Avowed, la nuova presentazione svela tanti nuovi dettagli, ecco ciò che sappiamo

avowed il gioco

Gli sviluppatori hanno presentato ufficialmente il gioco al Developer Direct 2024.

Obsidian Entertainment è una garanzia quando si parla di giochi di ruolo, e questo spiega la grande attesa che circonda Avowed fin dal suo primo annuncio risalente al lontano luglio 2020. Il pubblico bramava di conoscere qualche dettaglio in più sul progetto, che prometteva di discostarsi concettualmente dal novero dei giochi di ruolo in prima persona cui Bethesda ci ha abituati, e nel cui solco la stessa Obsidian si mosse anni or sono con Fallout: New Vegas. Nel corso del Developer Direct 2024 gli sviluppatori hanno fornito una pletora di informazioni interessanti che riguardano tanto gli aspetti esplorativi dell’avventura quanto quelli legati al combattimento, per poi finire con l’annuncio della finestra di lancio del gioco. Ecco tutte le novità emerse!

Non il solito Action-RPG

Sapevamo già che la narrativa di Avowed si dipana nello stesso universo narrativo di Pillars of Eternity. Siamo quindi nel mondo di Eora, precisamente nella regione delle Living Lands. Territori un tempo pullulanti di vita e benessere, che ora sono minacciati dalla comparsa improvvisa di una piaga che sta seriamente minacciando la vita della regione. Nei panni di un emissario dell’impero Aedyr, dovremo investigare sulle misteriose origini del morbo e, possibilmente, trovare una cura per esso. Fin qui la premessa narrativa nota, e su quest aspetto il focus dedicato da Obsidian all’interno del Direct non ha fatto particolarmente luce.

La presentazione infatti si è incentrata sulla spiegazione di alcune meccaniche principali che costituiscono il gameplay di gioco. Innanzitutto il sistema di combattimento: ad un’occhiata superficiale, l’impostazione action-RPG in prima persona potrebbe far presupporre di assistere all’ennesimo emulo di The Elder Scrolls. Tuttavia l’opera di Obsidian sembra dotata di una personalità nelle dinamiche di ingaggio dei nemici (tra parentesi, le creature viste nel trailer hanno ben poco del fantasy classico e sembrano invece fuoriuscite da un immaginario da space-opera). Il combat system è stato pensato per offrire grande flessibilità e libertà di approccio al giocatore, permettendo di cambiare istantaneamente lo stile di combattimento da magico a fisico, da ranged a melee, o ancora di mischiare gli stili in modo da potersi adattare in un batter d’occhio ad ogni situazione, ad esempio congelando i nemici con una magia e poi infrangendoli con un’arma da mischia. Anche perché la varietà di nemici e situazioni in cui ci imbatteremo comporterà spesso un repentino cambio di assetto: in questo senso il gioco mette a disposizione la possibilità di switchare istantaneamente vari preset di equipaggiamento, così da poter passare in un batter d’occhio da un assetto all’altro senza infiniti andirivieni tra i menù. Non aspettatevi che queste semplificazioni rendano la componente action particolarmente frenetica, ma senza dubbio attenuano quella legnosità congenita a questo tipo di giochi.

Per quanto riguarda gli aspetti esplorativi e di roleplay, gli sviluppatori hanno sottolineato la profondità e varietà delle side-quest: un esempio fatto nella presentazione riguardava l’indagine condotta su un campo di battaglia al fine di determinare la dinamica degli eventi. La conformazione dell’ambiente, la presenza di oggetti nascosti ed un acuto esame degli spazi e interrogazione dei testimoni ci fornirà un certo numero di indizi, ma starà all’intuito e/o al libero ragionamento del giocatore pervenire ad un giudizio definitivo, il che ovviamente avrà delle conseguenze concrete sulla risoluzione della quest stessa.

Insomma ci saranno scelte importanti affidate al nostro giudizio, con conseguenze notevoli sull’esito delle stesse, lasciandoci misurare con ampie zone grigie di morale ed intrighi che metteranno a dura prova le nostre capacità decisionali. Non mancano ovviamente dialoghi a scelta multipla che ricorderanno la classica formula dei TES/Fallout. Infine, a proposito di ambientazione, i biomi e i paesaggi di gioco rinunciano ad un classico immaginario fantasy per mescolarlo con riferimenti alieni, corallini, minerali ed esotici, con un colpo d’occhio che sembra assicurare grande varietà visiva. Immaginate qualcosa a metà tra Star Wars e The Witcher: se ci riuscite, otterrete qualcosa di simile all’affascinante estetica del gioco.

Avowed uscirà su Xbox Series X|S, PC e Game Pass, ed è stata indicata la finestra di lancio: autunno 2024!

I ferri del mestiere

Obsidian è maestra degli RPG a mondo aperto, e la sensazione è che Avowed non sarà da meno
Obsidian è maestra degli RPG a mondo aperto, e la sensazione è che Avowed non sarà da meno

C’è un motivo se Obsidian fa rima con gioco di ruolo. Lo studio, nato nel 2003, ha tra i suoi fondatori Feargus Urquhart e Chris Avellone. Il primo era designer di Interplay, lo studio che diede i natalia a Fallout, e vanta ruoli di primo piano i molti storici RPG che hanno fatto la storia del genere su PC; il secondo è uno dei più grandi autori e sceneggiatori videoludici della sua generazione (oltre che un designer coi fiocchi), noto principalmente per essere l’autore di Planescape Torment, ma che vanta anche il ruolo di Lead Writer in KOTOR II, Alpha Protocol e lo stesso Pillars of Eternity con cui Avowed condivide l’universo narrativo. Insomma, all’interno di Obsidian militano veterani che hanno fatto e continuano a fare la storia del genere, cosa che ci fa dormire sonni tranquilli e anzi ci riempie di entusiasmo ad ogni nuovo titolo.

Obsidian Entertainment vanta infatti un portfolio di lavori invidiabile, che peraltro dimostra come non crogiolino affatto sugli allori: hanno spremuto il genere, rivisitandolo continuamente, facendo con ogni gioco qualcosa di nuovo, adottando un punto di vista differente, sperimentando con meccaniche sempre nuove e diverse, e facendo quasi sempre centro. Dai primi titoli eredi dei lavori di Interplay (KOTOR II e Never Winter Knights 2) agli spin-off che escono più riusciti dei capitoli principali di serie storiche (Fallout: New Vegas); dagli approcci action-stealth (Alpha Protocol) al survival cooperativo (Grounded), fino all’esperimento “indie” da visual novel travestita da thriller medievale (Pentiment).

Insomma le premesse per un gran gioco ci sono tutte, non resta che attendere il prossimo autunno per poter saggiare con mano il nuovo lavoro di questi assi del videogioco di ruolo!