Hunted the Demon’s Forge – Recensione


Alcuni hanno definito Hunted the Demon’s Forge (in Italia Hunted la nascita del demone) un action rpg, per altri invece sembra un’avventura dark fantasy, personalmente mi sono permesso di definirlo un “Action RPG Dark Fantasy cooperativo con visuale in terza persona“.
Il gioco coinvolge sia gli amanti degli RPG sia quelli degli Hack and Slash, ma soprattutto è completamente fondato sulla modalità cooperativa, quindi vi consiglio di trovare un compagno che regge il passo.

Sogno o son desto

Sfruttando il motore di Unreal, gli sviluppatori della InXile hanno realizzato un mondo modesto, senza nulla di innovativo, che fa da sfondo a due personaggi ben definiti caratterialmente.
La storia inizia con una panoramica degli scenari del mondo che andremo a visitare, la parte iniziale ricorda molto il Signore degli Anelli: Le due Torri, dove creature simili a orchi ed urukai si preparano per una guerra.
Scorrendo, le immagini ci portano in una zona rurale: Foreste lussureggianti circondano anfratti che nascondono terribili creature.
Caddoc si trova in una di queste caverne, e  torcia alla mano insegue la voce ammaliante di una donna misteriosa.
L’antro oscuro dove ci troviamo sembra inesplorato da qualche tempo, il maestro d’armi si fa strada tra le ragnatele, mentre la voce si fa sempre più vicina, ma ciò che lo aspetta dall’altra parte non è una donna sensuale.
Un brusco risveglio riporta il mercenario alla realtà, e c’è qualcuno pronto a farsi beffe di lui e dei suoi sogni.
E’ lara, elfa compagna d’arme, sprona il mercenario a riprendere il viaggio e i due partono per quella che dovrebbe essere una semplice missione.
Nella prima parte del tutorial utilizzeremo l’elfa: ci saranno impartite istruzioni sul movimento, l’utilizzo dell’arco e della spada.
In questa fase apprenderemo che Caddoc non ha simpatia per i ragni e conosceremo la donna dei suoi “incubi”.
Scopriremo che esistono le pietre della morte e come cambiare personaggio in modalità giocatore singolo.
Il gioco ci presenterà diversi aspetti che dovremo affrontare durante il corso dell’avventura: Parleremo con gli spiriti, risolveremo enigmi e impareremo a utilizzare la magia.
I giocatori potrebbero avere delle difficoltà iniziali sul comprendere i luoghi dove è possibile avere copertura, la locazione degli oggetti sul terreno e i punti in cui è possibile accedere o no.
Questo problema è stato in parte ovviato con l’introduzione di uno spirito guida, che fa da navigatore attivabile in maniera semplice.
Oltre ai problemi tecnici
Un altro difetto evidente all’interno del gioco è sicuramente il doppiaggio in italiano, che purtroppo oltre ad essere asincrono in alcune parti, non rende bene l’idea dei personaggi che i doppiatori stanno interpretando.

Lame e dardi

Le modalità di combattimento si possono dividere in due categorie: distanza e corpo a corpo.
I personaggi possono utilizzare entrambi le modalità, anche se ognuno è specializzato in una delle due arti.
Le armi a distanza sono la specialità dell’elfa e il gameplay si presenta come uno sparatutto in terza persona alla Gears of war con un mirino al centro dello schermo che facilità l’utilizzo dell’arco.
Non si ha la possibilità di portarsi dietro molte armi, infatti, i personaggi avranno a disposizione due slot e inizialmente ne potranno sfruttare solo uno. La faretra è limitata a 100 frecce, ma sono semplici da trovare durante il gioco; gli archi si distinguono fra loro per velocità, precisione e danno.
L’arma secondaria è una lama di media grandezza, utile in momenti in cui il nemico è arrivato abbastanza vicino da toccarvi. Il Maestro del combattimento in mischia è il barbaro, infatti utilizza Spade e Asce di ogni genere.
L’unica caratteristica posseduta da queste armi è il danno, inoltre il personaggio è anche in grado di entrare in modalità “furia”  durante un combattimento: la frenesia degli attacchi effettuati e ricevuti accresce la relativa barra, che permetterà al personaggio di entrare in uno stato di Berserk; una volta finito lo scontro, il livello di rabbia scenderà rapidamente.
Lo stile di gioco in questa fase si presenta come un hack and slash alla Devil may cry, ma molto limitato nella varietà di mosse disponibili.
Caddoc dispone anche di una balestra con massimo quaranta dardi, ma ha una scarsa potenza di fuoco e utile per spezzare corde e dare un supporto all’elfa quando i nemici sono lontani.
Quando trovate equipaggiamento prima di recuperarlo vedrete le caratteristiche a video in maniera da decidere se raccoglierlo o meno; è importante inoltre cercare oggetti anche sulle rastrelliere dove a volte è possibile trovare oggetti epici.
Le armi epiche contengono magia che si scarica con l’uso, ed è possibile trovarle anche dopo aver risolto degli enigmi o completato delle missioni.
I personaggi utilizzano armature e scudi come protezione; quando entrate in corpo a corpo ricordate che la parata è fondamentale e che ai nemici bastano 4/5 colpi per stendervi.
Lo scudo si deteriora con l’uso, ma potrete sostituirlo facilmente prendendolo dai cadaveri dei vostri nemici.
Entrambi i personaggi, grazie ai frammenti che riuscirete a recuperare, saranno in grado di imparare delle abilità che vi saranno utili durante il gioco.
I giocatori avranno la possibilità di imparare tre magie, e potete incrementare la loro forza sempre attraverso i frammenti; il loro utilizzo consuma mana, ma sono fondamentali contro nemici con armature pesanti.
L’ultima risorsa importante nel vostro equipaggiamento sono le pozioni di salute e mana, facili da trovare e indispensabili per andare avanti nella vostra avventura.

Single Player e Coop

A livello di gameplay, l’unico modo per non rendere noioso il gioco in single player è di vestire i panni dell’elfa. Il barbaro infatti dopo qualche colpo diventa ripetitivo, anche acquisendo nuove abilità, il gioco non cambia più di tanto.
Al contrario E’lara risulta essere più divertente da giocare, soprattutto se amate gli sparatutto, la mercenaria è in grado di portavi avanti nel gioco e anche in modo semplice, se poi avete una buona mira gli headshot uccideranno immediatamente le creature più deboli.
Se poi volete usare Caddoc, a vostro rischio e pericolo, purtroppo il personaggio non gode di un buon supporto visto che l’intelligenza artificiale dell’elfa non offre un buon fuoco di copertura, quindi soffrirete molto se verrete circondati da più di tre avversarsi alla volta.
Dovete conquistarvi ogni singolo metro a suon di colpi e parate, e sarete sottoposti costantemente agli attacchi a distanza dei nemici, mentre la mercenaria godrà delle varie coperture presenti nello scenario riportando solo qualche graffio.
E’ importante specificare che se uno dei due personaggi muore dovete ricaricare l’ultimo check point: i guerrieri devo sopravvivere entrambi se volete continuare la storia.
In modalità giocatore singolo sfrutterete le pozioni del vostro compagno; l’ I.A. del personaggio non giocante si occuperà, da solo, di procurarsi l’equipaggiamento, raccogliendo ciò che gli serve quando ha slot disponibili.
Il mio consiglio personale è quello di utilizzare l’elfa e focalizzarsi migliorando un’abilità per volta, la magia inoltre può essere utilizzata da entrambi, quindi se incrementate la potenza di un incantesimo il potenziamento avverrà per entrambi i mercenari.

L’avventura è composta da un prologo più 5 capitoli ed avrà una durata media in sigle player di circa 10/15 ore, dipende se vorrete svolgere anche le poche quest presenti nel gioco.
La modalità Co-op, a differenza di quanto descritto sopra, rende il titolo più soddisfacente, dato che esistono poche avventure a due giocatori che possano soddisfare la nostra fame ludica.
In cooperativa le imperfezioni elencate in precedenza non hanno troppo peso e i consigli da dare sono veramente pochi, forse l’unico è quello di collaborare il più possibile con il nostro partner.
Chi sceglie di intraprendere la carriera da barbaro deve evitare che i mostri si avvicinino troppo all’elfa, quest’ultima invece dovra sfoltire, il più velocemente possibile, le file nemiche.
Per concludere se siete interessati al genere, Hunted è un gioco da provare in compagnia di qualcuno, in cooperativa infatti dà il meglio di sì e regala parecchie ore di divertimento. La modalità single player purtroppo non risulta essere all’ altezza delle aspettative.

Voto: 7

Hunted: The Demon’s Forge é un action RPG sviluppato da inXile Entertainment e pubblicato da Bethesda Softworks. In uscita il 3 Giugno 2011 su PC, Xbox 360 e PlayStation 3!