Negli ultimi giorni vi abbiamo parlato nel dettaglio dello Steam Replay 2025, la funzione della piattaforma di Valve che permette agli utenti di osservare nel dettaglio la propria attività svolta durante l’anno: come vi abbiamo raccontato nell’articolo dedicato si tratta di una funzionalità molto interessante, ma che allo stesso tempo ha messo a nudo una problematica seria dell’intera industria dei videogiochi.
Tantissimi utenti hanno condiviso la loro attività videoludica del 2025 sia sui social che direttamente sulla piattaforma di Steam e questo ha permesso agli analisti con la lente d’ingrandimento di fare una valutazione generale su come è andata l’industria videoludica quest’anno in rapporto alle preferenze degli utenti, in questo caso si parla di giocatori PC ma è un discorso che si può allargare facilmente a tutte le piattaforme da gaming.
Nonostante il 2025 sia stato un anno più che florido in merito alle nuove uscite sul mercato, dai dati emersi dallo Steam Replay pare che la stragrande maggioranza dei giocatori abbia preferito trascorrere il suo tempo sui titoli usciti in passato o su videogiochi live service piuttosto che cimentarsi in nuove avventure acquistando e giocando i titoli inediti arrivati sul mercato nel corso dell’anno.
Lo Steam Replay ci ha messo di fronte a una verità molto preoccupante dato che analizzando il resoconto dei giocatori è emerso che solamente il 14% dell’intero tempo trascorso dai videogiocatori di Steam è stato dedicato alle nuove uscite: un numero molto basso che però continua una tradizione negativa che va avanti da diversi anni dato che lo scorso anno la percentuale era del 15%, del 17% nel 2022 e addirittura del 9% nel corso del 2023.
Un dato che diventa ancor più preoccupante se andiamo ad analizzare la mediana per quanto riguarda i nuovi giochi effettivamente giocati su Steam: il risultato è uguale a 4, praticamente questo vuol dire che ogni giocatore iscritto alla piattaforma di Valve la cui attività è stata registrata nel Replay 2025 ha giocato 0,56 giochi nuovi, sostanzialmente mezzo titolo a persona.
In un anno nel quale sono usciti Hollow Knight: Silksong, Clair Obscur: Expedition 33, Blue Prince, ARC Raiders e molti altri giochi apprezzatissimi sembra davvero assurdo avere questi numeri, ma è chiaro che sempre più giocatori anno dopo anno sono sempre più restii a spendere soldi per le nuove uscite dell’industria videoludica a causa di aumenti di prezzo, licenziamenti, chiusure di interi studi di sviluppo, ritardi e problematiche di sorta che colpiscono nel segno.
Questo sentimento negativo, che anno dopo anno cresce sempre di più, porta i giocatori a rifugiarsi in titoli già acquistati in passato e che sono supportati su Steam oppure live-service gratuiti o comunque che si aggiornano da diversi anni per evitare di spendere soldi sulle nuove uscite.
This post was published on 19 Dicembre 2025 23:00
Il CEO di Larian parla della necessità di velocizzare certi tempi d'ottimizzazione già in accesso…
Pronti a cambiare TV? C'è un modello con una nuova tecnologia che promette di darci…
Per gli automobilisti italiani arriva un duro colpo ed una autentica doccia fredda in vista…
I giocatori di Final Fantasy XIV non ci hanno pensato due volte a rendere un…
Con le IA che attirano fondi e i datacenter che risucchiano componenti anche questo pezzo…
FIFA tornerà nel mondo dei videogiochi e stavolta lo farà in collaborazione con Netflix in…