L’Escape from Tarkov fantasy Dungeonborne sarà a breve disponibile su Steam

Escape from Tarkov fantasy Dungeonborne

Vi piace avere ansia per cose che accadono nei videogiochi? Se la risposta è “si” allora Dungeonbone, il primo videogioco di Mithril Interactive, potrebbe fare al caso vostro; potrete provarlo durante lo Steam Next Fest del mese di Febbraio!

Uno dei generi videoludici più popolari degli ultimi anni sicuramente è quello dell’extraction shooter, che in Escape from Tarkov ha trovato il suo videogioco simbolo. Come è normale nel mondo dei videogiochi, da un trend nascono poi infinite iterazioni dello stesso che, attraverso una mescolanza di tematiche e idee, fanno vivere le idee più originali per anni e anni all’interno di contesti differenti.

In questo caso Dungeonborne, il videogioco di cui brevemente parliamo oggi, fa proprio questo genere di lavoro: prende gli stilemi degli Extraction Shooter e li declina all’interno di un’universo fantasy, facendo incontrare gli appassionati di sopravvivenza nell’universo culturale post sovietico con il mondo magico e tutto quello che un drago o uno scheletro può fare quando incontra un avventuriero non troppo preparato. 

Cosa sappiamo su Dungeonborne?

Dungeonborne gameplay

Il nucleo tematico e ludico è il seguente: Dungeonborne è un dungeon crawler con una meccanica di estrazione per cui i giocatori si riuniscono in piccoli gruppi o giocano da soli al fine di cercare tesori sullo sfondo di un’ambientazione gotica piena zeppa di mostri e altri avventurieri. In questo contesto complesso, sta ai giocatori con la migliore tattica, la più furba composizione della squadra e che più riescono a utilizzare a loro vantaggio il terreno sfruttare le condizioni per vincere. 

Quindi è possibile immaginarsi l’esperienza da “dungeon crawler radizionale” impreziosita da tutta una serie di intuizioni legate al mondo dei videogiochi con meccaniche di estrazione.

Steam, ad esempio, cita le seguenti cose:

La presenza di una meccanica di estrazione, che offre ai giocatori la possibilità di terminare l’avventura mettendo al sicuro il bottino raccolto; l’alternativa è quella di continuare la propria avventura alla ricerca di altri oggetti e artefatti, col rischio di perdere tutto quanto in caso di dipartita a causa di avversari o elementi dell’ambiente. Questo aspetto è ulteriormente rafforzato dall’aggiunta di una “safezone” che riduce le sue dimensioni con il passare del tempo; quest’elemento da videogioco battle royale finisce per aumentare in maniera costante la pressione sul giocatore, influenzando il processo decisionale mentre gli avventurieri tentano di fuggire con il loro bottino.

Un sistema di classi altamente specializzate (come vedremo dopo), con specializzazioni tipicamente fantasy come il Rogue o Priest, capaci di incarnare gli stilemi del genere; gli appassionati di magia saranno invece felici di sapere che sarà possibile giocare classi come il Pyromancer o il Cryomancer per far piovere distruzione sugli avversari o congelarli on spot, senza dimenticare poi la presenza di tutta una serie di altre classe ibride tra melee e magia come il Death Knight, specializzata nel crowd control e nella manipolazione del campo di battaglia. 

Parte dell’attenzione viene riposta anche nell’utilizzo proattivo da parte del giocatore dell’ambiente per sconfiggere i propri avversari; alture, ombre e trappole saranno fondamentali per eseguire imboscate nei confronti degli avversari, esattamente come la possibilità (udite udite), di trasformarsi in un mimic. 

La presenza di un ampio sistema di crafting per il miglioramento del bottino acquisito da giocatori e avversari arricchisce ulteriormente il gameplay attraverso anche la presenza di meccaniche alchemiche che permettono, al giocatore, di realizzare pozioni ad hoc per curarsi o infliggere danni agli avversari; come si suol dire: il fine giustifica i mezzi, anche se in questo caso i mezzi sono intrugli velenosissimi con il quale far arrabbiare il prossimo.

Dungeonborne menu

Dulcis in fundo in questa genere di giochi non poteva mancare lei: la casa d’aste, ovvero un sistema di marketplace interno che consente ai giocatori di vendere gli oggetti acquisiti durante l’ultima scorribanda ad altri giocatori per valuta interna (speriamo).

Tra grafica, sonoro e la demo

Dungeonborne è un videogioco tecnicamente al passo con i tempi grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine per mostrare a schermo tutto il ben di dio realizzato da Mithril Interactive, motivo per cui è legittimo aspettarsi una grafica realistica, un sistema di illuminazione avvolgente e un bel colpo d’occhio. 

Secondo gli sviluppatori, inoltre, grande attenzione sarà riposta nei confronti del comparto sonoro attraverso la creazione di un sistema per la gestione dell’audio spaziale in grado di permettere la geolocalizzazione degli avversari tra passi, porte che scricchiolano e così via.

Per provare Dungeonborne non c’è bisogno di aspettare troppo: il titolo sarà disponibile sotto forma di demo a tempo limitato durante il corso della prossima Steam Next Fest. Nello specifico il lancio ufficiale avverrà il 2 febbraio alle 10:00 PT / 1:00 p.m. ET / 7:00 p.m. CET e renderà il gioco disponibile fino al 12 febbraio alle 10:00 PT / 1:00 p.m. ET / 7:00 p.m. CET. 

Per ulteriori informazioni sull’open alpha, visitate la pagina ufficiale di Dungeonborne su Steam.