Aveva perso per sempre le sue carte Nintendo | Le ritrova dopo mesi in un modo pazzesco

Aveva perso la collezione di carte nintendo e il ritrovamento è commovente

Un collezionista si era aggiudicato delle rarissime carte Nintendo, ma ha avuto una brutta sorpresa: dopo mesi la tragica storia ha avuto un lieto fine pazzesco.

Tutti gli appassionati dei videogiochi conoscono chi è Nintendo, una delle principali aziende di software e hardware del mondo videoludico e che ha dato i natali a serie del calibro di Super Mario, Zelda e Pokémon.
Non tutti sanno che però la grande N prima di diventare un colosso del gaming era una casa produttrice di un qualcosa di molto diverso.

Pochi sanno che la storica casa di Kyoto, che è stata fondata addirittura nel 1889, ha cominciato la sua storia come casa produttrice di carte da gioco.
Le carte create da Nintendo erano del genere “Hanafuda“, ovvero raffiguravano fiori e immagini culturali del Giappone, e sono ancora oggi un obiettivo enorme per i collezionisti.

La prima versione delle carte di Nintendo del 1889, genere "Hanafuda"
La prima versione delle carte di Nintendo del 1889, genere “Hanafuda”

Negli anni successivi Nintendo ha anche pubblicato altre carte per il mercato occidentale, come quelle da poker che noi chiamiamo “carte francesi” oppure alcune carte speciali in collaborazione con Disney negli anni ’60.
In ogni caso queste carte sono state anche protagoniste di una storia tragica di collezionismo, finita però con un lieto fine.

Unboxing epico finito male: la storia tragica di un collezionista

La storia in questione è stata raccontata sul blog di Before Mario e ha come protagonista il collezionista Erik Voskuil.
Si tratta di una vicenda su due capitoli con la prima parte di questa storia datata addirittura nell’agosto del 2022.

In quel periodo Voskuil era alla ricerca da diverso tempo di alcuni mazzi di carte di Nintendo, ma senza successo fino a che, dopo anni di ricerche, riesce a imbattersi in un ben due mazzi di carte prodotte dall’azienda della linea “Souvenir“.

Questa speciale linea di carte da poker era stata creata dalla grande N negli anni ’50 come appunto souvenir per tutti coloro che visitavano il Giappone.
Le carte raffiguravano momenti di cultura giapponese e nel caso specifico di Voskuil erano dedicaate alla città di Kyoto.

carte souvenir kyoto

Aprendo il pacco, però, il collezionista ha avuto l’amarissima sorpresa: le carte da gioco erano incollate una sopra l’altra formando un blocco unico.
A quanto pare l’umidità e il caldo avevano fatto sciogliere l’inchiostro delle carte trasformandolo in una colla a presa rapida.

Una storia che ha davvero dell’incredibile e che in pochi mesi ha fatto il giro completo del web fino ad arrivare ai giorni nostri con un aggiornamento.
Erik Voskuil è tornato a parlare di queste carte annunciando di averle finalmente ritrovate, ma in un modo che pochi si sarebbero aspettati.

Lieto fine: la collaborazione di una community intera

Il tragico epilogo della storia di Voskuil praticamente ha fatto restare male migliaia di appassionati e collezionisti come lui, i quali hanno voluto aiutare il loro “collega”.
Il ragazzo è stato infatti contattato da due persone diverse, entrambe statunitensi, che l’hanno aiutato a ottenere di nuovo il mazzo di carte.

Il primo dei due è un ragazzo che gestisce un gruppo Facebook di scambi di carte e dice di aver trovato un mazzo di carte Souvenir Kyoto attraverso una vendita immobiliare.
Dopo aver letto l’articolo sul blog di Before Mario, il ragazzo ha contattato personalmente Voskuil per concedergli il mazzo di carte.

La seconda storia è forse ancora più pazzesca: una signora di Portland ha contattato Voskuil dopo aver trovato il suo articolo per caso da una ricerca di Google.
La signora ha trovato un mazzo di carte di Souvenir Kyoto in una casa abbandonata, ma non sapeva nemmeno di cosa si trattasse.

Carte da gioco Souvenir Kyoto | Foto: BeforeMario
Carte da gioco Souvenir Kyoto | Foto: BeforeMario

Una storia iniziata tragicamente, ma terminata con un bellissimo lieto fine che dimostra ancora una volta la potenza del mezzo di internet e la collaborazione di una community intera di appassionati e collezionisti.