I publisher di World of Tanks hanno raccolto una cifra esagerata in un giorno per beneficenza

L'azienda dietro world of tanks dona un milione in beneficenza

Wargaming, il gigante cipriota/bielorusso dei videogiochi free to play a tema guerra, ha annunciato i risultati della sua campagna di beneficenza: due settimane per raccogliere oltre un milione di dollari.

Probabilmente avete già sentito parlare, in una maniera o nell’altra di videogiochi come World of Tanks, World of Warships o World of Planes. Le pubblicità sono state per diverso tempo dappertutto e, senza girarci troppo attorno, parliamo di alcuni dei progetti free to play più popolari di tutto l’universo videoludico.

Wargaming, l’azienda che sta dietro il brand “World of”, ha mostrato il suo appoggio alla causa ucraina attraverso un’imponente campagna di beneficenza legata a 6 dei suoi videogiochi: World Of Tanks, World Of Tanks Blitz, World Of Tanks Modern Armor, World Of Warships, World of Warships: Legends e World Of Warplanes.

Come funzionava la campagna di beneficenza?

world of tank bundle ucraina
Esempio di oggetto cosmetico venduto in game per beneficenza

Per due settimane tutta una serie di bundle di contenuti in game realizzati dallo studio di Kiev dell’azienda hanno visto i loro proventi non finire nelle tasche di Wargaming, bensì finire all’interno di un salvadanaio particolare Oltre novantamila sono stati i bundle acquistati, con videogiocatori provenienti da oltre 115 paesi a donare i loro soldi per la causa.

Il risultato finale è stato assolutamente niente male: Wargaming ha infatti racimolato 1,072,940 dollari da donare al governo ucraino attraverso UNITED24, una piattaforma governativa, per acquistare ambulanze di tipo C che andranno poi impiegate sul campo di battaglia.

Wargaming ha comunicato il tutto con una news presente sul loro sito, ringraziando tutti quanti i partecipanti e la fanbase per essersi impegnata così tanto in una nobile causa come questa.

Una buona notizia, una volta tanto, per Wargaming

carro armate wireframe disegno
No CIA e FBI, non abbiamo rubato informazioni a nessuno; abbiamo chiesto a Bing Create di sintetizzare questa immagine per noi!

Per quanto non sia esattamente il nome più popolare del mondo dei videogiochi, Wargaming molto spesso finisce all’interno delle news di tantissimi siti perché ha una community… particolare. Se questa volta essa infatti si è distinta per la forza con cui ha donato soldi a una nobile causa, molto spesso la community dei videogiochi di Wargaming si fa riconoscere perché rende pubblici segreti di stato e altre robe implausibili.

Giusto per dire cosa è successo durante il corso degli ultimi due anni: nel 2021 un utente ha postato all’interno dei forum informazioni riservate sulle caratteristiche del Challenger 2, un carro armato a produzione britannica soltanto per far notare agli sviluppatori del gioco i loro errori nella modellazione del carro armato. Questo utente (che si è scoperto poi essere un militare carrista dell’esercito inglese) ha letteralmente postato su un forum il manuale d’istruzioni di un carro armato utilizzato ancora oggi dagli eserciti di diversi paesi soltanto per dimostrare le mancanze degli sviluppatori; concedeteci un lol.

Tre mesi dopo è accaduta una situazione sostanzialmente speculare, con un diverbio sui forum del gioco compiutosi quando una delle due parti ha reso pubblico il manuale d’istruzione del carro armato Leclerc in dotazione all’esercito francese, facendo venire qualche infarto ai moderatori.

Fortunatamente per Wargaming, essa non è l’unica azienda a dover lottare con questo genere di situazioni; durante Giugno 2022 anche Gaijin Entertainment, nota per il suo videogioco arcade di combattimenti tra aeroplani War Thunder ha dovuto affrontare una situazione simile. Un utente arrabbiato a causa di inesattezze nella rappresentazione di alcune munizioni in dotazione ai carri armati cinesi ha fatto la mossa più normale del mondo: reso pubblici documenti di importanza militare, che rapidamente hanno fatto il giro della rete scatenando il panico negli organi di difesa cinesi.