Devolver Digital decide di schierarsi | Fondi e donazioni per gli aiuti umanitari in medio oriente

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Nel comodo delle nostre poltrone da gaming, e dei nostri set-up pieni di led e accessori vari, spesso possiamo dimenticarci del mondo esterno, e del privilegio che abbiamo di non essere sotto il pericolo delle bombe, o di non doverci preoccupare di razionare le nostre risorse fino al prossimo aiuto umanitario. Devolver Digital ci ricorda che esiste anche questa faccia della medaglia, forse nel modo migliore possibile.

Tanti piccoli esempi, dal mondo videoludico

Alle volte, in periodi di crisi o in casi di eventi eccezionalmente catastrofici, case di sviluppo e publisher hanno lavorato per raccogliere fondi per le persone colpite, che hanno un disperato bisogno di aiuti umanitari. L’anno scorso ad esempio lo sviluppatore di Cyberpunk 2077, CD Projekt RED, ha contribuito a costruire un fondo per le vittime della guerra in Ucraina donando 1 milione di Zloty polacchi, quasi 224.000 Euro, all’Azione Umanitaria Polacca, associazione designata d aiutare i rifugiati del conflitto. Anche altri avevano contribuito al flusso di aiuti, come ad esempio Epic Games, che aveva deciso di donare tutti i guadagni ottenuti dagli acquisti in-game di Fortnite alla causa.

Adesso, continuando questo spirito altruistico, Devolver Digital, publisher di titoli come Cult of The Lamb, Return to Monkey Island, Card Shark e Trek to Yomi e molti altri ancora, ha deciso di donare fondi per gli aiuti umanitari verso la Palestina, a seguito dell’embargo israeliano dopo l’attacco subito il 7 Ottobre da parte di Hamas, e dei seguenti attacchi israeliani su Gaza, che stanno colpendo molti civili.

Il 18 Ottobre, Devolver Digital ha annunciato, tramite la pagina ufficiale su Twitter/X, la donazione agli sforzi umanitari a Gaza, dichiarando

“Abbiamo donato alla United Nations Relief and Works Agency [UNRWA], che sta portando aiuti umanitari alle famiglie palestinesi, vi chiediamo di considerare una donazione, se potete”

Mentre grandissima parte dell’industria videoludica è rimasta in silenzio per quanto riguarda gli eventi correnti tra Israele e Palestina, la testata Game Developer segnala che anche Work with Indies, bacheca per annunci di lavoro nel mondo videoludico, ha deciso di donare la totalità dei proventi del mese di Ottobre ad organizzazioni umanitarie nell’area, tra cui Medical Aid for Palestinians, Palestine Children’s Relief Fund e World Food Program, dichiarando anche il proprio sostegno all’iniziativa di Devolver Digital. Dal mondo indie arriva anche l’iniziativa della fondatrice di Oak Grove Games, Esther Wallace, che cerca titoli da riunire in un bundle su itch.io, i cui proventi sono destinati a Medical Aid for Palestinians.

Tra le più grandi aziende del mondo videoludico, ad ora solo Sony ha deciso di donare 2 milioni di dollari a supporto degli aiuti umanitari sia in Palestina che in Israele. La compagnia ha deciso di dividere la propria donazione tra Croce Rossa giapponese e UNICEF, invitando anche i dipendenti a fare donazioni personali, che verranno pareggiate dalla stessa compagnia. Il colosso del gaming ha inoltre dichiarato: “Ci opponiamo fermamente al terrorismo, alla violenza contro i civili, all’odio e ad altri atti che minacciano la vita, i mezzi di sussistenza e la dignità umana, e auspichiamo il ripristino della pace nella regione”.

Secondo gli ultimi report dell’UNRWA, risalenti al 18 Ottobre, la situazione nell’area è delle più gravi: “I rifugi UNRWA sono sovraffolati, e mancano provviste di cibo, acqua e materiale igienico. La situazione disperata, unita al trauma dovuto alla guerra, ha iniziato a creare tensioni tra gli sfollati nei rifugi.” Il report continua poi nel descrivere la crisi dell’approvvigionamento dell’acqua e dei trattamenti medici: “Solo otto (su 22) centri per la salute UNRWA in tre aree (Rafah, Khan Younis e le Middle Areas) possono prestare servizi sanitari a casi critici e a pazienti che soffrono di malattie non trasmissibili.”

La situazione è davvero grave, e in questo momento noi gamer possiamo fare, anche nel nostro piccolo, una piccola differenza. Se potete, unitevi ad una delle iniziative che abbiamo segnalato in questo articolo, di cui vi lasciamo i link di riferimento: La pagina ufficiale dell’UNRWA, Palestine Children’s Relief Fund, World Food Program.