Alessandro Giovannini
Dopo aver conquistato il pubblico PC approda anche sulla console ammiraglia di Sony.
C’è penuria di videogiochi investigativi su PlayStation. Ormai la serie Arkham di Rocksteady è finita da un pezzo, una delle poche ad aver conservato qualche elemento di detection, pur nella sua cornice di grande produzione open-world più incentrata sul combat system free flow che su altro.I cari vecchi giochi investigativi e immersive sim, da sempre prerogativa del PC gaming, faticano a ritagliarsi uno spazio nel catalogo PS5. Non che la console Sony sia avara di titoli afferenti ai generi più svariati, ma non c’è nullo che eguagli la serie Dishonored di Arkane, tanto per fare un esempio lampante (lo stesso Deathloop ha parzialmente disatteso queste aspettative, pur essendo tutt’altro che un titolo disprezzabile).
Ora l’arrivo di un apprezzatissimo titolo che ha fatto sfracelli su PC si appresta a essere la proverbiale boccata d’ossigeno per tutti i possessori del monolite nipponico, che finalmente potranno placare la loro sete di indagini.
L’ombra del dubbio
No, non stiamo parlando di un fantomatico adattamento dell’omonimo film di Alfred Hitchcock, bensì del capolavoro indie Shadows of Doubt, pubblicato in early access lo scorso aprile su PC da Fireshine Games. Il gioco, sviluppato da ColePowered Games, è un sandbox investigativo procedurale con grafica voxel ambientato in una distopica metropoli anni ’80 iper-industrializzata. Nel gioco vestiamo i panni di un investigatore privato dalla dubbia morale, che deve indagare su una serie di crimini generati anch’essi in modo procedurale: interrogando testimoni e raccogliendo indizi dobbiamo arrivare alla soluzione dei casi, guadagnandoci così da vivere. Ma potremo anche sottrarre e rivendere informazioni secretate, violare sistemi di sicurezza e molto altro.
Il bello della struttura sandbox offerta dal gioco è quella di immergere il giocatore in una realtà credibile: i cittadini sono identificabili con nome e cognome, a ogni abitante della città sono attribuiti routine comportamentali, lavori, hobby e, perché no, segreti da custodire gelosamente. Tutti i locali, gli uffici, gli appartamenti della città sono esplorabili (anche se non sempre di facile accesso), e dovremo giocare tutte le nostre carte per riuscire a penetrare nei luoghi più improbabili, nonché aguzzare la vista e l’intuito alla ricerca del più piccolo indizio che possa aiutarci a venire a capo del caso che ci è stato affidato. Raccogliendo prove sparse in ogni dove potremo effettuare collegamenti logici nella nostra bacheca virtuale, “unendo i puntini” e arrivando alla tanto agognata soluzione del mistero.
Caso chiuso: Shadows of Doubt arriva su PS5
Il grande successo riscontrato da Shadows of Doubt su PC aveva ingolosito gli utenti console, che si chiedevano se e quando avrebbero mai potuto mettervi mano. La risposta, almeno per i giocatori PlaySattion, è arrivata questa settimana, nella cornice del primo showcase della Triple-I Initiative, una vetrina per sviluppatori e publisher indipendenti che hanno potuto avere un palcoscenico (virtuale) tutto loro ove mostrare i propri progetti in cantiere. Nel corso dei 45 minuti circa di show è stato pubblicato il trailer di annuncio dell’arrivo di Shadows of Doubt su PS5, che vedete qui sopra. Ecco come il canale YouTube di PlayStation descrive il gioco al suo pubblico:
Hai ciò che serve per fermare un serial killer? Shadows of Doubt è un gioco investigativo stealth in un sandbox immersivo, ambientato in una città sci-fi noir interamente simulata, coacervo di crimine e corruzione. Pensa come un investigatore privato e accetta incarichi per fare soldi mentre indaghi per acciuffare un serial killer. Se non riesci a prenderli, uccideranno ancora…
Ma quanto dovremo aspettare per mettere mano al gioco su PS5? Il trailer non fuga tutti i dubbi, limitandosi ad annunciare che la sua pubblicazione è prevista entro quest’anno. Che si tratti dell’estate o di Natale, insomma, i giocatori di casa Sony dovrebbero poterci prima della fine del 2024!