L’ex director di Call Of Duty svela un segreto: ecco perché i cattivi della saga sono stati sempre più slacciati dalla politica

screenshot di COD Modern warfare 3 con militare in primo piano
L'ex director di Call Of Duty svela un segreto: ecco perché i cattivi della saga sono stati sempre più slacciati dalla politica (Player.it)

Le serie videoludiche, soprattutto quelle che durano da diversi anni, affrontano molto spesso un processo evolutivo che porta i giochi più recenti a distaccarsi sempre di più dai capitoli del passato: questo accade chiaramente per seguire il progresso tecnologico e le nuove esigenze dei giocatori, ma anche per far fronte a cambiamenti di visioni da parte degli sviluppatori come accaduto ad esempio alla serie di Call of Duty.

Quella di COD è sicuramente una delle saghe videoludiche più influenti dell’ultimo ventennio ed è considerata da molti la miglior serie FPS a stampo militare mai prodotta: la serie nasce nel 2003 con l’intento di creare un gioco storicamente accurato e simulativo delle missioni della Seconda Guerra Mondiale, ma a quanto pare ben presto i proprietari dell’IP si sono trovati di fronte a un particolare dilemma che ha portato a un cambiamento di rotta importante per la saga.

screenshot di cod modern warfare 3 con città in guerra
Perché non ci sono più avversari politici in COD? Lo svela l’ex game director (Player.it)

A parlarne di recente è stato l’ex game director della serie di Call of Duty, ovvero Glen Schofield, il quale ha ricoperto questo ruolo a partire dal 2011 durante la produzione di Modern Warfare 3, considerato uno dei capitoli migliori della serie; Schofield, in una recente intervista, ha svelato qual è stato il suo più grosso problema durante la pre-produzione e campagna marketing del gioco e soprattutto il motivo per cui da quel momento COD è andato incontro a un cambio di rotta.

Modern Warfare 3 ha cambiato la serie di COD: ecco il perché spiegato dall’ex game director

Fino all’uscita di Call of Duty: Modern Warfare 3 la serie di COD era stata costruita con un solo obiettivo: abbattere i nazisti; i primi capitoli della saga erano infatti ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e utilizzare la Germania nazista come antagonista del gioco metteva d’accordo tutti, ma con MW3 Schofield doveva trovare un nuovo antagonista politico e questo lo mise in seria difficoltà.

Chi ha giocato il gioco sa che alla fine il Paese antagonista del gioco è la Russia e proprio questo aspetto spinse Schofield a cambiare le carte in tavola: durante la campagna marketing di Modern Warfare 3 l’allora game director fu mandato proprio in Russia per pubblicizzare il gioco e, per evitare problematiche, gli fu affidata una guardia del corpo; una situazione che convinse Schofield ad annunciare che non avrebbe più utilizzato Paesi come antagonista dei suoi giochi.

screenshot di cod modern warfare 3 con militari che sparano
Modern Warfare 3 ha cambiato la serie di COD: ecco il perché spiegato dall’ex game director (Player.it)

Schofield infatti non apprezzava il fatto di dover viaggiare con le guardie del corpo e avrebbe voluto invece spostarsi liberamente: ecco perché da quel momento in poi la serie di Call of Duty si è incentrata maggiormente su corpi militari privati che da quel momento in poi sono diventati antagonisti dei giochi di COD.