Ghost Of Yotei: la nuova esclusiva Playstation avrà al suo interno la modalità… lo-fi beats per quelli che vogliono l’esperienza chill definitiva

spadaccina con maschera da scheletro che estrae katana dal fodero
Ghost Of Yotei: la nuova esclusiva Playstation avrà al suo interno la modalità... lo-fi beats per quelli che vogliono l'esperienza chill definitiva (player.it)

Durante l’ultimo State Of Play di Sony, il nuovo Ghost Of Yotei è stato mostrato con un lungo trailer e, tra le altre cose, emerge anche la presenza di una modalità decisamente… chill.

Una delle grandi polemiche sorte attorno al marchio PlayStation, negli ultimi tempi, è quella relativa alla mancanza di esclusive di peso. C’è da dirlo: i tempi d’oro di PS4 sembrano ormai un lontano ricordo e la direzione di Jm Ryan, tra live service cancellati o totalmente falliti, ha lasciato un ricordo tutt’altro che positivo negli appassionati. Eppure, non si può non essere in fervente attesa, per un progetto che promette faville.

Era il 2020 quando quel Ghost Of Tsushima di Sucker Punch, arrivò sul mercato, facendo innamorare milioni di giocatori grazie a un’estetica d’impatto, una narrazione che sapeva prendersi il suo tempo, bilanciando perfettamente fasi più introspettive a stupende scene d’azione, con un gameplay divertente e già ben rodato. E adesso, a 5 anni di distanza, il suo successore è finalmente pronto a mostrarsi.

E proprio durante l’ultimo State Of Play, Ghost Of Yotei ha rappresentato il fulcro della presentazione di Sony, con un lungo trailer che ha creato tante aspettative, riconfermando diverse idee di molti appassionati.

Ghost Of Yotei – un lunghissimo trailer ne svela le peculiarità

Dopo una prima presentazione del titolo, estremamente striminzita e che lasciava davvero troppe domande senza una risposta, un paio di giorni fa Sony si è lasciata andare a una presentazione consistente della sua prossima, importante, esclusiva: Ghost Of Yotei. Sviluppato da Sucker Punch, si tratta di un “sequel” del già citato Ghost Of Tsushima, nonostante le vicende siano ambientate circa 300 anni avanti rispetto al primo gioco.

Nel lungo trailer mostrato, è stato dato ampio spazio a tanti aspetti che andranno poi a comporre il gioco. Per prima cosa, è stato reso chiaro come si tratti del più ampio e ambizioso progetto di Sucker Punch, in termini di espansione e complessità dell’open world, che andrà a integrarsi anche a un sistema di quest estremamente interattivo, in cui la protagonista Atsu potrà raccogliere prove e indizi, che andranno a delineare in maniera più precisa i suoi obiettivi.

spadaccina giapponese con descrizione lo-fi beats mode che cammina di spalle
Ghost Of Yotei – un lunghissimo trailer ne svela le peculiarità (player.it)

Parlando propro di Atsu, viene messa in luce la sua natura: lei è una Onryo, un combattente etereo, spinto solo dalla vendetta. Il suo unico intento, è quello di vendicare la sua famiglia, dopo 16 anni dal massacro che la distrusse. Per farlo, Atsu è intenzionata ad andare a caccia degli Yotei Six. Ma oltre tutto quello che emerge, c’è una caratteristica che ha fatto impazzire tutti, rappresentando uno spaccato del mood che gli sviluppatori vogliono dare al titolo.

Già in Ghost Of Tsushima, era emersa la volontà degli sviluppatori di aggiungere delle chicche artistiche, come la Kurosawa-mode, che andava ad aggiungere un filtro che imitasse lo stile del celebre regista Akira Kurosawa. In Ghost Of Yotei, oltre all’implementazione di filtri visivi, sarà anche il comparto audio a subire un’aggiunta di pregio: con la collaborazione e l’arrangiamento di Shinichirō Watanabe (Cowboy Bebop, Samurai Champloo) è stata introdotta la Lo-Fi Beats mode.

Tante tracce uniche e nuove, composte anche da Watanabe, che puntano a offrire un’esperienza rilassante e immersiva ai giocatori. L’intento è quello di offrire musica d’accompagnamento, per tutti quei momenti in cui ci si sposterà per lunghi tragitti, a cavallo o a piedi, in modo da godersi al meglio l’ambientazione. La musica in generale, pare essere stata curata in maniera particolare: la colonna sonora è infatti stata composta, utilizzando strumenti tradizionali giapponesi, così da aumentare l’immedesimazione.