Li avete mai visti? I terribili giochi di Zelda dimenticati da tutti

Tutti quanti conoscono la serie di The Legend of Zelda. La serie trentennale ha saputo attirare a sé con i suoi numerosi capitoli milioni di giocatori, vuoi chi attirato per l’atmosfera unica dei titoli, vuoi chi attirato dagli intriganti enigmi tipici dei dungeon, vuoi chi desideroso di vivere una grande avventura nel regno di Hyrule.

Alcuni sono fan della saga fin dagli albori, altri ancora si sono avvicinati a questa serie solamente con l’ultimo esponente della stessa, ovvero Breath of the Wild.

Esistono tuttavia tre titoli perduti che la storia ha voluto insabbiare per via della loro “non canonicità”, ma aggiungerei anche per la loro dubbia qualità in confronto ai titoli che tutti conoscono.

La qualità delle cutscene non era delle migliori
La qualità delle cutscene non era delle migliori

Link: The Faces of Evil, Zelda: The Wand of Gamelon e Zelda’s Adventure sono giochi d’azione e avventura prodotti da Philips per il formato CD-i. Non progettati per le piattaforme Nintendo, i giochi devono la loro esistenza alle trattative relative alla decisione di Nintendo di non far creare a Philips un CD add-on per il Super NES.

Leggi anche: The Legend Of Zelda: Link’s Awakening | Recensione (Switch)

Durante queste trattative, Philips si assicurò i diritti di utilizzare i personaggi Nintendo nei giochi per sviluppatori terzi di CD-i. The Faces of Evil e The Wand of Gamelon furono sviluppati da Animation Magic e uscirono entrambi in Nord America il 10 ottobre 1993, e Zelda’s Adventure fu sviluppato da Viridis e uscì in Nord America il 5 giugno 1994. I giochi ricevettero pochi finanziamenti o tempo di sviluppo e Nintendo fornì solamente un supporto sommario allo sviluppo.

È un po’ inquietante, vero?

Complice del loro “fallimento” fu lo scarso successo dei lettori CD-i, che vendettero cifre veramente irrisorie. I giochi ricevettero inizialmente reazioni positive, ma con il passare degli anni le cutscenes video full motion divennero disponibili sulle piattaforme di video streaming come Youtube, che all’epoca era ancora agli inizi, facendole percepire come di scarsa qualità e ben presto divennero dei veri e propri memes ed i veri puristi di The Legend of Zelda non osano neanche nominarli.

Faces of Evil e Wand of Gamelon vengono giocati utilizzando la visuale a scorrimento laterale che era stata precedentemente introdotta in Zelda II: The Adventure of Link, mentre Zelda’s Adventure ha una visuale dall’alto che ricorda l’originale The Legend of Zelda. Tutti i giochi CD-i Zelda iniziano con FMV animati per illustrare le capacità del formato CD-ROM, eccezion fatta per Zelda’s Adventure, che inizia con un video live-action.