimo. La magia del film si è posata in stato di grazia anche sul videogioco e quello che ne è venuto fuori soddisfa appieno. Fra le note negative, oltre ad una longevità non troppo alta, posso segnalare ben poco come ad esempio un gameplay che potrebbe stancare dopo poche sezioni visto che di vere novità non ce ne stanno o di alcuni tempi morti che potevano essere limati ma sono sciocchezze che dubito infastidiranno il giocatore più appassionato.   
 
Votazione: 7,5/10