Arriva un’ennesima importante evoluzione per ChatGPT: l’intelligenza artificiale di OpenAI raggiunge un altro atteso traguardo.
Inutile negarlo, l’AI è ovunque e funziona meglio del previsto. E sono tanti i professionisti che hanno già perso il lavoro o che temono di perderlo a breve, perché sostituiti da modelli AI. L’intelligenza artificiale domina già nel settore dei servizi e dei call center: ormai i chatbot e gli assistenti virtuali sono preferiti agli operatori in carne e ossa da aziende e istituzioni.
Grafici, illustratori, traduttori e copywriter hanno invece cominciato a soffrire pesantemente la concorrenza dell’AI generativa e di programmi come ChatGPT, Copylot, Canva, DALL-E e DeepL. Moltissime immagini per il web, ma anche tante copertine di libri e dischi oggi si producono in pochi secondo grazie a un’AI. E la tecnologia dell’intelligenza artificiale sta rivelando la propria funzionalità anche nella stesura di tesi, articoli, post e contenuti di testo.
Molto presto, poi, l’automazione tramite AI potrebbe sostituire i dipendenti amministrativi nel pubblico e nel privato. E non è tutto, perché a poter perdere il posto di lavoro potrebbero essere gli stessi informatici. L’ultima novità proposta da ChatGPT riguarda appunto possibilità di interagire direttamente con gli ambienti di sviluppo integrati (IDE) come Xcode, Visual Studio Code e JetBrains, consentendo di modificare il codice senza dover copiare e incollare tra l’IDE e l’AI. Tale novità interessa soprattutto gli sviluppatori che utilizzano ChatGPT su macOS.
In sostanza significa che adesso ChatGPT può leggere, decodificare e modificare un codice direttamente all’interno dell’IDE, semplificando parecchio il flusso di lavoro. E non è tutto. Perché l’AI può anche procedere con la funzione di auto-applicazione delle modifiche.
E questo è il punto chiave. Auto-applicazione delle modifiche significa infatti che è possibile attivare una modalità attraverso cui si permette a ChatGPT di applicare in totale autonomia le modifiche suggerite, senza bisogno di conferme da parte dell’utente. In questo senso, anche chi non è in grado di programmare, scrivere codici complessi e lavorare su IDE potrà interagire con un editor di testo avanzato per creare le istruzioni che i computer dovranno poi seguire per eseguire compiti specifici.
La nuova funzione ridurrà di certo i tempi di sviluppo di nuovi programmi e siti, minimizzerà gli errori di trascrizione e avvicinerà tanti nuovi utenti alla programmazione. Ma potrebbe anche rendere inutili i programmatori esperti… Con l’AI è così. Ed è per questo che i nuovi esperti in ogni settore devono imparare a sfruttarla, intendendola come un mezzo e non un fine, un aiuto e non un nemico o un limite.
Sappiamo che al momento questa funzione è accessibile agli utenti con abbonamenti Plus, Pro e Team. E molto probabilmente sarà estesa agli altri piani, quindi Enterprise, Edu e Free, tra poco tempo. E in tanti stanno gioendo. Anche perché si trattava di un’integrazione più volte evocata o richiesta dagli informatici e dagli sviluppatori.
This post was published on 10 Marzo 2025 19:59
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